Lettera aperta alle segreterie nazionali
di Cgil-Cisl-Uil


Per trattare col governo bisogna costruire con i lavoratori

e le lavoratrici una piattaforma per difendere e

riprogettare lo sviluppo dello Stato sociale


Il 18 giugno  avvierete  con  il  governo  la trattativa per la
riforma  dello  Stato  sociale.  La  trattativa  inizierà  dopo
l’approvazione   del   DPEF.   Questo   non   ci  tranquillizza
perché  sono  forti  le  pressioni  nazionali ed internazionali
per  apportare  tagli  strutturali  alla  previdenza pubblica e
per ridurre la spesa sociale.
Riteniamo   che    non    dovete   affrontare   la   trattativa
semplicemente  cercando  di  limitare  i  tagli  in una pratica
concertativa;   dovete   invece  avere  una  autonoma  proposta
di  difesa,  ed  anche  di  riqualificazione  e  sviluppo dello
Stato sociale e della Previdenza pubblica.
Questa proposta deve essere costruita con  tutti  i lavoratori,
per ottenerne l’adesione ed il mandato a trattare.
Le  divergenze  tra  le  Organizzazioni  sindacali  non possono
essere  semplicemente  risolte  negli  organismi  dirigenti  ma
devono trovare una  sintesi  unitaria  alla fine di un processo
democratico.  Processo  democratico  che rivendichiamo non solo
per ragioni  di  principio  ma  anche perché indispensabile per
costruire le proposte adeguate e le condizioni per realizzarle,
sconfiggendo  i  tentativi  della  Confindustria  di  ridurre i
diritti e le conquiste sociali del mondo del lavoro.
Non potremmo sopportare una riedizione del 31 luglio 1992.


Le delegate ed i delegati RSU che hanno aderito
all’assemblea nazionale
del coordinamento nazionale RSU del 18.4.97

SEGUONO 443 FIRME DI DELEGATI E DELEGATE RSU

(le firme sono presenti nel testo originale, ndr)