AI CONFINI DELLA REALTA'
Ancora una volta la Bologna "europea" del sindaco Vitali mostra il suo vero volto: quello repressivo. Bologna e il terreno di sperimentazione di una macchina repressiva ben piu' ampia, che sempre piu' violentemente nega bisogni sociali e desideri individuali e collettivi. Questa citta' allontana chi non accetta un modello di vita in cui i rapporti sociali sono fondati sul denaro e obbediscono alle dinamiche di potere. Gli ultimi episodi di violenza istituzionale testimoniano la volonta' della giunta pidiessina di stroncare brutalmente tutte le istanze rivendicative che provengono dal basso: sgombero di via Libia, sgombero di immigrati e immigrate in via dei Gombruti, in via del Gomito, via San Carlo, Parco Cavaion e molti altri tra cui quello di via dei Poeti.
La criminalizzazione di queste lotte - che si manifestano in azioni dirette - ha portato cinque compagni ad essere colpiti da provvedimenti giudiziari di restrizione della propria liberta': uno viene arrestato, tre vengono confinati (confino: vecchia pratica del regime fascista che e stata democraticamente ribattezzata obbligo di dimora) e per un altro viene redatto e firmato un foglio di via.
Proprio ora che le istituzioni ' alzano il tiro" dobbiamo manifestare la nostra solidarietà a chi non si sottomette, riappropriandoci dello strumento della critica nei confronti della societa' in cui viviamo ed AGENDO DI CONSEGUENZA.
- per il riutilizzo degli spazi abbandonati;
- contro la repressione di chi lotta per i propri bisogni e pratica un modo diverso di vivere;
ASSEMBLEA LUNEDI' 11 MAGGIO
ORE 16 davanti a L.go Trombetti
I compagni e le compagne