COMITATO DIRETTIVO NAZIONALE
29/30 settembre e 1 ottobre 1997
Confronto con il Governo - finanziaria 1988
Documento 1 bis - Emendamento, alternativo e sostitutivo a parte del documento n. 1 presentato da Claudio Sabattini
8 voti a favore, 12 astensioni - respinto
Un sostegno all'occupazione
Occorre predisporre un sostegno dell'occupazione e dei punti strategici dell'industria italiana a partire dal Mezzogiorno ed in un quadro di sviluppo sostenuto da politiche industriali, da politiche attive per il lavoro e da misure per la riduzione dell'orario di lavoro.
Il C.D. valuta positivamente la costituzione del Fondo per l'occupazione che prevede risorse specifiche ed un coordinamento degli interventi finalizzati alla formazione e all'orario, per la cui attuazione vanno tuttavia verificati gli strumenti e gli indirizzi. Vanno definitivamente individuati i criteri e le modalità per i lavori usuranti.
Confermando la contrarietà al permanere di strumenti di mobilità verso il pensionamento, si ribadisce la necessità di mantenere gli ammortizzatori sociali che impediscono il ricorso ai licenziamenti nei processi di ristrutturazione e di riconversione in atto. Vanno altresì ridefiniti gli strumenti di sostegno per il lavoro discontinuo, per garantire un sistema di eguali diritti e tutele per tutti i rapporti di lavoro.
Più entrate meno tagli
Occorre una impostazione che agisca sul lato delle entrate del sistema contributivo in alternativa al taglio delle prestazioni per le pensioni di anzianità.
Vanno quindi rese da subito effettive regole eguali sia per quanto riguarda i tempi che l'entità delle contribuzioni che le modalità del sistema pensionistico per tutto il lavoro dipendente anche per i fondi non affluiti all'Imps.
Va innalzata la quota di versamento relativa ai lavoratori autonomi anche al di là dell'equilibrio attuale del fondo corrispondente, data la strutturale evoluzione del rapporto tra lavoro dipendente e non.
Va portata a risoluzione la questione dei Fondi speciali e di alcuni Fondi pubblici fortemente indebitati, senza farne ricadere il disavanzo sul fondo Inps.
Bisogna agire nel recupero dell'evasione contributiva.
Nel caso in cui permanessero scostamenti dalla riforma delle pensioni del '95 - che andrebbero attentamente verificati e motivati alla luce degli effetti dei provvedimenti sopra esposti - occorre prevedere il ricorso ad una misura di prelievo proporzionale di solidarietà formulato con criteri di equità ed uguaglianza.
In ogni caso vanno salvaguardati i punti di approdo della riforma Dini su anzianità, rendimenti e sistema retributivo.
I criteri di anzianità vanno resi definitivi come riferimento all'intero lavoro dipendente pubblico e privato.
E' necessario che la CGIL vada su queste posizioni al confronto con Cisl e Uil per predisporre una piattaforma unitaria su cui svolgere la consultazione di mandato di tutte le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate, i pensionati. La consultazione preventiva ed un percorso di verifica democratica sono stati impegnativamente confermati nell'arco delle manifestazioni del 20 settembre a Milano e Venezia.
Roma 1 ottobre 1997