La legge italiana
Il Ministero della Sanita' italiano, seguendo le direttive Cee 91/321 e 92/52,
ha emesso il decreto n. 500 del 6 aprile 1994 concernente gli alimenti per
lattanti e di proseguimento destinati all'esportazione verso Paesi terzi.
Ne riportiamo alcuni stralci:
- Etichettatura
L'etichettatura degli alimenti per lattanti comporta, inoltre, le seguenti
indicazioni:
- una dicitura relativa alla superiorita' dell'allattamento al seno;
- una dicitura che raccomandi di utilizzare il prodotto soltanto dietro
parere di persone qualificate nel settore della medicina, dell'alimentazione
o della farmacia oppure di altre persone qualificate nel settore della
maternita' e dell'infanzia. (Art.6.3)
L'etichettatura degli alimenti per lattanti e degli alimenti di proseguimento
non deve fornire informazioni che scoraggino l'allattamento al seno e fare
esplicito riferimento alle diciture "umanizzato", "maternizzato" o ad
espressioni analoghe. (Art.6.4)
L'etichettatura degli alimenti per lattanti non deve riportare immagini di
lattanti, ne' altre illustrazioni o diciture che inducano a idealizzare l'uso
del prodotto, ad eccezioni delle illustrazioni che facilitino
l'identificazione del prodotto e ne spieghino i metodi di preparazione prima
del consumo. (Art.6.6)
- Pubblicita'
Non e' consentita la pubblicita' in ogni sua forma nei punti di vendita,
nonche' la distribuzione di campioni ovvero il ricorso ad altri sistemi
diretti a promuovere la vendita degli alimenti per lattanti direttamente
presso il consumatore nella fase del commercio al dettaglio. (Art.7.2)
I produttori e le persone aventi titoli alla distribuzione degli alimenti per
lattanti non devono offrire al pubblico, alle donne incinte, alle madri e ai
membri delle famiglie, direttamente o indirettamente attraverso il sistema
sanitario ovvero attraverso gli operatori sanitari, campioni gratuiti o a
basso prezzo o altri omaggi. (Art 7.4)
- Materiale informativo e didattico
Il materiale informativo riguardante i prodotti disciplinati dal presente
regolamento, qualora sia destinato alle gestanti e alle madri dei lattanti e
dei bambini, deve fornire precise informazioni su:
- benefici e superiorita' dell'allattamento al seno;
- allattamento materno, preparazione all'allattamento al seno e modalita'
per assicurarne la continuazione;
- eventuali conseguenze negative per l'allattamento al seno derivanti dall'
introduzione dell'allattamento artificiale parziale;
- difficile reversibilita' della decisione di non allattare al seno;
- corretta utilizzazione degli alimenti per lattanti. (Art.8.1)
Il materiale informativo di cui al comma 1, qualora contenga informazioni
sull'impiego degli alimenti per lattanti, non deve riportare
alcuna immagine che possa idealizzare l'impiego di tali alimenti e deve,
altresi', fornire informazioni su:
- conseguenze sociali e finanziarie sulla utilizzazione degli alimenti per
lattanti;
- rischi derivanti alla salute dei soggetti interessati all'utilizzazione
non appropriata degli alimenti per lattanti. (Art.8.2)
NOTA BENE: nonostante la legge lo vieti, la promozione aggressiva del latte
artificiale continua anche in Italia. Chi scorga irregolarita' da parte delle
ditte produttrici e' pregato di contattare la segreteria della Rete Italiana
Boicottaggio Nestle'.La segreteria e' presso il MIR-Movimento Nonviolento
Via Macchi 12 21100 Varese, fax 0332/238281.
...Sono state scoperte e documentate centinaia di infrazioni del Codice da
parte della Nestle', la multinazionale che ha il piu' vasto mercato di latte
in polvere nel Terzo Mondo...
Come la Nestle' trasgredisce il Codice
"I nostri monitoraggi ci mostrano che i rifornimenti gratuiti continuano
persino dove i governi hanno legiferato in materia e che stanno prendendo
piede anche altre attivita' promozionali"
(IBFAN, International Baby Food Action Network)
L'IBFAN rende note periodicamente le trasgressioni al Codice da parte delle
ditte produttrici attraverso la pubblicazione "Breaking the Rules".
Nell'edizione del '94 sono state riportate le violazioni risultanti dai
monitoraggi effettuati in 62 paesi tra l'agosto del 1993 e il luglio 1994.
Il rapporto mette anche a confronto le pratiche promozionali di 19 industrie
di alimenti per bambini: la Nestle' risulta essere la resposabile del 25%
delle migliaia di violazioni registrate (circa due volte di piu' di qualsiasi
altra societa'). Un confronto con la precedente edizione di "Breaking the
Rules" mostra lievi miglioramenti solamente per quel che riguarda la
conformita' delle etichette e la promozione diretta al pubblico mentre l'IBFAN
ha raccolto ben 107 denuncie di forniture gratuite agli ospedali da parte
della Nestle'. Altrettanto preoccupanti sono le 650 infrazioni registrate per
promozioni nei reparti maternita' e agli operatori sanitari attraverso omaggi
di ogni genere e opuscoli con informazioni non scientifiche esaltanti le
qualita' dei prodotti ("...la perfetta alternativa, speciale come le cure
materne!..."). Continua anche la pubblicita' ingannatrice dei latti per lo
svezzamento, in questo caso le infrazioni rilevate sono 74 .
Oltre al rapporto di "Breaking the Rules" del 1994 (che rappresenta solo la
punta dell'iceberg del numero complessivo di violazioni che effettivamente si
verificano nel mondo) la Baby Milk Action tiene costantemente informata la
Nestle' inviandole lettere con informazioni dettagliate sui piu' recenti
monitoraggi. Nella tabella della pagina accanto sono riportati i principali
Paesi del Terzo Mondo dove sono state denunciate infrazioni del codice da
parte della Nestle'. Va aggiunto che numerose violazioni sono state rilevate
anche in molti Paesi Occidentali.
IBFAN e' una rete di oltre 140 organizzazioni in piu' di 70 paesi, di cui tre
quarti in Africa, Asia e America Latina. L'IBFAN lavora per il miglioramento
della salute e dell'alimentazione del bambino e per l'applicazione del Codice.
BABY MILK ACTION e' il membro britannico dell'IBFAN. E' una organizzazione non
a fini di lucro che si batte per per proteggere madri e bambini dalla
promozione commerciale dell'allattamento artificiale e per tutelare i diritti
della donna ad una scelta consapevole.
PAESI DEL TERZO MONDO DOVE SONO STATE RILEVATE LE PIU' RECENTI INFRAZIONI
DA PARTE DELLA NESTLE'
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inade pubblico sanitari sanitari del latte per dei
guate svezzamento sostitutivi
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Thail X X X X X
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Uga X XO X
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Zimb X X XO X X
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Legenda:
X = dati tratti da "Breaking the rules 1994"
O = dati tratti da lettere inviate da Baby Milk Action alla Nestle' tra l'11
e il 19 agosto 1994
...Le informazioni fornite dalla Nestle' sull'allattamento artificiale sono
contraddette dai piu' recenti studi dell'OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanita')...
Le informazioni Nestle' sull'allattamento naturale
"Anche in condizioni di estrema malnutrizione una madre continua a produrre il
latte necessario al bambino...
Nutrire di piu' la madre costa solo un decimo del latte artificiale per il
bambino."
The Lancet (rivista specializzata di medicina)
La Nestle' insinua che madri denutrite non possono allattare al loro petto i
figli, e che bambini nati prematuramente e gemelli dovrebbero essere allattati
artificialmente.
In realta' non e' vero che le madri denutrite non possono allattare i propri
figli. Il corpo umano e' grande per la sua abilita' di produrre latte anche se
sotto stress o malnutrito. E' comunque molto piu' sicuro ed economico nutrire
la madre e aiutarla ad allattare naturalmente che allattare i bambini
artificialmente.
Infine, per quei pochi bambini che non possono essere allattati al seno, e'
meglio farsi donare del latte naturale che allattarlo artificialmente.
Con l'adeguato aiuto e dei corretti consigli le madri possono allattare
bambini nati prematuramente e gemelli poiche' piu' il bambino succhia, piu'
latte viene prodotto.
Il fatto che molte madri lavorino fuori da casa non scusa il comportamento
della Nestle'. In tutto il mondo vi e' pochissima differenza fra gli orari di
allattamento delle madri che lavorano e di quelle che non lo fanno. Una madre
che non possa allattare il bambino sul lavoro puo' allattarlo a casa, oppure
dare il latte ad una nutrice che sfami il bambino durante il giorno.
Anche in posti dal clima caldo, bambini nutriti al seno non hanno bisogno di
altra acqua. Infatti l'acqua contenuta nel latte naturale e' sufficiente.
E se la madre non vuole allattare al seno?
La campagna contro la Nestle' mira a proteggere le madri e i bambini, non a
costringere le madri ad allattare naturalmente contro il loro desiderio. una
donna dovrebbe avere il diritto ad una scelta informata. La Nestle' viola
questo diritto.
Se una madre decide di utilizzare latte artificiale, questa decisione dovrebbe
basarsi sul consiglio di personale sanitario, non sulla forza della campagna
pubblicitaria di una compagnia.
Il personale sanitario dovendo dare consigli importanti deve essere protetto
contro informazioni errate.