Il quarto NO: una vergogna tutta italiana...

Ciò che si è saputo il 22 Marzo riguardo il quarto NO degli USA alla richiesta di estradizione del governo italiano per la nostra connazionale Silvia è veramente molto grave, per almeno 3 ragioni. Una ragione targata USA, visto il fatto che questo ostinato governo americano non vuole ancora decidersi a rispettare una convenzione da loro stessi firmata (quella di Strasburgo), e almeno due ragioni tutte italiane, fatte di misteri, di superficialità, di bugie. Seconda ragione : il governo italiano aveva ricevuto il quarto NO americano da un mese prima che per caso un giornalista italiano lo scoprisse. Nessuno era stato informato per un mese, e chissà per quanto altro tempo ancora sarebbe stato nascosto se non ci fossero state una serie di coincidenze, di questa ennesima negazione. Perché? Perchè non avvertire la madre, i parenti, e gli amici di Silvia ? Perchè non avvertire immediatamente i comitati italiani e stranieri che si stanno adoperando in difesa di Silvia? Per poter rispondere a queste domande dobbiamo fare un breve passo indietro per così scoprire la terza ragione, e con essa l'ennesima vergogna italiana. Il governo italiano riceve verso il 20 Febbraio il rifiuto americano per il trasferimento di Silvia, prima quindi dell' evasione del terrorista palestinese Majed Al Molqui dal carcere italiano. Nei primi di Marzo (quando cioè il governo italiano era già cosciente del rifiuto) il "nostro" presidente del consiglio Lamberto Dini ha detto pubblicamente di "esser preoccupato per la sorte di Silvia Baraldini, dopo questa evasione del terrorista palestinese", osando quindi legare i due casi, che nulla hanno in comune. Ci si era domandato il perchè di quella esternazione quando gli stessi americani non avevano ancora fatto nessun commento in tal senso. Ora la risposta rischia di esser banale: il presidente del consiglio, candidato per le prossime elezioni, fece quella esternazione per far credere all' opinione pubblica, e nel suo caso all'elettorato italiano, che per colpa di quell' evasione gli americani ci hanno negato l'estradizione di Silvia, deresponsabilizzando il suo impegno preso per Lei in una passata conferenza stampa. In verità Dini già sapeva del rifiuto americano come già sapeva benissimo che questo gli è arrivato molto prima dell' evasione del terrorista, e che quindi tale fatto non avrebbe potuto influenzare nulla. Questa che vi ho appena descritto è soltanto una ricostruzione dei fatti, in verità nulla è stato dichiarato dallo stesso Dini, forse troppo impegnato per la sua campagna elettorale. "Io non mollo" disse il presidente del consiglio Dini riferendosi al caso Baraldini. Se questo intendeva per "non mollare", forse c'è da augurarsi che lasci perdere questo caso a persone più serie e soprattutto non bugiarde.