La Convenzione di Strasburgo

Per consentire il ritorno della Baraldini in Italia sono possibili diverse procedure.

Una prima procedura é quella di sollecitare il Presidente degli Stati Uniti ad un atto di clemenza, che rientra nelle prerogative di un capo dell'esecutivo. Ci• porterebbe all'immediato trasferimento di Silvia in Italia.

Una seconda strada é quella prevista dalla legge americana per i condannati che abbiano scontato già dieci anni di detenzione. In casi del genere i detenuti acquisiscono il diritto di ottenere una revisione della loro condanna dal "National parole board", la Commissione ad hoc per la riduzione della pena. La "Parole board" é un'autorità formalmente indipendente, ma soggetta a tutti gli effetti ai poteri del presidente.

Una terza procedura giuridicamente percorribile per sottrarre Silvia alla persecuzione di cui é vittima negli Stati Uniti é l'applicazione della Convenzione di Strasburgo.

La "Convenzione sul trasferimento delle persone condannate" é stata adottata a Strasburgo nel 1981, approvata dal Congresso americano nel 1983 e dal Parlamento italiano nel settembre del 1989. Essa stabilisce il diritto dei cittadini giudicati e detenuti in uno degli stati aderenti, ad essere rimpatriati per scontare la pena nel paese d'origine. Tuttavia la Convenzione non pone un obbligo al consenso del trasferimento, né pone limiti di tempo; afferma l"'opportunità" del trasferimento, ma solo se i due governi sono d'accordo.