Mass Media

La vicenda di Silvia Baraldini diventa un caso per l'opinione pubblica del nostro paese quando, grazie all'interessamento della sorella Marina, la stampa inizia ad occuparsene, ma soprattutto grazie alla televisione. Maurizio Costanzo nel suo talk-show mostrerà per primo le immagini di Lexington che negli USA erano state mostrate dal lungometraggio di Nina Rosemblum "Through the wire".

Il caso successivamente arriverà su Raidue, con Mixer, su Raitre grazie a Lucio Manisco sul Tg3 e a Samarcanda, e con più o meno spazio un po' in tutte le tv (dal TG1, a Telemontecarlo, a Videomusic), fino alle trasmissioni di Gianfranco Funari su Retequattro nella scorsa primavera, ed all'intervista molto bella di Gianni Minà dell'agosto '94 trasmessa da Raitre.

Anche le radio danno di tanto in tanto notizie, ma sono solo alcune radio libere non commerciali a seguire con puntualità gli sviluppi.

I giornali trattano un po' tutti il caso. Ma si va dall'attenzione costante del settimanale "Avvenimenti" e de "il manifesto" che ne seguono e raccontano soprattutto grazie a Patricia Lombroso e Lucio Manisco gli sviluppi; a quelli che trattano con spazi importanti il caso o le iniziative specifiche episodicamente; a quelli che dedicano trafiletti d'obbligo una tantum.