La Federchimica ha abbandonato la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei chimici.
In prima linea nel coro in difesa della indifendibile posizione della Confindustria, le imprese chimiche accarezzano il sogno di potere non rinnovare il contratto nazionale di lavoro.
Il raggiungimento di questo obiettivo passa attraverso la disdetta dell’accordo del 23 luglio 1993 sulla politica dei redditi e del sistema di regole basato su due livelli di contrattazione.
Per la prima volta non è più il merito a dividere il negoziato ma il principio di Confindustria basato sulla presunzione che il Governo dovrebbe discutere su temi imposti da una sola parte quali: revisione dell’accordo interconfederale e flessibilità, negando come Confindustria la possibilità di affrontare l’orario di lavoro in termini negoziali.
Per contro siamo convinti che nel rinnovo del CCNL si possano trovare tutte le soluzioni necessarie alla riduzione dell’orario di lavoro e al raggiungimento delle 35 ore medie settimanali.
Invece la Federchimica al negoziato ha preferito la rottura e rottura sarà.
Il giorno 26 marzo bloccheremo tutti gli impianti chimici, i depositi e le Sedi con 8 ore di sciopero pro-capite e per turno lavorativo.
Sarà uno sciopero che dovrà colpire duramente le imprese e la Confindustria in quanto non è in discussione solamente il rinnovo del CCNL dei chimici ma tutti i contratti nazionali di lavoro.
Chiediamo all’intero movimento sindacale di unirsi ai lavoratori chimici nelle manifestazioni che si terranno il 26 marzo su tutto il territorio nazionale per difendere l’accordo del 23 luglio 1993 ed il diritto a rinnovare il contratto nazionale.
Lo chiediamo anche a chi in questi giorni marcerà per le 35 ore per legge, ricordando che il vero problema del nostro paese è l’occupazione e che solo attraverso la difesa della politica dei redditi, lo sviluppo, le infrastrutture e il pieno utilizzo degli impianti, si potrà iniziare a parlare di una politica per il lavoro e della piena occupazione.
Segreteria Generale FULC
Roma, 19 marzo 1998