Nella riunione plenaria della delegazione trattante per il rinnovo del CCNL chimici, tenutasi a Roma il 19 febbraio, la Segreteria nazionale FULC ha chiesto ed ottenuto il mandato sull’impostazione della trattativa (sul merito si vedrà successivamente), cioè sull’indisponibilità ad "accordi ponte" (come per i cartai) e, per quanto riguarda l’obiettivo della riduzione d’orario a 35 ore e del sistema degli orari, la possibilità di stralciare solo la parte relativa alla quantificazione della riduzione d’orario che è in discussione su altri tavoli (maggioranza parlamentare - Governo - parti sociali).
La plenaria si è conclusa con la proclamazione di 2 ore di sciopero contro le pregiudiziali della controparte, in particolare sulla riduzione dell’orario, malgrado le "perplessità" espresse da vari "apparati periferici" FULC (lombardi e di altre regioni).
Il relativo comunicato della Segreteria nazionale FULC, però, è stato emesso con ben 4 giorni di ritardo, cioè la sera del 23 febbraio, e non contiene più la proclamazione delle 2 ore di sciopero, oltre ad essere molto più morbido nei toni e nei contenuti.
Evidentemente è successo qualcosa durante il week end. E’ ragionevole supporre che i suddetti "apparati", malgrado il regolamento FULC assegni la titolarità della trattativa alla delegazione e malgrado le decisioni assunte da questa, abbiano fatto pressioni sulla Segreteria nazionale FULC per modificare sostanzialmente le decisioni assunte.
Alternativa Sindacale Filcea denuncia con forza quanto evidenziato da questo episodio, sia per quanto riguarda il metodo (non rispetto delle regole democratiche) sia per quanto riguarda il merito (pericolo di inficiare la stessa possibilità di realizzare un positivo rinnovo contrattuale).
24 febbraio 1998