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SOLIDARIETÀ
IN DIFESA DELLA RIVOLUZIONE CUBANA




SVILUPPARE LA PRODUZIONE!
PERCHÉ SI CONSOLIDINO I SEGNALI DI RIPRESA DELL'ECONOMIA CUBANA,
PER SALVARE LE CONQUISTE DELLA RIVOLUZIONE
PER GARANTIRE LA RIPRESA DELLA COSTRUZIONE DEL SOCIALISMO A CUBA.



Da 37 anni i governi degli Stati Uniti si accaniscono contro Cuba con l'obiettivo di distruggere la sua Rivoluzione.
Dagli attentati e i bombardamenti terroristici, alle infiltrazioni controrivoluzionarie fino all'invasione armata, dal sostegno alle cospirazioni controrivoluzionarie alla propaganda sovversiva, con ogni mezzo hanno tentato di abbattere lo Stato socialista instauratosi a Cuba dopo il trionfo della Rivoluzione, con il consenso della grande maggioranza del popolo cubano.
Da 37 anni Cuba è sottoposta ad un rigido blocco commerciale, economico e finanziario, aggravato da leggi emanate dal Congresso e firmate dai presidenti nordamericani, che hanno lo scopo di internazionalizzarlo: la legge Torricelli prima, la legge Helms-Burton oggi.
Quest'ultima non si limita ad intimidire con ricatti e minacce di sanzioni i governi che stabiliscono vincoli di cooperazione economica con cuba e le imprese che vi investono i loro capitali, ma pretende di trasformare Cuba in un protettorato degli stati uniti, privando il popolo cubano della propria libertà, indipendenza ed autonomia nello scegliere il proprio ordinamento sociale ed il proprio governo.

Lo scenario mondiale, segnato dalle contraddizioni interimperialiste e da quelle tra i paesi imperialisti e quelli dipendenti (del cosiddetto Terzo Mondo), che producono guerre e conflitti armati e, nel campo economico, guerre commerciali, protezionismi e concorrenza spietata sui mercati mondiali, fa sì che l'imperialismo USA non sia più in grado - anche se aumenta la sua aggressività e la sua tracotanza - di imporre le sue leggi e far accettare i suoi diktat.
Dopo che l'Assemblea dell'ONU, in 4 successive sessioni (negli anni 92, 93, 94 e 95) ha approvato, con una maggioranza sempre più schiacciante, risoluzioni di condanna al blocco economico USA contro Cuba, la provocatoria promulgazione della legge Helms-Burton, ha suscitato reazioni negative nel mondo intero, anche a livello governativo e statale: dalle posizioni a salvaguardia della propria autonomia e contro l'ingerenza nei propri affari economici, espresse da Cina, Russia e, in varie assise, dagli Stati dell'America Latina, al ricorso ad organismi sovranazionali come l'Organizzazione Mondiale del Commercio e ad eventuali contromisure nei confronti degli USA, come proposto da Canada, Messico e Unione Europea.
Questa levata di scudi ha costretto il presidente degli Stati Uniti a trovare una scappatoia per dilazionare gli effetti della legge per il solo capitolo relativo alle sanzioni alle imprese commerciali straniere che operano a Cuba.
Ciò nulla toglie:
1 alla pericolosità degli USA
, i cui reiterati e diversificati attacchi mirano ad un solo scopo, quello di distruggere la Rivoluzione cubana, nella sua sostanza e nel suo significato per il popolo cubano e per tutti gli altri popoli;
2 alla pericolosità di quei concorrenti commerciali e finanziari degli USA che si sono opposti in nome della "libertà" del mercato, ma che - sul piano politico e ideologico - vorrebbero raggiungere lo stesso scopo "democraticamente", cioè con le già note e sperimentate armi del ricatto economico e delle pressioni politiche.
In definitiva ed in linea generale, in un quadro mondiale in cui si addensano sempre più nubi foriere di nuovi conflitti, dove ad una crescente concentrazione di ricchezza in poche mani corrisponde un impoverimento crescente della stragrande maggioranza della popolazione mondiale, dove gli accordi di pace languono o sono brutalmente calpestati, è ancora una volta ai popoli che tocca di agire da protagonisti e, in prima fila, al proletariato mondiale.
Per quanto riguarda Cuba, è dai lavoratori, da tutti coloro che sono privati dei loro diritti al lavoro, alla salute, alla sicurezza sociale, all'istruzione, ad una abitazione decente, ad una vita dignitosa e che lottano per conquistarli, che deve venire la solidarietà più autentica e salda verso una rivoluzione che ha applicato i princìpi di libertà e giustizia sociale cui tutti aspiriamo e verso un popolo deciso a difenderli con le armi in pugno, se fosse necessario.

IL COORDINAMENTO A SOSTEGNO DELLA RIVOLUZIONE CUBANA, coerentemente ai princìpi della solidarietà di classe e dell'internazionalismo, continua nel suo impegno di indirizzare il movimento di solidarietà con Cuba alla ripresa di alcuni centri produttivi.
Abbiamo completato la fornitura dei pezzi di ricambio per la Gran Fabrica de Confecciones di Santiago de Cuba e, grazie ad una sottoscrizione di massa tuttora in corso, stiamo portando a termine la fornitura di pezzi di ricambio e accessori per la EMPRESA NACIONAL de CALZADO "Rafael Gonzales Castellanos" della stessa città, che produce scarpe per bambini in età scolare e per le lavoratrici e gli operai agricoli.
Questa fabbrica ha macchine di produzione italiana, a cui mancavano tutti i pezzi di ricambio e gli accessori. La spesa per la fornitura completa dei pezzi - da acquistarsi in Italia - è di 100 milioni.
La somma raccolta fino ad ora, circa 70 milioni, ha già consentito l'acquisto e l'invio di più della metà della fornitura, il che ha permesso la ripresa in funzione di buona parte delle macchine.

L'impegno incondizionato di operaie, operai e tecnici della fabbrica ha meritato riconoscimenti da parte della Centrale dei Lavoratori Cubani (CTT, il sindacato) e del governo cubano per aver aumentato la produzione del 70%.
Facciamo appello ai lavoratori, agli studenti, agli organismi proletari e popolari, a quanti lottano per cambiare lo stato di cose presente, perché uniscano alla lotta per le loro giuste rivendicazioni l'impegno internazionalista di solidarietà concreta e diretta con la Rivoluzione cubana.

COMPLETIAMO LA FORNITURA AL 100%!
SOTTOSCRIVETE E FATE SOTTOSCRIVERE!
CONTATTATECI! CHIEDETECI I LIBRETTI PER LA SOTTOSCRIZIONE!

Il numero del nostro conto corrente postale è il seguente:
c.c.p. n° 22770200, intestato a:
Comitato di Solidarietà con Cuba
c/o "Il Papiro" via Monte Sabotino, 40. 20099 Sesto S. Giovanni (MI)

Luglio 1996


COORDINAMENTO A SOSTEGNO DELLA RIVOLUZIONE CUBANA

Segreteria:

" Comitato di Solidarietà con Cuba":
via Fanelli, 201/24. 70125 Bari tel e fax 080/5576272