La seguente ricostruzione dei fatti riguardanti la condanna della
Sig.na Baraldini per concorso in attività criminose è basata su
documenti presentati dal governo al momento del processo e della
sentenza: è la versione del Pubblico Ministero. I capi d'accusa per
i quali è stata condannata dalla giuria, l'evasione di Assata Shakur
e la tentata rapina di un furgone blindato in Danbury, Ct., il
giorno 22 dicembre, 1980, sono enunciati nel testo che segue.
Il governo accusa la Sig.na Baraldini di essere stata un membro di
quella che viene chiamata "La Famiglia". Il governo descrive tale
organizzazione come segue:
"I membri e gli associati della Famiglia erano, in genere, uomini
neri e donne bianche di provenienze svariate ma compartecipi
nell'obiettivo di sostenere con il ricorso alla violenza un
movimento rivoluzionario nero in questo paese."
I capi d'accusa specifici contro l'organizzazione appaiono nella
requisitoria, che elenca quindici persone quali membri e delinea
diciassette atti criminali diversi.
Il primo atto di cui la Sig.na Baraldini venne accusata e quindi
condannata fu per l'evasione di Assata Shakur il 2 Novembre, 1979.
Presentando la Baraldini, il governo descrisse un suo ruolo
comprensivo nella vicenda nei seguenti termini:
"La Baraldini venne coinvolta con la Famiglia in data precedente:
era una dei responsabili per effettuare perlustrazioni e per guidare
veicoli per le operazioni della Famiglia. Procurò anche un veicolo
per Odinga (l), che era un latitante. Tyrone Rison (il testimone
principale del governo) la addestrò all'uso di armi
semi-automatiche."
Il governo accusa la Sig.na Baraldini di aver guidato la macchina
usata per porre in atto l'evasione di Assata Shakur. Secondo
l'accusa, tre persone entrarono nella prigione per una visita e
diedero una pistola alla Sig.na Shakur. Quindi presero in ostaggio
una custode della prigione e il guidatore del furgoncino che li
aveva portati nell'edificio in cui la Sig.na Shakur era incarcerata.
Poi, nel furgoncino, trasportarono questi impiegati della prigione e
la Sig.na Shakur al parcheggio di una scuola psichiatrica vicina
dove altre macchine stavano aspettandoli. Rilasciarono i due
impiegati della prigione, illesi, chiusi nel furgoncino, e si
allontanarono con la Sig.na Baraldini alla guida di una delle
suddette macchine.
Il secondo atto d'accusa contro la Sig.na Baraldini concerne una
tentata rapina di un furgone blindato a Nanuet, New York,
nell'estate del 1980. Il governo afferma che la Sig.na Baraldini
con altri aspettò in un parcheggio di McDonald il furgone, che
regolarmente si fermava sul lato oppposto della strada, ma quando il
furgone non arrivò, se ne andarono. La giuria non l'ha riconosciuta
colpevole per questo atto.
Il governo l'ha poi accusata di una tentata rapina per la quale è
stata poi condannata. Secondo una testimone a carico, Sandra
Mitchell, la Sig.na Baraldini si mascherò con una parrucca e guidò
un'automobile insieme ad altri che erano armati (lei non lo era),
fino a Danbury. Ivi giunti, secondo il Rison che contraddisse la
Mitchell dicendo che la Sig.na Baraldini non era con loro,
rinunciarono alla rapina perch´ le guardie tornarono al loro furgone
troppo velocemente per permettere ai "rapinatori" di attuare
l'operazione. L'accusa seguente, riguarda un'altra tentata rapina
nello stesso luogo nel Marzo 1981. La giuria ha poi riconosciuto
che la Baraldini non partecipò a questa operazione. Secondo il
governo, questa tentata rapina non fu portata a termine perch´ le
guardie del furgone blindato apparivano più nervose del solito.
L'ultimo atto d'accusa contro la Sig.na Baraldini riguarda il
tentativo di rapina di un furgone blindato alla Chemical Bank di
Nanuet, New York. La descrizione di quanto accade secondo il
governo è la seguente: "giorni 19 e 26 Maggio 1981, la Famiglia
tentò nuovamente la rapina a Nanuet". I partecipanti il 19 Maggio
includono Odinga e Baraldini (che al solito era al volante della
macchina predisposta per la fuga); il 26 Maggio, degli imputati solo
Odinga partecipò all'azione. Nell'una e nell'altra occasione, la
Famiglia si appostò nel parcheggio di McDonald, ma in entrambi i
casi il furgone non arrivò mai e gli imputati rinunciarono
all'azione criminosa.
La giuria concluse che l'imputata non aveva partecipato a questo
atto. Questo è tutto sul presunto coinvolgimento criminoso di cui
si accusò la Sig.na Baraldini. Il governo non suggerì neppure che
essa abbia partecipato in alcun modo a due rapine che portarono ad
omicidi - una nel Bronx il 2 Giugno 1981, e l'ultima a Nanuet, il 20
Ottobre, 1981.
A parte l'affermazione campata in aria da parte del Rison, secondo
cui egli l'avrebbe addestrata all'uso di una pistola
semi-automatica, nelle accuse non si parla mai di uso di armi da
parte della Sig.na Baraldini, né del fatto che essa abbia compiuto
alcun atto di violenza contro altre persone.
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(1) Sekou Odinga era un membro del Partito delle Pantere nere e un
dirigente del Movimento Nero di Liberazione. Dopo aver trascorso
diversi anni come esule politico in Algeria, venne condannato
insieme alla Baraldini ed è ora detenuto nel penitenziario di
Marion.