La direzione Nazionale della FILT-CGIL, riunitasi congiuntamente al comitato di Settore Ferrovieri l’11.2.98, giudica deludente ed in alcune parti decisamente negativa l’intesa raggiunta sul CCNL dei ferrovieri e per questa ragione decide di non approvarla.
Nel Contratto si e’ affermato uno scambio tra la concessione di rilevanti flessibilita’ nell’uso della forza lavoro, il blocco strutturale delle retribuzioni per il biennio ‘98-’99 (cio’ rappresenta una perdita secca del potere d’acquisto alla fine del biennio di circa 80.000 lire mensili procapite di carattere permanente) e la parziale riduzione dei tagli di personale; tagli che comunque restano consistenti (meno 8.000 addetti nel biennio ‘98-’99, a cui si devono aggiungere le molte migliaia derivanti dagli interventi tecnologici).
Si tratta dunque di un Contratto a perdere che concede molto portando a casa poco, in un quadro incerto e confuso sul futuro delle FS.
In sostanza si scaricano sui ferrovieri contraddizioni, colpe e insufficienze vecchie e nuove dell’azienda, del suo gruppo dirigente e delle scelte politiche dei governi che hanno lasciato le ferrovie per decenni nell’abbandono.
La Direzione FILT e il comitato di Settore ritengono che nel quadro della separazione contabile tra i vari settori di attivita’, occorre impegnarsi per far decollare una grande impresa multimodale, capace di fungere da regolatore in un settore oggi particolarmente frantumato (si pensi al trasporto merci su gomma).
Bisogna quindi combattere la tendenza dominante che spinge verso la riedizione della Direttiva Prodi, con l’intento di accelerare la deregolazione del trasporto e del mercato del lavoro nel settore.
La Direzione ed il Comitato di Settore giudicano inoltre grave ed inaccettabile l’ultima delibera della Commissione di Garanzia perche’ profondamente lesiva del diritto di sciopero, impegna gli organismi dirigenti e l’insieme dell’Organizzazione a mettere in campo tutte le iniziative affinche’ la Delibera venga ritirata e ridiscussa.
Alfonso Daniele