Repubblica 9/05/98

Dopo l 'occupazione con lancio di tegole. Una ragazza non potra' uscire dalle 20 alle 5

Squatter confinati a casa

 DOMICILIO OBBLIGATO PER GLI ANARCHICI DI VIA DEI POETI

di CARLO GULOTTA

 UNO dovra’ scontare gli arresti nella casa dove abitava coi genitori, in Romagna, altri due non potranno allontanarsi dai paesi dove hanno la residenza in Molise e Toscana, l'ultima restera sotto le Due Torri, ma non potra’ uscire di notte.
 Magistratura e forze dell'ordine presentano il conto agli anarchici per i disordini al Pratello la sera del 2 aprile e per 1'occupazione del palazzo in via dei Poeti tre settimane or sono quando dai tetti una ventina di squatter bersagliarono con le tegole polizia e carabinieri che cercavano di farli uscire. II giudice per le indagini preliminari Orazio Pescatore ha ordinato gli arresti domiciliari per Andrea Poli, 28 anni, di Cotignola, uno degli anarchici <<insurrezionalisti>> piu noti alle forze dell'ordine per una serie di occupazioni abusive e manifestazioni di piazza degenerate in scontri: Andrea, alto e magro, lunghi capelli scuri, era gia finito in carcere 1'11 marzo dell'anno passato quando, in occasione dell'anniversario della morte di Francesco Lorusso, venne attaccata la libreria Feltrinelli di via Zamboni.
 Per altri due giovani, entrambi studenti, il gip, su richiesta del procuratore aggiunto Luigi Persico e del Pm Antonello Gustapane, ha disposto l'obbligo di dimora, dovranno cioe restare nei loro paesi d’origine: sono Amedeo P., 26 anni, di Termoli e residente a Montenero di Bisaccia e Francesco R., 23, di Pontremoli. Infine Anna Maria P., 23 anni, di Bologna, di notte non potra mettere il naso fuori di casa, con l'obbligo di permanenza dalle 20 alle 5 del mattino. I quattro - accusati di furto, danneggiamento aggravato resistenza e lesioni a pubblico ufficiale - sono stati presi giovedi' pomeriggio dagli agenti della Digos e del commissariato Due Torri: Andrea e stato avvistato dai poliziotti in via del Pratello, Anna maria era a casa sua, gli altri due stavano in piazza Verdi. Non c’erano soltanto loro, tre settimane fa, sui tetti di via dei Poeti. Ma la polizia, grazie alle riprese video effettuate dall'elicottero che quella mattina volteggio per ore sul cielo di Bologna, ritiene che siano stati loro a lanciare le tegole in strada e a danneggiare tetto e affreschi storici del palazzo. E sulla decisione del giudice ha pesato anche il fatto che i quattro ragazzi avrebbero compiuto azioni dello stesso tipo durante altre occupazioni in passato. Nuovi provvedimenti potrebbero essere presi nei prossimi giorni, visto che giovedi pomeriggio altri squatter si erano resi irreperibili.
E cosi magistratura e forze dell'ordine hanno scelto la strada della separazione per vincere la lotta contro gli <<insurrezionalisti)>, senza ricorrere a quelle misure piu rigorose che invece erano state chieste dai partiti del centrodestra dopo lo sgombero in via Poeti con qualche polemica per l'atteggiamento (<morbido>> del questore che aveva parlamentato con gli occupanti: i quattro anarchici sono stati allontanati da Bologna nel tentativo di spezzare la forte coesione che da anni unisce il gruppo.
Ora gli accertamenti della Digos mirano a verificare se le iniziative degli squatter fossero programmate o se siano state decise sul momento.