Oggi ci troviamo in una situazione molto difficile.
La guerra veste il suo terribile abito di fame e comunita'
intere si trovano al di sotto delle condizioni minime di soppravvivenza.
Siamo disposti a sopportare questo non perche' ci piaccia il martirio
o il sacrificio sterile.
Ma perche' sappiamo che fratelli e sorelle di tutto il mondo sapranno
tenderci una mano per aiutarci ad uscire trionfanti in una causa che e' anche la loro.
El Sup
Alcuni giorni fa, in uno degli angoli americani del mondo si riuni' un gruppo di persone.
Da quelle parti stava pure un amico.
Per posta elettronica mi era giunta notizia che un gruppo di uomini degni
si sarebbero riuniti per brindare e salutare la ribellione zapatista.
Sul fatto di brindare non so se ringraziare o lamentarmi, ma comunque ne approfittai
per restituire il saluto con una lettera e per chiedere una tazza di caffe' in cucina.
Non perche' avessi voglia di un caffe', ma volevo avere un cortese pretesto
per rifiutare il brindisi nel caso in cui me lo avessero offerto.
Si', certo, lo so che non si puo' brindare per posta elettronica pero' con i progressi
della tecnologia non si sa mai.
Dicono che in Messico c'e' una guerriglia che ha usato il fax per dichiarare guerra
al governo supremo e che usa Internet e la comunicazione via satellite
per far conoscere le sue dichiarazioni.
"Cose vere Sancho" direbbe Durito che, fortunatamente, non c'e' in questo capitolo
ma in un altro.
Conferenza a sette voci
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