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CONOSCERE CUBA

GEOGRAFIA E AMBIENTE

Cuba, la maggiore delle Antille, è lunga come la penisola italiana: da un capo all'altro dell'isola vi sono quasi 1500 km e la distanza tra le città dell'Avana e di Santiago de Cuba è di quasi 1.000 km, praticamente la stessa che c'è dalla Lombardia alla Calabria. La Repubblica di Cuba è un arcipelago formato dall'isola di Cuba, da quella della Gioventù e da oltre 4.000 grandi e piccoli isolotti detti cayos. Ha una superficie di 111.000 kmq ed è situata all'entrata del Golfo del Messico, in pieno Mare dei Caraibi (o Mare delle Antille), poco a sud del Tropico del Cancro, tra il 20° e il 23° parallelo. I territori più vicini a Cuba sono la penisola di Yucatán in Messico (210 km a ovest), la penisola della Florida (180 km a nord), l'isola della Giamaica (140 km a sud) e Haiti (80 km a est), e infine, le Isole Bahamas a nord-est e le Isole Caymans a sud-est.
La maggior parte del territorio è formato da una fertile pianura e da tre grandi catene montuose: la Sierra de los Organos a ovest la Sierra dell'Escambray al centro e la Sierra Maestra a est, ove è la cima più alta del paese, il Pico Turquino che sfiora i 2.000 metri sul livello del mare. Inoltre vi sono quasi 6.000 km di costa con oltre 300 bellissime spiagge in gran parte vergini.


LA SOCIETA' CUBANA

La popolazione

Il I° gennaio 1959 (giorno del trionfo della rivoluzione), la popolazione di Cuba era di quasi 6 milioni di abitanti. Ora il paese si sta rapidamente avviando al raddoppio. Il 70% della popolazione attuale è nata dopo la vittoria della rivoluzione e la maggior parte dei cittadini cubani è molto giovane: l'età media è 30 anni. Il popolo cubano è un popolo fra i più misti del mondo. Le etnie principali sono costituite da discendenti di emigranti spagnoli e di schiavi africani giunti a Cuba nell'arco di quattro secoli, dall'inizio del Cinquecento alla fine dell'Ottocento: i conquistadores spagnoli giunti a Cuba massacrarono gli aborigeni precolombiani e i primi discendenti degli invasori furono il frutto di stupri e violenze sulle donne indigene cubane e su quelle schiave africane; ma esistono anche discendenti di gruppi francesi, cinesi, giapponesi, haitiani, giamaicani, arabi, russi, nordamericani e sudamericani. Le famiglie di italiani emigrati prima della rivoluzione sono circa 200 e altrettante sono quelle emigrate all'Avana in quest'ultimo trentennio.
Attualmente la popolazione è così ripartita: i bianchi sono due terzi (il 66%), il restante 33% è diviso a metà tra neri e meticci, il rimanente 1% è discendente da emigrati asiatici. Come si può ben capire non esiste una vera e propria razza cubana, dato che vi sono cittadini cubani con mille combinazioni nei colori della pelle: fanciulle biondissime o neri nerissimi, mulatti nero-europei o mulatte nero-cinesi, ecc. Un'atmosfera molto bella che si nota subito a Cuba è che tra le giovani generazioni cubane nate dopo la rivoluzione non vi è la minima traccia di razzismo (e i matrimoni misti bianchi-neri sono numerosissimi), mentre in alcuni anziani bianchi permane ancora qualche pregiudizio razziale.
A proposito di unioni matrimoniali: recenti dati dell'Ambasciata italiana all'Avana riferiscono che i matrimoni tra Italiani (al 90% uomini e al 10% donne) e Cubani stanno aumentando sempre più: in media quattro cerimonie ogni settimana: mentre i divorzi sono la metà: in media due ogni settimana.

La lingua

L'idioma ufficiale di Cuba è lo spagnolo-castigliano. Siccome nell'isola non esistono dialetti e siccome tutti i cubani sono scolarizzati, tutte le persone, soprattutto le più giovani, sanno parlare e scrivere in ottimo spagnolo. All'Avana e nell'Occidente Cubano viene parlato rapidamente e «tagliato», mentre a Santiago e nell'Oriente Cubano la cadenza è lenta e quasi cantata. I turisti italiani in genere non hanno problemi di comprensione: i cubani capiscono abbastanza la nostra lingua, quando la si parla lentamente senza inflessioni dialettali, e allo stesso modo lo spagnolo non è difficile da comprendere, se si presta attenzione alle singole parole.

Le religioni

Cuba è un Paese laico con la massima libertà di culto, garantita dalla Costituzione. La religione più diffusa è la Santeria cubana, cioè uno strano misto tra cattolico-pagano e cristiano-africano. La Santeria non ha templi e viene praticata nelle case (per approfondimenti su questa religione consigliamo il libro di Natalia Bolivar Los Orisbas de Cuba). Le altre religioni dell'isola, non molto praticate, sono quelle cristiane (cattolica apostolica romana, ortodossa, battista, avventista, metodista, episcopale, anglicana, evangelica) e altre di linea protestante, giunte a Cuba con gli statunitensi dopo l'anno 1900.

Nell'isola vi sono numerosi edifici religiosi cristiani: un migliaio di chiese e cappelle cattoliche e altrettanti templi protestanti. All'Avana esistono anche una sinagoga ebraica, una moschea musulmana e un tempio buddista. L'unica religione vietata a Cuba è quella dei Testimoni di Geova perché essa osteggia le vaccinazioni, le trasfusioni di sangue, il trapianto di organi e quindi contravviene alle leggi sanitarie del Paese. Va sottolineato che nessun luogo di culto è stato mai chiuso a Cuba dalla vittoria della rivoluzione ad oggi. È interessante visitare le chiese e parlare con giovani sacerdoti e giovani suore: tutti difendono i grandi valori della solidarietà umana e della giustizia sociale, valori che prima della rivoluzione castrista non esistevano nell'isola. I vescovi cubani e le diocesi cattoliche sono sei e hanno sede nelle città dell'Avana, Camaguey, Cienfuegos, Matanzas, Pinar del Rio e Santiago de Cuba.


L'ORGANIZZAZIONE DELLO STATO

Le province

Politicamente e amministrativamente Cuba è divisa in 15 aree regionali, cioè 14 province e un municipio a statuto speciale, cioè l'Isola della Gioventù, con capitale Nueva Gerona.

Il governo

I cittadini esercitano i loro diritti civili e politici mediante le elezioni dirette e segrete del Poder Popular, suddiviso in Consigli Popolari di Quartiere, Consigli Popolari Municipali, Consigli Popolari Provinciali e Assemblea Nazionale del Poder Popular, cioè il Parlamento. I candidati sono scelti nelle assemblee popolari convocate dalle circoscrizioni elettorali: circa mille elettori per ogni circoscrizione. Le elezioni si tengono ogni 5 anni per il parlamento nazionale e ogni 2 anni e mezzo per gli enti locali. Il PCC (Partito Comunista Cubano) per legge non partecipa alle elezioni. La legge elettorale vuole che la persona da eleggere venga scelta in una ampia rosa di candidati. Una volta eletto, il consigliere locale, o il deputato nazionale, ha l'obbligo del semestrale «rendiconto» ai propri elettori, i quali, se non sono soddisfatti del suo operato, lo possono sostituire con il primo dei non eletti. I deputati non hanno stipendi privilegiati: mantengono quello stabilito dal loro lavoro di provenienza. Naturalmente hanno diritto ai rimborsi spese, ma non all'immunità parlamentare nel caso commettano reati. Il Parlamento, una volta insediati i suoi 500 deputati, eleggono il proprio presidente, poi nomina i membri del Consiglio dei Ministri e del Consiglio di Stato, che a loro volta eleggono il loro presidente.

Il partito

L'attuale Partito Comunista di Cuba è nato nel 1965 dalla fusione di tutti i movimenti popolari e rivoluzionari cubani. In precedenza, nel 1960, un anno dopo la vittoria della rivoluzione, le più importanti formazioni politiche democratiche erano già confluite nel Pursc (Partito Unitario della Rivoluzione Socialista Cubana), come risposta compatta alla enorme campagna controrivoluzionaria e alla rottura unilaterale, da parte del governo Usa, dei rapporti diplomatici e commerciali con Cuba. Alcuni decenni prima, nel 1925, era stato fondato all'Avana il primo Partito Comunista Cubano. Il suo giovane leader, Julio Antonio Mella, compagno della fotografa antifascista italiana Tina Modotti, fu poi assassinato dai fascisti in Messico nel 1929. Nel 1954, alcuni mesi dopo l'assalto alla Caserma Moncada da parte dei castristi, il primo PCC fu posto fuorilegge da Batista. È importante sottolineare che l'attuale PCC si considera soprattutto l'erede morale dell'antico Partito Rivoluzionario Cubano, fondato un secolo prima da José Martí. Del PCC fanno parte oggi oltre 600.000 persone scelte dai collettivi di lavoro. il congresso del PCC è convocato mediamente ogni 5 anni. Fidel Castro è il leader carismatico e il segretario generale del partito fin dalla sua fondazione e coordina un organo collegiale che si chiama Ufficio Politico del PCC, del quale fanno parte tutte le sensibilità e tendenze, dalle più moderate alle più radicali, di cui Fidel è considerato il mediatore. Il PCC non ha compiti amministrativi ma ideologici. I poteri statali a Cuba non sono gestiti dal Partito comunista, ma sono affidati a tre fondamentali organi costituzionali con dirigenza collegiale e democratica, l'Assemblea Popolare Parlamentare, il Consiglio dei Ministri e il Consiglio di Stato.


Le associazioni

A Cuba, come in Italia, esistono centinaia di associazioni di ogni genere, ma le organizzazioni politico-sociali più importanti, a ramificazione nazionale, sono le seguenti.

CDR - Comitati per la difesa della rivoluzione. Sono migliaia, con alcuni milioni di militanti. I Se-De-Erre sono dappertutto: uno in ogni isolato, composti da volontari, soprattutto donne, abitanti nelle singole zone delle città e dei paesi. Hanno compiti istituzionali di vigilanza diurna e notturna contro eventuali terroristi e vandali, ma si occupano anche di feste di quartiere, assemblee elettorali, attività ricreative, assistenza sociale, iscrizioni scolastiche, circoli infantili, circoli per anziani, pulizia stradale, donazioni di sangue, vaccinazioni di massa, lavoro volontario, solidarietà ai vicini di casa in difficoltà, ecc. I CDR sono autogestiti dai propri membri e sono organizzati e coordinati a livello di isolato, di quartiere, di municipio, di provincia e naturalmente di nazione.

FMC - Federazione delle donne cubane. È la potente organizzazione femminile che, in un paese a forte tradizione maschilista, tutela gli interessi delle donne a Cuba, in collaborazione con i CDR. Le iscritte sono alcuni milioni e le sedi sono presenti a livello aziendale, municipale, provinciale e nazionale.

UJC - Unione della gioventù comunista. La U-Jóta-Ce, con 600.000 aderenti, è l'associazione dell'avanguardia giovanile cubana, con sedi in tutti i municipi cubani. Gestisce anche discoteche, campeggi e attività ricreative, culturali, sociali aperte a tutti.

ANAP - Associazione nazionale dei piccoli contadini. A Cuba non tutta la terra è statale: lo è solo quella degli ex latifondisti. Il 20% dei terreni sono coltivati da piccoli contadini autonomi o associati in cooperative. Questa associazione sindacale contadina è presente in oltre 6.000 fattorie campesinas e ha circa 300.000 associati in strutture locali, provinciali e nazionali, Anch'essi periodicamente effettuano i loro congressi.

CTC - Sindacato del lavoratori cubani. È l'associazione che organizza gli operai e gli intellettuali di Cuba in circa 30 leghe sindacali di categoria. Gli associati sono alcuni milioni. Le sedi sono a livello aziendale, municipale, provinciale e nazionale.

FEU - Federazione studentesca universitaria. È presente in tutte le città universitarie, con propri circoli ricreativi, culturali, sociali. L'organizzazione è strutturata sia a livello di singole facoltà sia a livello di università.

FEEM - Federazione studentesca media superiore. È presente in tutti i licei cubani con propri circoli.

Pionieri - È l'associazione dei bambini e dei ragazzi delle elementari e delle medie inferiori. È presente in tutte le città con propri circoli ricreativi e campeggi estivi.

Associazioni etniche - All'Avana e nelle maggiori città cubane esistono numerose associazioni culturali, sociali, ricreative, sportive (autogestite dai soci) fondate dagli appartenenti alle varie comunità etniche presenti nell'isola. Per gli Italiani, all'Avana, in Calle Oficios, dalle parti della Cattedrale c'è anche la nuovissima Casa Garibaldi, il centro culturale italiano costruito gratuitamente da cooperative di Siena nel 1992 e gestito dall'Assessorato alla Cultura del Municipio dell'Avana Vecchia, in collaborazione con l'Ambasciata italiana dell'Avana Capitale. La prima iniziativa della Casa Garibaldi è stata una retrospettiva sulla vita e l'opera di Italo Calvino, nel 70° della nascita (avvenuta all'Avana nel 1923).

L'istruzione

Nel 1961 a Cuba si concluse positivamente la grande campagna nazionale di alfabetizzazione che aprì le porte dell'istruzione e della cultura a un milione di adulti analfabeti, su una popolazione che allora era complessivamente di sei milioni di persone.
La scuola cubana è obbligatoria fino alla maggiore età ed è completamente gratuita, da zero anni d'età fino all'università. Essa si basa sulla teoria pedagogica di José Martí estudio y trabajo (studio e lavoro), approfondita poi da Che Guevara, tesa a creare negli studenti la coscienza della nobiltà del lavoro a favore della società e della collettività. Esistono anche centinaia di «scuole al campo» medie e superiori (sorta di college), in ognuna delle quali vivono 500 studenti, senza pagare nulla, anzi: gli universitari fuori sede e i borsisti stranieri ricevono anche un salario di 100 pesos mensili. Vi sono anche scuole e università serali per gli adulti che desiderano migliorare la propria posizione professionale e culturale. I turisti stranieri che desiderano frequentare corsi di ogni tipo (anche di lingua spagnola, di ogni livello) nelle varie università cubane, possono rivolgersi all'Impresa Mercadu, Calle 13 n. 951, angolo Calle 8, Reparto Vedado, Municipio Plaza, Ciudad de La Habana, tel. 30.07.75 e 33.38.93, fax 33.30.28, telex 51.21.30.

La sanità

Assieme al settore Educazione, quello della Sanità è da sempre al primo posto nella politica del governo cubano. Oggi a Cuba vi sono oltre 200 istituti di ricerca scientifica, che scoprono e producono vaccini, alcuni dei quali unici al mondo. La medicina cubana ha carattere preventivo-curativo, con grandi campagne annuali di vaccinazioni di massa. In tal modo sono state sradicate malattie diffuse ancora oggi in tutto il continente americano, come la poliomielite, la tubercolosi, la difterite. La gente cubana è mediamente la più sana del continente americano. I drogati gravi e i malati di Aids (in spagnolo Sida) a Cuba sono molto pochi e assai assistiti. Da oltre 30 anni, dalla vittoria della rivoluzione, i Cubani hanno visite, cure, ospedali e anche trapianti di organi, completamente gratuiti. Solo le medicine si pagano, a prezzi simbolici. Oggi in tutta Cuba, oltre a 200.000 infermieri, vi sono 50.000 medici (più di uno ogni 200 abitanti circa): un terzo di questi lavora negli ospedali, un terzo nei policlinici, alberghi e altre strutture e un terzo invece è Medico de la Familia sul territorio. La mortalità infantile, che prima della rivoluzione era più del I0%, ora è meno dell'1%: cioè meno che negli Usa. Il diritto all'aborto, libero e gratuito, è stabilito dalla legge e deciso dalla donna, con ampio controllo e assistenza medico-ospedaliera. La donna partoriente è costantemente tutelata e nutrita a spese dell'ospedale, gratuitamente. A Cuba sono anche stati curati gratuitamente, per diversi anni, oltre 10.000 bambini della città ex sovietica di Cernobill.
Anche i turisti stranieri possono usufruire delle ottime strutture sanitarie cubane: dalle cure termali alle operazioni speciali. Il pronto soccorso è gratuito per gli stranieri; solo il ricovero in lunga degenza è a pagamento. Inoltre, in ogni albergo internazionale è sempre attivo il servizio di pronto soccorso medico con personale specializzato a tempo pieno.

L'edilizia

Come noto, prima della rivoluzione a Cuba vivevano alcune migliaia di ricchissimi e alcuni milioni di poverissimi. I primi abitavano nelle lussuose ville dei quartieri benestanti, tipo Vedado o Miramar all'Avana, e i secondi nelle vecchie catapecchie coloniali dei centri storici, da tempo in restauro, oppure nelle malsane bidonville delle periferie, da tempo abbattute. Negli anni '60 il governo rivoluzionario iniziò a varare i piani quinquennali urbani e rurali per la costruzione di nuove case. Per accelerare i tempi di edificazione degli alloggi in tale periodo nasce e si sviluppa anche il movimento delle Microbrigate che esiste tutt'ora: gruppi di 33 lavoratori volontari, distaccati dagli uffici e dalle fabbriche per lavorare come tecnici delle costruzioni in turni quinquennali. Con l'aiuto dell'apposito ministero, che fornisce gli ingegneri, le attrezzature e le materie prime, i membri delle Microbrigate costruiscono migliaia di appartamenti piccoli e grandi per le loro famiglie e per quelle dei loro colleghi restati negli uffici e nelle fabbriche. Attualmente a Cuba l'80% degli appartamenti appartiene a chi vi abita. Le case costruite col danaro pubblico vengono date in affitto a famiglie cubane e poi cedute a riscatto agli inquilini, dopo 10 o 20 anni, a seconda delle dimensioni. Siccome gli affitti hanno prezzi simbolici (10% dello stipendio del capofamiglia: stipendio medio 300 pesos al mese) gli appartamenti vengono così acquisiti dagli affittuari a prezzi simbolici altrettanto bassi. Inoltre è possibile effettuare legalmente permute tra inquilini o tra proprietari, pagando in pesos le eventuali differenze stabilite da tabelle municipali. Solamente gli appartamenti situati in palazzi storici non vengono venduti ma restano di proprietà pubblica.


Questo testo è tratto dal libro CUBA guida per viaggiare di Gianfranco Ginestri. Edizioni Moizzi, 251 pagine 25.000 lire.