I gruppi "19 Maggio" e " La famiglia"

Nel 1975 Silvia Baraldini é diventata membro attivo del gruppo "19 Maggio", il cui nome ricorda la data dl nascita di Ho Chi Minh e dell'assassinio di Martin Luther King. Si trattava di un'associazione non clandestina, legalmente riconosciuta, della sinistra radicale Usa, che ha condotto tutte le sue battaglie per la difesa dei diritti civili dei bianchi e dei neri. Tuttavia, pur essendo legale, non era accetta al Governo americano.

In seguito, l'associazione é stata accusata dall'Fbi di cospirazione e in particolare di aver favorito nel 1979 la fuga dalla prigione del New Jersey, di Joanne Chesimard, alias Assata Shakur, leader nera americana. Anche Silvia Baraldini é stata incolpata di aver partecipato alla sua liberazione.

Il movimento "19 Maggio" é stato sgominato all'inizio degli anni Ottanta e tutti i suoi dirigenti messi in carcere. Secondo le autorità americane, Silvia aveva un ruolo di "ideologa" in questa organizzazione e in altri movimenti afroamericani di liberazione.

La Baraldini ha militato anche nel raggruppamento "La famiglia", che ha svolto in maniera piuttosto dilettantesca un ruolo di appoggio logistico ad organizzazioni rivoluzionarie afroamericane come le "Pantere Nere" e l"'Esercito Popolare di Liberazione".

Le autorità americane così hanno descritto "La famiglia": "I membri e gli associati della Famiglia erano, in genere, uomini neri e donne bianche di provenienze svariate ma compartecipi nell'obiettivo di sostenere con il ricorso alla violenza un movimento rivoluzionario nero in questo paese".