COMUNICATO STAMPA
La FULC deve rispettare il mandato dei lavoratori

Stanno emergendo gravi problemi ed una grande confusione nella conduzione della vertenza per il rinnovo dei CCNL chimici ed energia.

Una trattativa difficile che aprendo la strada ai rinnovi contrattuali di altre categorie si è trovata da subito a fare i conti con l’arroganza di Federchimica - Confindustria che esprime chiaramente la volontà di svuotare il ruolo ed il peso del CCNL e di subordinare tutto il salario e le condizioni della prestazione alle flessibilità del mercato e dell’interesse di impresa.

Alla piattaforma sindacale, Federchimica contrappone nei fatti la sua: Nessuna riduzione d’orario, massima flessibilità del lavoro (con l’introduzione dell’orario su base annua). Aumenti salariali irrisori. L’ulteriore subordinazione della contrattazione aziendale agli obiettivi dell’impresa e della produttività.

Di fronte alle difficoltà è emersa tutta la fragilità della linea della FULC (riflesso della debolezza d'analisi e di linea vertenziale dell'intero movimento sindacale). Una debolezza visibile nella confusa proclamazione di scioperi subito dopo sospesi, nell’assoluta assenza di un vero coinvolgimento dei lavoratori e delle stesse strutture sindacali periferiche durante tutto il corso della vertenza.

Una debolezza che è diventata esplicita il giorno 7 maggio scorso quando, alla fine dell’ennesima "ristretta" è stato proposto dalla segreteria Fulc l’abbandono nei fatti della piattaforma rivendicativa approvata a Milano a larghissima maggioranza.

Così non solo si è abbandonata una linea vertenziale che, pur con tanti limiti, era orientata alla realizzazione di obiettivi quali la riduzione d’orario, la realizzazione di un meccanismo salariale che superasse i limiti del 23 luglio, la difesa del CCNL contro i tentativi di "svuotamento" di Confindustria, ma si rischiano di fare propri gli obiettivi di Federchimica per un CCNL che affermi il regime della "flessibilità totale".

Alternativa Sindacale dei chimici CGIL ha immediatamente dato indicazione di votare contro questo arretramento ed a questa subordinazione della trattativa alle posizioni ed alle rigidità di Federchimica, così come ha dato indicazione di votare contro alla decisione di sospendere le azioni di lotta precedentemente decise.

Una indicazione raccolta da una parte dei delegati presenti in delegazione a Roma per seguire le trattative. E’ grave che nel comunicato FULC non si faccia alcun riferimento all’esistenza di questo dissenso nella delegazione trattante.

Il nostro NO alla all’arretramento deciso dalla segreteria Fulc è un NO convinto soprattutto perché riteniamo irrinunciabile (e non solo per la categoria dei chimici) una forte azione di difesa del ruolo e del peso del CCNL, la necessità di sconfiggere le rigidità di Federchimica in materia di riduzione dell’orario di lavoro e per respingere concessioni sulla flessibilità che vadano verso una maggiore liberalizzazione del lavoro ed alla perdita di regole e tutele indispensabili in materia, il superamento dei limiti del 23 luglio in materia di alario legando gli incrementi salariali non solo all’inflazione programmata ma anche alla ricchezza prodotta

Alternativa Sindacale Filcea CGIL ritiene che si debba e si possa mantenere la linea contrattuale della piattaforma rivendicativa con le specificazioni fatte nella prima fase della vertenza (no al mega-tavolo confederale, no al CCNL leggero, ecc.) e che si debba informare e discutere con i lavoratori delle difficoltà della VERTENZA.

Su questo merito verranno realizzate nei prossimi giorni diverse inziative a partire dalla convocazIone di una assemblea nazionale dei delegati chimici di Alternativa sindacale in difesa del CCNL

Alternativa Sindacale Filcea-Cgil

Milano 8 maggio 1998