Sintesi delle decisioni assunte nella riunione del Coordinamento Nazionale delle delegate e dei delegati eletti nelle RSU. - BOLOGNA - 16 MAGGIO 1997
Dopo la positiva Assemblea nazionale del 18 aprile a Milano, si è tenuto a Bologna il 16 Maggio il Coordinamento Nazionale. La discussione, oltre a fare il punto della situazione, si è incentrata sulle cose concrete da fare per attuare quanto definito nel documento finale, approvato dall’assemblea del 18 Aprile.
MANIFESTAZIONE AD AMSTERDAM: E’ nostro impegno, dopo l’adesione, lavorare per la partecipazione alla manifestazione. Siamo impegnati a dare visibilità alla nostra presenza con uno striscione recante la scritta 35 ore - 35 anni, e con un volantino che in 3 lingue sintetizzi la nostra posizione rispetto ai problemi che sono al centro del dibattito sull’unificazione Europea.
Ogni realtà regionale dovrebbe, attraverso la struttura sindacale di CGIL-CISL-UIL e di Alternativa Sindacale, verificare con quali mezzi giungere ad Amsterdam. Prossimamente saranno date indicazioni sul nostro punto di concentrazione per sfilare dietro lo striscione del Coordinamento e per organizzare la distribuzione dei volantini.
PRESIDIO DAVANTI ALLA SEDE CENTRALE I.N.P.S. DI ROMA: Stiamo verificando la concreta possibilità per la denuncia per “omissione di atti d’ufficio” verso la dirigenza INPS o di formulare un esposto alla magistratura.
L’azione di carattere giudiziario deve accompagnare le iniziative che ogni giorno dovremo saper mettere in campo a partire dalla distribuzione dei nostri materiali in tutti i luoghi di lavoro. Abbiamo la necessità di coinvolgere i lavoratori e di fare controinformazione.
Il presidio all’INPS dovrebbe svolgersi dopo la manifestazione di Amsterdam e collocato possibilmente in una giiornata in cui è convocato il Consiglio di Amministrazione.
Vogliamo fare la conferenza stampa e richiedere un incontro al Presidente Billia, protagonista negativo in queste settimane per le sue dichiarazioni di innalzamento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni.
Il Coordinamento predisporrà i materiali a sostegno dell’iniziativa di presidio, non appena ne sarà definita la data. E’ importante che da subito si inizi ad organizzare questa iniziativa, per la quale è necessario ipotizzare anche una sottoscrizione di sostegno da lanciare tra tutti i lavoratori. Nei prossii giorni si inizierà la preparazione dei blocchetti che verranno poi inviati a tutti i coordinamenti ed ai delegati, con l’indicazione del numero di conto corrente su cui fare i versamenti.
CONVOCAZIONE ASSEMBLEEE - STRUTTURA A RETE. Il Coordinamento ha prodotto sul piano della quantità e della qualità parecchio materiale la cui distribuzione va ulteriormente incrementata. E’ possibile chiedere il materiale ai riferimenti del Coordinamento.
Il Coordinamento ha assunto la decisione di convocare riunioni ed assemblee in tutti i territori per rafforzare la discussione e per portare a conoscenza di un numero più alto di persone, le nostre posizioni sulle pensioni, sullo stato sociale, sull’accordo del 23 luglio e sulle future politiche contrattuali.
Già alcuni coordinamenti hanno fissato i calendari delle loro iniziative. Per ogni iniziativa, per garantire la presenza di un rappresentante del Coordinamento Nazionale, se necessario, è possibile rivolgersi ai riferimenti regionali del Coordinamento.
Queste assemblee dovrebbero anche rafforzare la nostra ppresenza sul territorio, elemento questo fondamentale per rafforzare il Coordinamento che deve essere allargato a tutti i delegati e delegate a prescindere dalla tessera sindacale di appartenenza.
Il ruolo e la funzione della struttura di Coordinamento può svolgere una azione di straordinaria importanza, e insieme ad Alternativa Sindacale, potrebbe significativamente incidere sugli avvenimenti politici e sindacali nei prossimi mesi, e può sostenere la necessaria azione vertenziale contro i prossimi attacchi allo stato sociale ed alla previdenza.
ALCUNI APPUNTI SULLA SITUAZIONE. L’attacco alle pensioni è all’ordine del giorno di questo Governo. Le ultime dichiarazioni di d’Alema sono preoccupanti e ci danno la misura della volontà e degli obiettivi del Governo che continua a ragionare su pensioni e stato sociale quome se fossero questioni di cassa per rientrare nei parametri previsti dal trattato di Maastrich.
La stessa discussione tra CGIL-CISL-UIL e Governo sullo stato sociale ci deve allarmare.
Le notizie sulle scelte presenti nel DPEF dicono che il Governo vuole risparmiare 8.000 miliardi con i tagli allo stato sociale.
CGIL-CISL-UIL si sono presentate all’incontro affermando che la spesa per lo stato sociale non può essere tagliata e con delle proposte di riforma che non sono conosciute, non solo dai lavora-tori, ma neppure da tutto il gruppo dirigente del sindacato.
Siamo contro questo metodo. Siamo per un percorso democratico di coinvolgimento e di parteci-pazione dei lavoratori alla costruzione della linea e delle proposte sindacali. Solo un percorso democratico può costruire i rapporti di forza necessari per contrastare l’azione del Governo.
Ribadiamo che se il Governo dovesse operare attraverso la legge finanziaria ad una riduzione dello stato sociale, con ulteriore manomissione delle pensioni, occorrerà una forte ed unitaria mobilitazione.
In merito alla Democrazia sui luoghi di lavoro vi è un’elemento di novità derivandocumento del te dal Direttivo Nazionale CGIL in cui si rilancia l’unità sindacale ma in cui si ribadisce la necessità di avere una legge per sancire la rappresentatività e la democrazia.
A partire dall’appello lanciato dai 22 delegati firmatari del referendum sull’art.19 al quale abbiamo individualmente dato la nostra adesione. I delegati promotori sono impegnati a costruire una iniziativa nazionale con tutte le forze sociali e plolitiche. Iniziativa alla quale si è deciso di aderire.
Il coordinamento Nazionale delle delegate e dei delegati eletti nelle RSU