PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE INDICE pag. Comunicazioni del presidente: Violante Luciano, Presidente ______________________ 2095 Garofalo Carmine ______________________________________ 2095 Esame della relazione su Gela: Violante Luciano, Presidente, Relatore ______ 2097, 2098 Garofalo Carmine ______________________________________ 2097 Grasso Gaetano ________________________________________ 2098 Sorice Vincenzo _______________________________________ 2098 Seguito dell'esame della relazione su Barcellona Pozzo di Gotto: Violante Luciano, Presidente, Relatore _______ 2095,2096 Grasso Gaetano ________________________________________ 2096 Sostituzione di un membro della Commissione: Violante Luciano, Presidente ______________________ 2095 Pag.2094 Pag.2095 La seduta comincia alle 9,45. (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente). Comunicazioni del presidente. PRESIDENTE. Comunico che la prossima settimana sarà a Roma il presidente del Comitato contro la criminalità del Soviet supremo della Federazione russa. Tramite l'Arma dei carabinieri, che lo ha invitato, abbiamo preso contatto con il presidente Aslahanov, che si è dichiarato disponibile ad essere ascoltato dalla nostra Commissione mercoledì 23 giugno prossimo, alle 16,30. Se i colleghi sono d'accordo, pertanto, proporrei di fissare l'incontro per tale data. CARMINE GAROFALO. Poiché alla Camera si svolgeranno votazioni sulla legge elettorale ed al Senato quelle sulla RAI, potremmo pregare il presidente Aslahanov di anticipare l'orario dell'audizione, per esempio alle 14,30. PRESIDENTE. Gli uffici prenderanno gli opportuni contatti, nel tentativo di contemperare tutte le esigenze. Comunico inoltre che nella seduta di venerdì 25 giugno avremo due punti all'ordine del giorno. Il primo riguarda la relazione sulla Puglia e l'altro l'audizione dei magistrati della procura circondariale di Roma, i quali hanno impostato un lavoro di grande serietà sulla questione dell'usura, che è già emersa nei lavori della nostra Commissione, nel corso delle audizioni tenute a Napoli. Poiché tale questione comincia ad assumere grande rilevanza, legata tra l'altro anche ad organizzazioni criminali di Roma - la banda della Magliana, e così via -, ho interpellato i colleghi membri dell'ufficio di presidenza, i quali hanno concordato sull'opportunità di tenere tale audizione. Sostituzione di un membro della Commissione. PRESIDENTE. Comunico che il Presidente del Senato, in data 10 giugno 1993, ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle associazioni criminali similari il senatore Fausto Marchetti, in sostituzione della senatrice Ersilia Salvato, dimissionaria. Seguito dell'esame della relazione su Barcellona Pozzo di Gotto. PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame della relazione su Barcellona Pozzo di Gotto. Poiché oggi la Commissione non è in numero legale per deliberare (anche a causa della campagna elettorale per le elezioni amministrative, che era stata segnalata da alcuni colleghi), potremmo limitarci ad analizzare le modifiche apportate alla bozza di relazione, rinviando la votazione alla prossima seduta. La novità più importante rispetto alla bozza discussa nella seduta del 16 marzo 1993 riguarda l'accesso stabilito dalla prefettura di Messina al comune di Barcellona in relazione all'appalto - i colleghi lo ricorderanno - per la nettezza urbana. Stando alla relazione della commissione Pag.2096 incaricata dell'accesso, è emerso che l'operato dell'amministrazione comunale "(...) nella gestione di tale appalto era stato influenzato da illecite interferenze esterne riconducibili ad un classico sistema politico-clientelare di gestire la cosa pubblica e da chiare pressioni della criminalità che si è infiltrata, al pari del mondo politico e con l'avallo di quest'ultimo, nella gestione del servizio in argomento". Vi è un'espressione che, come potete notare, ricalca quella della legge. Consultando la relazione i colleghi si saranno resi conto che sono stati accolti i suggerimenti da loro proposti. Desidero inoltre segnalare che il sindaco in carica all'epoca della nostra missione si è dimesso e che il nuovo sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto è il senatore Santalco, il quale si trova però in condizione di incompatibilità, dal momento che quel comune ha più di 40 mila abitanti: non so quali decisioni riterrà di assumere. E' stata poi introdotta nella relazione una parte volta a dar conto del processo relativo all'AIAS, che ci era già stato segnalato dal sostituto procuratore competente. Il processo è andato avanti e vi sono stati tredici arresti (nove persone in carcere e quattro agli arresti domiciliari). La cosa è gravissima: tra gli altri reati contestati, vi è anche quello di peculato per alcuni miliardi, dal momento che la struttura funzionava anche come una specie di cassa interna per fini di lucro, più che per le finalità che avrebbe dovuto avere. Una contestazione concerne anche questioni elettorali, nel senso che vengono denunciate minacce ed intimidazioni nei confronti degli iscritti e dei dipendenti dell'associazione, ai fini del voto: i dati sono raccolti nella relazione. Per quanto riguarda le proposte, nella relazione si insiste affinché il ministro dell'interno indìca una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica (si tratta del suggerimento avanzato a suo tempo dal collega Scotti), per mettere insieme tutti i soggetti che devono intervenire per rafforzare le strutture della zona di Barcellona. Un'altra questione che è stata segnalata è che la Commissione antimafia consideri Barcellona come uno dei centri sui quali mantenere un'attenzione permanente (considerazione che riguarda anche Gela). Devo dire che si è rivelata particolarmente utile la metodologia, da noi seguita, di recarci direttamente sul posto. Un paragrafo della relazione illustra i cambiamenti che sono stati operati da allora: il Consiglio superiore della magistratura ha avanzato la proposta di aumentare di un posto l'organico della procura; le indagini hanno preso avvio; vi è stato un rafforzamento dell'attenzione verso quel territorio; è stato disposto l'accesso, e così via. Insomma, è stata realizzata una serie di iniziative che, francamente, a Barcellona non erano mai state assunte, grazie soprattutto al lavoro degli uffici, che hanno preso contatto con la prefettura. Debbo dire a questo proposito che la prefettura, nonostante ci avesse dato inizialmente un'impressione non molto positiva - i colleghi che hanno partecipato a quella missione lo ricorderanno -, in realtà si è poi attivata nel modo migliore. GAETANO GRASSO. Condivido pienamente la relazione e le aggiunte che sono state operate. Desidero fare una sola osservazione: credo che la Commissione si debba attivare per favorire la procedura di scioglimento del consiglio comunale per collusioni con la mafia, secondo quanto previsto dalla legge. Le affermazioni che sono state riportate nella relazione, estratte dal documento redatto dalla commissione per l'accesso, sono inequivoche e credo implichino, come passaggio successivo, lo scioglimento del consiglio comunale. Si fa riferimento, infatti, a chiare pressioni della criminalità in merito ad un appalto importante, rivelando una situazione che noi, con la nostra visita a Barcellona, abbiamo fatto esplodere. PRESIDENTE. Quello sollevato dal collega Grasso è un punto che potrà essere posto ai voti nel corso della prossima Pag.2097 seduta, quando la Commissione sarà in numero legale per deliberare. Prendo atto, quindi, di tale segnalazione, che verrà sottoposta all'attenzione dei colleghi. La bozza di relazione verrà pertanto inviata a tutti i membri della Commissione, specificando che nella seduta odierna vi è stata questa proposta. Esame della relazione su Gela. PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame della relazione su Gela. Come ricorderete, il consiglio comunale di Gela è già stato sciolto per collusioni con la mafia. Si è verificata una situazione in parte analoga a quella di Barcellona Pozzo di Gotto, nel senso che nel periodo trascorso dalla nostra visita sono state assunte diverse iniziative. Poiché nella zona vi era un grave problema di estorsioni la polizia ha istituito un ufficio antiestorsioni, che sembra abbia dato qualche risultato (per esempio alcuni arresti). Il Ministero di grazia e giustizia inoltre, ha investito 700 milioni - cifra che non era mai stata spesa in passato - in particolare per interventi sociali per i minori. Sono stati creati infatti due centri, che hanno iniziato a funzionare proprio in questi giorni. Non do lettura della bozza di relazione, che i colleghi avranno modo di esaminare con calma. Desidero però illustrare il punto di fondo sul quale il documento si sofferma: la situazione della zona è disastrosa, ma vi è stato un miglioramento dal punto di vista dell'azione repressiva e dell'intervento sociale, grazie all'investimento, che ho ricordato, di 700 milioni per i giovani. Nella riunione del 5 dicembre 1992 la giunta regionale aveva programmato un pacchetto di provvedimenti legislativi, per un ammontare di spesa pari a 26 miliardi: questo sempre dopo la visita della nostra Commissione. Nella zona vi è il grave problema del settore petrolchimico, che sta sostanzialmente esaurendo la sua attività, comportando una crisi in tutto l'indotto: 140 trasportatori, per esempio, si trovano in condizioni molto difficili. Ciò naturalmente crea il pericolo di considerevoli tensioni sociali. Devo dire che la stessa Enichem ha avanzato alcune proposte: piattaforme per i rifiuti, bonifica della discarica dei fanghi mercuriali, porto demaniale e così via. Vi è poi una serie di questioni affrontate dalla regione con il citato stanziamento di 26 miliardi. Le proposte concrete che sono state avanzate si riferiscono al rafforzamento della presenza delle forze di polizia, ma, soprattutto, un'attenzione particolare viene dedicata alla devianza minorile. Poiché gran parte della delinquenza minorile presente nella zona di Caltanissetta proviene da Gela, si afferma l'idea di istituire a Gela un tribunale minorile. Come sapete, il tribunale dei minorenni non si occupa soltanto di repressione, ma anche di una serie di misure di inserimento preventive: si propone, quindi, di stabilire in quella sede una sezione distaccata del tribunale di Caltanissetta. Gela, come Barcellona Pozzo di Gotto, è un'area per la quale la Commissione propone una osservazione permanente. A mio avviso, infatti, è più efficace prevedere un monitoraggio permanente della situazione mettendo in sinergia le varie amministrazioni che elaborare relazioni. CARMINE GAROFALO. Nella prima parte della bozza di relazione che riguarda Gela si dà ampio spazio all'abusivismo edilizio, perché Gela è uno dei luoghi in cui tale abusivismo si è verificato con maggiore estensione. Però proprio dalla descrizione che troviamo in queste pagine riemerge un problema che non è stato mai risolto e che forse bisognerebbe affrontare. Si dice infatti che il magistrato ha ordinato la demolizione delle case abusive. Questo è però un rebus che nessuno prova a risolvere: il sindaco non intima la demolizione delle case rinviando la decisione al prefetto, questi non decide; in sostanza, nessuno decide. Pag.2098 Quando l'abusivismo edilizio, che è un problema di fronte al quale ci siamo trovati più volte, ha le dimensioni che ha assunto a Gela e riguarda decine di migliaia di persone, dire soltanto che bisogna demolire sapendo che non demolirà mai nessuno è un modo per lasciare il problema senza soluzione. Occorre dunque avviare un minimo di riflessione che consenta di trovare soluzioni vere e non di scaricarsi la coscienza dicendo che qualcuno deve demolire sapendo che non lo farà mai nessuno. PRESIDENTE. Effettivamente la questione sta come lei dice. Va poi tenuto conto che c'è abusivismo ed abusivismo, cioè che va distinto l'abusivismo per necessità dalle altre forme in cui si manifesta il fenomeno. Sta di fatto invece che, per quello che ricordo della normativa (è una materia che conosco poco), l'abusivismo di necessità non ha un trattamento differenziato rispetto all'altro tipo di abusivismo, per cui, una volta che è denunciato, per l'autorità giudiziaria c'è poco da fare. In ogni caso, qualcosa bisogna fare per questo fenomeno che è emerso anche in altre aree, in Calabria e soprattutto a Caserta, dove però non so se l'abusivismo sia di necessità perché in provincia di Caserta ci sono molti villaggi turistici. GAETANO GRASSO. Presidente, vorrei aggiungere che vi sono stati sviluppi dal punto di vista delle indagini legate all'omicidio Giordano e che l'udienza preliminare è fissata per il 2 luglio. Quindi, se è stato chiesto il rinvio a giudizio, dovrebbero essere già pubblici gli atti istruttori. PRESIDENTE. Va bene: acquisiremo gli atti. GAETANO GRASSO. Vi troveremo anche materiale che ci farà capire meglio il rapporto tra commercianti e fenomeno dell'estorsione. PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, proseguiamo i nostri lavori in seduta segreta. Dispongo la disattivazione del circuito audiovisivo interno. (La Commissione procede in seduta segreta). PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori in seduta pubblica. Dispongo la riattivazione del circuito audiovisivo interno. Rimane inteso allora che l'incontro con il presidente del Comitato contro la criminalità del Parlamento russo avverrà mercoledì 23 alle 14,30. La mattina dello stesso giorno dovrebbe svolgersi l'audizione del ministro Conso. VINCENZO SORICE. C'è la concomitanza con numerose votazioni nelle due Assemblee. PRESIDENTE. Se è così, rinvieremo l'audizione del ministro di grazia e giustizia. Intanto si può svolgere l'audizione delle 14,30, per noi particolarmente utile, magari prendendo contatto con i Presidenti del Senato e della Camera perché i lavori delle Assemblee inizino alle 16,30. Ricordo che all'ordine del giorno della seduta di venerdì sono iscritte l'audizione dei magistrati della procura circondariale di Roma sul problema dell'usura e l'esame della relazione sulla Puglia. Poiché la Commissione non è in numero legale, il seguito della discussione e la votazione delle relazioni esaminate nella seduta odierna è rinviato ad altra seduta. La seduta termina alle 10,15.