I ragazzi del laboratorio teatrale accusano la giunta dopo le polemiche nate dal caso Gabbiano
SOLDI AL LINK DALLA PORTA DI SERVIZIO
Servizio di Andrea Fontana (Resto del Carlino)
Entrati di straforo nella vicenda del Gabbiano per quei 15 milioni che il Comune ha fatto avere loro attraverso l'associazione che fa capo a
Piha, quelli del Link se la pigliano con la giunta Perche'?: "Perche' non ha il coraggio di fare entrare i soldi dalla porta principale, e questo causa situazioni come quella che stiamo vivendo", dice per il link Daniele Gasparinetti, precisando che l'associazione nata dall'esperienza di occupazione del1'Isola nel Kantiere e' l'unica a non godere di uno stanziamento fisso come accade ad altre realta' che curano musica e teatro. In ottobre scadra' la convenzione sulla sede di via Fioravanti 14, e il Link chiede di entrare nell'albo delle libere forme associative per ottenere contributi diretti da Palazzo d'Accursio. Il quale invece, precisa Gasparinetti "destina i suoi fondi per la cultura a riprodurre la cultura della buona borghesia di questa citta'". Insomma se la pigliano senza nominarlo con l'assessore Roberto Grandi, che invece li ha sempre difesi. Ma anche della giunta Vitali, non dovrebbero dire che bene, visto che ha dato loro nel '93 i locali di via Fioravanti (quando molte associazioni restano per anni in lista di attesa per ottenere un posto),
sui quali non e' mai stato pagato neppure l'affitto pattuito, del resto basso: un milione al mese. Non viene pagato per colpa del Comune, che ha firmato un contratto in base al quale il Link e' autorizzato a non versare il canone fino a quando l'amministrazione non avra' eseguito i lavori di messa a norma dello stabile. E poiche' non vale la pena di spendere cifre enormi per mettere a norma quegli 800 metri quadrati (ufficiali, poi il Link si e' allargato senza permesso) e incassare cosi' un affitto misero, ecco come nasce la situazione di precario equilibrio. I1 Comune chiude gli occhi, e agli spettacoli partecipano centinaia di spettatori senza che le strutture siano a norma.
Adesso questa situazione di "non detto" salta fuori proprio ad, opera del Link, che ieri ha convocato una conferenza stampa accusando
la giunta di "pavidita'", e arrabbiandosi perche', all'incontro non e venuto nessuno de11'ammnistrazione comunale. C'erano pero', invitati, Enzo Raisi di An e Gian Luca Galletti di Bologna Nuova, che in questi giorni si sono occupati del Link in relazione appunto al contributo
tramite il Gabbiano. Galletti ha annunciato che oggi portera' alla Procura tutta la documentazione raccolta sul Link (dal '93 a oggi - spiega - tutti gli atti della giunta sul Link, sono illegittimi).
"L'amministrazione - incalza Gasparinetti - non riesce a trovare il coraggio politico per, dire chiaramente che bisogna ,investire sulla nostra esperienza, nata al di fuori dei meccanismi del consociativismo politico. Il Link non e' un'associazione: questo e' uno stupido paravento
per un progetto preciso che intende, pensare alla nascita di nuove forme di istituzione: ne' Stato ne' mercato ma il terzo settore. Estraneo pero' ai meccanismi della protezione partitica".
Michele Cavinato illustra i costi sostenuti in questi 4 anni dall'associazione per attrezzare le sale: 207 milioni spesi per tecnologia audio, 17 per attrezzature video, 35 per materiale tipo luci di scena; mixer eccetera, 9 per proiettori di pellicola 7,9 per strumenti informatici.
Totale 276 milioni al quali vanno aggiunti circa altrettanti per i costi di strutture, collaterali tipo lo studio di grafica (dove lavorano sei persone) e quello di montaggio dei video. Ancora: 146 milioni spesi, per sistemare il locale, e i 552 per i cachet deg1i artisti e per produzioni artistiche, ancora, 22 milioni per installazioni varie. Totale, circa un miliardo 200 milioni.
Per Gasparinetti, dal Comune il Link, avrebbe ricevuto in tutto solo 30 milioni in quattro anni. "Non contate la sede", precisano Ga11etti e Raisi.