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Amsterdam

OPUS DEI E USA COMPLOTTANO CONTRO CUBA

Il finanziamento ai gruppi cosiddetti "umanitari" che nell'ambito europeo lavorano su Cuba, ha ricevuto un nuovo impulso dalla riunione del passato 21 febbraio svoltasi ad Amsterdam. Organizzata dalla filiale olandese di "Pax Cristi" (che però secondo fonti del Foreign Office di Londra lo ha fatto senza il consenso dell'organizzazione Internazionale) la riunione, concordata con l'inviato speciale Usa In Europa Stuart Eizenstat che inviò due suoi rappresentanti, ha visto la presenza di diplomatici statunitensi e due dirigenti olandesi della "Opus Dei" coadiuvati dalle fondazioni tedesche "Heinrich Bóil", e "Fondazione Adenauer", quelle francesi "Reporter sans frontières" e "Francia e libertà", l'italiano "Comitato per i diritti umani", la svedese "Diakonia" e la olandese "Solidarietà e trasparenza a Cuba". La riunione ha avuto vasta eco sulle pagine del quotidiano statunitense "Miami Herald", che In un articolo titolato «Gruppi europei creano comitati per i dissidenti cubani» la definì «la base della piattaforma europea per la democrazia a Cuba». Nella riunione si è discusso di come aiutare i cubani che decidano di uscire da Cuba attraverso le ambasciate europee e non l'ufficio d'interessi Usa, per aumentare le pressioni europee su Cuba. Si è deciso di aumentare gli inviti ai "dissidenti" ad intervenire a dibattiti sulla democrazia a Cuba da effettuarsi in Europa. Si è poi sottolineato come il lavoro di "sensibilizzazione democratica" vada effettuato nell'organizzazione giovanile del Pcc, «per preparare Il dopo-Castro sul modello dell'Europa dell'est». Interessante è apparsa l'idea di creare tensioni tra le Ong europee presenti a Cuba affinché si giunga ad uno stato di tensione che consenta di montare una campagna d'opinione che porti alla riduzione degli investimenti esteri per l'attività delle Ong che lavorano con Cuba.


Articolo tratto da Liberazione del 4 giugno '97