Milano 17 Ottobre 1997



Il Coordinamento Nazionale delle delegate e dei delegati eletti nelle RSU pur salutando positivamente la ricomposizione della crisi politica, ritiene indispensabile ribadire l’impegno per la difesa del salario previdenziale e dello stato sociale.

L’accordo raggiunto dalla maggioranza contiene certamente impegni positivi e condivisibili come quelli della riduzione di orario ed un allentamento dei tagli alle pensioni rispetto alle iniziali richieste del Governo Prodi, ma l’attacco alle pensioni, al potere d’acquisto dei salari ed all’occupazione rimangono ancora e drammaticamente all’ordine del giorno.

Il Coordinamento Nazionale delle RSU ribadisce il suo giudizio negativo sulla Finanziaria ‘98: Sulla riduzione dell’orario di lavoro, prevista dall’accordo di maggioranza, va ora sviluppata una precisa azione sindacale per chiarire che la riduzione di orario deve avvenire a parità di salario e va estesa anche alle aziende con meno di 15 dipendenti.
Inoltre occorre vigilare che gli impegni sull’orario non vengano strumentalmente utilizzati dalla Confindustria per contenere ulteriormente le dinamiche salariali e per attaccare il livello nazionale della contrattazione sindacale categoriale.
L’accordo raggiunto dalla maggioranza di Governo rappresenta quindi un’utile sponda per il rilancio di una forte iniziativa sindacale sulla riduzione dell’orario (iniziativa troppo spesso dichiarata ma mai praticata) sia a livello confederale che categoriale.
La necessità di una piattaforma e di una trattativa sindacato-governo su pensioni, stato sociale ed occupazione, rimane quindi attuale anche alla luce dell’accordo tra i partiti della maggioranza.
La stessa soluzione positiva della crisi di Governo, permette infatti finalmente l’avvio di un confronto sindacato-governo, in un contesto più chiaro e capace di liberare il sindacato stesso da quei cedimenti ed errori di mancanza di autonomia dai partiti che abbiamo registrato ultimamente.
Per questo riteniamo urgente l’avvio di una vera consultazione in tutti i luoghi di lavoro per arrivare alla definizione di una piattaforma sindacale autonoma e sostenuta dal consenso dei lavoratori, da presentare al Governo.
Per recuperare il ruolo del sindacato ed il protagonismo dei lavoratori, per dare credibilità al confronto col Governo, è necessario inoltre che il sindacato rivendichi lo stralcio dei capitoli previdenza e stato sociale dalla finanziaria, riconsegnando così queste materie alla trattativa sindacale.

Milano 17 ottobre 1997

Il Coordinamento Nazionale delle delegate e dei delegati eletti nelle RSU