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Associazione Ya basta
per la dignita' dei popoli contro il neoliberismo


Che fara' l'associazione?

Il primo compito sara' ovviamente quello di sostenere, impulsare, sviluppare concreti progetti di solidarieta'. Quali? Quelli che gli associati proporranno e sosterranno concretamente. Ma non partiamo da niente. Partiamo da quello che si e' costruito con la esperienza della brigata promossa da SKA e Leoncavallo. E' stata una tappa importante per le energie e professionalita' messe in movimento, per le risorse economiche mobilitate, per l'utilita' delle opere realizzate (una clinica, un pollaio, ecc.), per il rapporto di fiducia costruito con la comunita' ospitante e con la comandancia locale, per il meccanismo di informazione, oltreche' economico, messo in moto con la produzione del libro "El Sup, racconti per una notte d'asfissia", ancora disponibile nelle librerie di movimento.

E' da questo tipo di relazioni che e' sorta l'ipotesi dell'importazione, equa e solidale, del caffe' de Los Altos, un' idea che ci sembra risponda pienamente all'esigenza di rafforzare l'autogestione anche economica delle comunita' indigene. E' un punto di partenza. Possiamo svilupparlo. Ma possiamo aggiungerne anche altri. Con la stessa dignita'.

Altro fronte e', ovviamente, l'informazione. L'associazione si propone come strumento per la veicolazione dell'informazione non solo sui progetti, ma sulla realta' delle comunita' indigene e del popolo messicano, sulle idee zapatiste, sullo spirito ribelle di un popolo. Anche qui le idee concrete possono essere tante, non tutte nuove, e sappiamo che non tutte rendono necessaria l'esistenza di una associazione nazionale. Ma vogliamo fare un esempio di una che invece, a nostro avviso, presuppone una relazione un po' piu' organica di una "rete" di solidarieta': un bollettino periodico di diffusione nazionale. Non sarebbe poco.

Che rapporti avra' l'associazione con il coordinamento e la rete di solidarieta'? L'associazione non vuole ne' puo' sostituire il coordinamento e la rete di solidarieta' esistente.
L'associazione partecipera' al coordinamento come continueranno a parteciparvi le strutture che l'hanno promosssa. E lo faranno con spirito costruttivo. Con la consapevolezza che c'e' molto da migliorare nei meccanismi di questa struttura, di questa rete. La dimostrazione e' stata l'incontro di Roma del 21 settembre. La manifestazione di oggi, il suo successo, dimostrano che quell'incontro e il coordinamento stesso non sono stati inutili. Ma non usiamo questo risultato per fasciarci gli occhi, perche' l'andamento concreto di quella riunione dimostra invece che i limiti sono ancora giganteschi.

Per il resto l'associazione ha tutta la disponibilta' ad offrire le strutture e gli strumenti che sapra' costruire a tutte le strutture che lo richiederanno. Certo, dentro un rapporto che non sia strumentale.