DICHIARAZIONE STAMPA DI GIAN PAOLO PATTA - SEGRETARIO CONFEDERALE CGIL - Roma, 3 febbraio 1998

 

Il Governo deve rapidamente presentare una sua proposta di legge sulla riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore, anche per fornire riferimenti certi per la stagione contrattuale che si sta aprendo. La bozza elaborata dalla commissione presieduta da Onofri, pur con alcuni punti non efficacemente risolti, può essere un'utile base di discussione.

La discussione in corso nel Governo sulla cosiddetta fase di sperimentazione legittima le preoccupazioni sulla certezza e sui tempi della riduzione dell'orario e della traduzione efficace dell'accordo di maggioranza che permise il superamento della crisi del Governo Prodi.

Inoltre il disegno di legge dovrà precisare:

 

- la determinazione di un ammontare certo e cospicuo di risorse pubbliche per tutto il periodo che va fino al 2001

 

- una normativa sulla penalizzazione e limitazione degli straordinari più esplicita ed efficace

 

- una soluzione più avanzata al problema della riduzione dell'orario per le aziende con meno di 15 dipendenti

 

- la riduzione a parità di salario

 

La Cgil, al di la del percorso legislativo che deve garantire le opportune certezze, è comunque impegnata a definire piattaforme contrattuali che assumano pienamente gli obbiettivi della riduzione dell'orario di lavoro che non sono incompatibili con la parziale distribuzione degli incrementi di produttività anche sulle retribuzioni dei lavoratori e con la conferma dei due livelli di contrattazione.