Comunicato stampa

Cofferati, D'Antoni e Larizza:

a nome di chi e per conto di chi parlano?


Le dichiarazioni di questi giorni dei Segretari nazionali di CGIL-CISL-UIL sono sorprendenti; c'è chi ora attende la proposta del Governo, chi vuole un accordo con la Confindustria e chi, senza consultazione, vorrebbe togliere la scala mobile ai pensionati.

Tutto questo parlare mentre ci si siede al tavolo per una trattativa con il Governo senza una piattaforma unitaria e senza avere ricevuto uno "straccio di mandato" da parte dei lavoratori e delle lavoratrici.

Non capiamo a nome di chi e per conto di chi parlano i Segretari nazionali di CGIL-CISL-UIL.

Sembrano così lontane e retoriche le dichiarazioni fatte nei comizi conclusivi della manifestazione antiseccessionista di Milano e Venezia.

Sono tuttavia incomprensibili e fuori da ogni logica sindacale le posizioni assunte da chi, pur di mantenere il ruolo di soggetto istituzionale riconosciuto nella pratica concertativa centralizzata, si pone contro una legge quadro che può favorire la contrattazione per la riduzione d'orario sino alle 35 ore (come indicato dalla CES e dai documenti congressuali della stessa CGIL).

Queste posizioni rischiano di convergere con quelle di una Confindustria che si sta caratterizzando per rigidità e strumentalità contro le 35 ore per mettere in discussione i diritti e i rinnovi dei Contratti Nazionali di lavoro.

Noi Delegati e Delegate ribadiamo la necessità di una reale autonomia del Sindacato, non solo dal Governo e dai Partiti, ma anche dal Padronato e riconfermiamo che occorre avviare una consultazione in tutti i luoghi di lavoro per avere una piattaforma sindacale di sviluppo e difesa dello Stato Sociale, delle pensioni di anzianità e dell'occupazione, da presentare al Governo e sostenuta dai lavoratori e dalle lavoratrici.

Milano 22/10/97

Il Coordinamento Nazionale dei Delegati e Delegate R.S.U.