COMITATO DIRETTIVO NAZIONALE
29/30 settembre e 1 ottobre 1997
Confronto con il Governo - finanziaria 1988

Documento 3 - Presentato da Ferruccio Danini e altri

voti a favore 9 - respinto

 

Il Direttivo Nazionale della CGIL ritiene che la crisi possa essere superata attraverso il ritiro della Legge Finanziaria, la riformulazione della stessa nella maggioranza parlamentare, che sosteneva l'attuale Governo, e la ricontrattazione con il movimento sindacale dell'impianto e delle quantità.

Perché un giudizio negativo sulla finanziaria

Il Comitato Direttivo Nazionale della CGIL infatti esprime un giudizio negativo sulla Finanziaria presentata dal Governo per il 1998. E' una finanziaria iniqua, sbagliata, fondata su una logica di tagli che non apre la strada ad una prospettiva di ripresa e di sviluppo del paese.

Il dramma sociale della disoccupazione, che si avverte con maggior forza nel mezzogiorno in aree nelle quali la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli insopportabili, avrebbero richiesto ben altre scelte di politica economica fondate su un piano straordinario in grado di determinare occupazione stabile e duratura e non di indistinti finanziamenti a pioggia.

Una più generale e complessiva politica di sviluppo per l'insieme del paese impone il passaggio da una politica monetarista, di esclusivo risanamento finanziario attraverso i tagli allo stato sociale, a privatizzazioni selvagge, ad una politica, invece, di rilancio di sviluppo industriale in settori strategici, di una riduzione generale dell'orario di lavoro a parità di salario, alla riformulazione di un innovativo intervento pubblico nell'economia.

La finanziaria interviene, a distanza di poco tempo, dell'accordo del 1995, sulle pensioni di anzianità con tagli insopportabili e sulla sanità.

Per queste valutazioni il Direttivo Nazionale della CGIL individua alcuni punti che sono alla base della proposta sindacale e che costituiscono il vincolo del mandato da richiedere nella consultazione alle lavoratrici-tori, ai pensionati e ai disoccupati.

Essi sono:

a) definizioni delle quantità di investimenti e di obiettivi in settori strategici (TLC-Trasporti-Energia-Ambiente)

b) realizzazione di grandi infrastrutture funzionali allo sviluppo industriale del mezzogiorno;

c) non è stata messa in campo alcuna politica per l'occupazione - finanche la già programmata Conferenza sul lavoro non si è mai realizzata - delegando spesso alle imprese il compito di utilizzare o no manodopera. Per questo il Direttivo Nazionale CGIL chiede lo svolgimento della conferenza in tempi brevi e l'individuazione degli obiettivi, dei progetti, delle risorse e della strumentazione adeguata;

d) definizione di una legge per il raggiungimento in tempi definiti della riduzione generale dell'orario di lavoro a parità di salario demandando alla contrattazione fra le parti sociali le modalità di attuazione.

e) evasione fiscale.

Innalzamento della quota di recupero fiscale prevista nella finanziaria portandola dai 3.200 miliardi previsti a 10 mila miliardi attraverso un rafforzamento, una estensione dei controlli e un coordinamento ed unificazione degli strumenti di accertamento dei redditi, dei patrimoni e delle rendite.

f) evasione contributiva

Rafforzamento del servizio ispettivo dell'INPS con l'assunzione di centinaia di nuovi ispettori (già previsti nella pianta organica) che permetta di estendere gli accertamenti, di recuperare i crediti e ridurre così drasticamente la quota attuale di evasione.

Con questa impostazione - di allargamento della platea contributiva e di recupero di ingenti risorse si può affrontare e definire l'obiettivo della riforma del welfare.

Questa è l'impostazione alternativa alla logica che presiede la legge finanziaria del governo che se approvata porterebbe ad una continua contrattazione e abbassamento dei diritti e delle tutele sociali facendo prevalere una impostazione di cassa imposta dalle esigenze di bilancio.

g) sanità.

Sarebbe necessario intervenire sugli sprechi ed avviare una concreta politica tesa al superamento dell'attuale finanziamento delle prestazioni sanitarie bassa sui tickets. In tale quadro l'ipotetico redditometro non può costituire la forma surrettizia di espulsione di intere fasce sociali dal sistema sanitario o la moderna "tessera" dei poveri.

h) pensioni.

- mantenimento delle pensioni di anzianità.

- no all'estensione del sistema contributivo.

- definizione per legge dei lavori usuranti (lavorazioni nocive, lavori a turno, lavori manuali nei cantieri) e la maturazione del diritto alla pensione con un anno di anticipo per ogni cinque anni di lavoro fino ad un tetto massimo complessivo di cinque anni.

- completamento della separazione fra previdenza ed assistenza senza intaccare gli ammortizzatori sociali.

- unificazione dei trattamenti pensionistici a partire dai fondi extra-Inps. Per quanto riguarda l'unificazione pubblico privato è necessario per il pubblico il riconoscimento del TFR e della quantità della contribuzione ai fini pensionistici;

- l'unificazione dei fondi speciali presso l'Inps non può essere realizzata scaricando i disavanzi sul fondo dei lavoratori dipendenti;

- va elevata significativamente la contribuzione dei lavoratori autonomi e dei lavoratori a tratto di collaborazione continuata.

Il Direttivo Nazionale della CGIL presenta questa piattaforma per la consultazione delle/dei lavoratrici-tori, pensionati, disoccupati, il cui risultato costituirà il vincolo di mandato alla trattativa con il governo il cui approdo finale sarà sottoposto a referendum, a voto segreto.

Roma, 1 ottobre 1997