PARAGRAFO 5

LE DICHIARAZIONI
DI TOMMASO BUSCETTA

Per la ricostruzione del quadro complessivo dei rapporti mafia-politica sarà chiamato a testimoniare Tommaso BUSCETTA, attraverso il quale il P.M. si propone di dimostrare i seguenti temi di prova:

In particolare, attraverso il BUSCETTA, l’Accusa si propone di dimostrare - oltre all’origine dei rapporti tra Cosa Nostra e pezzi del mondo politico - che:

Si passerà, quindi, a provare - sempre attraverso BUSCETTA - i rapporti con i "referenti romani" dell’on. LIMA, esplicitando i seguenti temi:

Il livello del rapporto esistente tra Cosa Nostra e questo pezzo del mondo politico, anche con riferimento alla persona dell'onorevole ANDREOTTI costituirà un altro specifico tema di indagine dibattimentale, finalizzata a provare attraverso il BUSCETTA :

Su questi temi verrà chiamata a testimoniare una fonte probatoria di grande autorevolezza: Richard MARTIN, già stretto collaboratore di Giovanni FALCONE nella sua qualità di magistrato della Procura Federale del Distretto Meridionale di Manhattan (New York City), poi Rappresentante Speciale dell' U.S. General Attorney, ed infine Special Assistant U.S. Attorney presso la Procura Federale del Distretto Meridionale di New York, per contribuire alle indagini sulla strage di Capaci. Attraverso l’avv. MARTIN il P.M. si propone di provare i seguenti temi:

  1. che, già nel corso di un colloquio svoltosi nel 1985 negli USA, Tommaso BUSCETTA

  2. aveva indicato che c'era un "livello politico" dei rapporti di Cosa Nostra;

  3. che l’incontro con il BUSCETTA avvenne durante la preparazione della sua testimonianza nel processo "pizza connection";

  4. che al colloquio assistette soltanto l'Agente Speciale D.E.A. Anthony PETRUCCI, il quale si è sempre occupato della protezione negli USA del BUSCETTA;

  5. che, secondo la legislazione statunitense, BUSCETTA non poteva sottrarsi a nessuna domanda di esso Procuratore Federale;

  6. che, avendo ben compreso la spiegazione di esso MARTIN sull’obbligo di dire la verità nel processo "pizza connection", BUSCETTA rappresentò subito che ciò avrebbe comportato un problema difficilissimo da affrontare in quel periodo storico, non soltanto in Italia ma anche negli U.S.A., aggiungendo che se comunque gli fosse stata posta quella domanda, egli avrebbe detto la verità, facendo il nome di ANDREOTTI;

  7. che del colloquio avuto con BUSCETTA esso MARTIN aveva avvertito gli altri magistrati della Procura federale che si occupavano del processo "pizza connection", cioè Louis FREEH (attuale Direttore del F.B.I.), Robert STEWART (adesso in pensione, e fino a poco tempo fa capo della Sezione Anticrimine organizzato della Procura Federale del New Jersey) e Robert BUCKNAM (attuale capo ufficio presso il F.B.I.);

  8. che, nel 1992, dopo la strage di Capaci, essendo egli stato nominato "Special Assistant U.S. Attorney" presso la Procura Federale del Distretto Meridionale di New York per contribuire alle indagini sul piano internazionale, BUSCETTA gli comunicò che era pronto a "parlare di tutto".