PER LA DIFESA DELLO STATO SOCIALE E DELLE PENSIONI DI ANZIANITÀ

contro la riduzione dei rendimenti pensionistici e l’estensione del sistema contributivo - per una vera separazione dell’assistenza dalla previdenza - per una lotta contro l’evasione e l’elusione fiscale - per una politica di sostegno all’occupazione - contro la deregolamentazione del mercato del lavoro - per la riduzione della settimana lavorativa a 35 ore a parità di salario

PER LA SOSPENSIONE DELLA TRATTATIVA IN CORSO COL GOVERNO

per l’immediato avvio di una vera consultazione con regole certe e precise per la definizione di una nostra piattaforma discussa e condivisa dai lavoratori


Con l’avvicinarsi del dibattito sulla legge finanziaria Governo e Confindustria dichiarano sempre più esplicitamente i loro obiettivi di taglio e riduzione delle prestazioni previdenziali imponendo un legame tra i conti della previdenza e la stessa legge finanziaria.
5.000 miliardi di risparmi immediati sulla previdenza, realizzati con l’estensione del sistema contributivo a tutti i lavoratori (ossia con la riduzione del valore della pensione) e con l’introduzione di penalizzazioni a chi andrà in pensione prima dei 60 anni se donna e dei 65 se uomo.

Il sindacato continua un confronto privo di obiettivi chiari ed in assenza di un mandato da parte dei lavoratori

E’ ora che i lavoratori facciano sentire la loro voce !!!!


Noi sappiamo che la spesa sociale dello Stato e le pensioni sono salario a tutti gli effetti che ci viene già ora restituito in misura minore di quanto ci viene trattenuto in busta paga.
Noi sappiamo che la spesa sociale in Italia è la più bassa d’Europa, ed i dati INPS confermano che depurato dai costi assistenziali il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti è in attivo.
Le nostre condizioni di vita sono sottoposte ad un generale attacco (dalle pensioni alla sanità, dalla deregolamentazione del mercato del lavoro al tentativo di eliminare il contratto nazionale di lavoro) che viene condotto separando tra di loro i singoli capitoli col chiaro intento di dividere i lavoratori, gli anziani dai giovani, gli occupati dai disoccupati e impedire così la costruzione di una unità di movimento che è unità di interessi e unità rivendicativa e propositiva.
A noi si chiede di subire come necessari ed inevitabili il taglio dei salari, l’aumento dello sfruttamento, la riduzione dei diritti e delle tutele, lo smantellamento dello stato sociale e della previdenza. Ci si chiede di chinare ancora di più la testa all’ormai "santificato" interesse dei mercati e delle flessibilità e di essere subordinati all’interesse della ristrutturazione capitalistica e alla costruzione di una unità Europea basata sull’affermazione degli interessi di profitto e di rendita. Tutto ciò nel nome del risanamento di un debito pubblico che non siamo stati noi a determinare. Un debito risultante dalle politiche di sostegno ai profitti ed alle rendite, gonfiato da anni di evasione ed elusione fiscale e previdenziale scandalosamente tollerata e giustificata.
Questo Governo sta deludendo molte aspettative, imbrigliato tra i parametri ed i conti di cassa non opera per riqualificare lo stato sociale ma ripercorre la strada inaccettabile dei tagli mantenendo un legame che deve essere invece sciolto tra conti della previdenza e legge finanziaria e sostenendo l’affermazione di soluzioni privatistiche ai bisogni sociali.
Il Coordinamento Nazionale delle delegate e dei delegati eletti nelle RSU continua le sue iniziative di mobilitazione, a partire dalla piattaforma discussa ed approvata dagli oltre 600 delegati all’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati RSU tenutasi a Milano il 18 Aprile ‘97 e sulla quale si sono realizzate in questi mesi ulteriori ed importanti adesioni di RSU, delegati e sindacalisti.

Il Coordinamento Toscano delle delegate e dei delegati eletti nelle RSU
in base alle decisioni assunte all’assemblea autoconvocata dei delegati della Toscana,
tenutasi ad Empoli il 18 luglio scorso
promuove una


MANIFESTAZIONE A FIRENZE
IL 4 OTTOBRE PROSSIMO
per la difesa dello stato sociale e delle pensioni

concentramento ore 09:30
FORTEZZA DA BASSO (lato vasca)

seguirà corteo

comizi finali ore 11:00 (circa)
Piazza STROZZI

Il Coordinamento Regionale Toscano dei delegati RSU, lancia fin da ora un’appello a tutti i delegati, alle RSU, ai lavoratori ed a tutte le forze sociali e politiche perché aderiscano a questa mobilitazione ed ai suoi obiettivi, come momento importante di unificazione e costruzione di un più vasto movimento di lotta, per respingere gli attacchi allo stato sociale ed alla previdenza, per sostenere e rivendicare una politica sociale diversa, per l’occupazione e per la democrazia nei luoghi di lavoro e nella società.


Sintesi della piattaforma discussa ed approvata dalla assemblea nazionale dei delegati RSU del 18 aprile scorso presso la Camera del Lavoro di Milano.

PER LA DIFESA DEL
SALARIO PREVIDENZIALE


Noi sosteniamo che le pensioni sono parte integrante del nostro salario. Pensiamo che la nostra previdenza possa e debba essere migliorata con una seria lotta all'evasione.
L'obiettivo di medio termine cui non rinunciamo è l'eliminazione della "Clausola di garanzia" e la difesa del sistema previdenziale pubblico, su base retributiva, con la pensione agganciata al salario.
La soluzione dunque non sta nei tagli, nell'abbattimento dei rendimenti e nell'allungamento dell'età lavorativa, ma nella definizione e nel versamento di un salario sociale e contributivo adeguato.
Questo significa respingere ogni tentativo di aprire un confronto sulle pensioni prima del 1998, e lanciare già da subito i seguenti obiettivi:
  1. Combattere ogni forma di evasione ed elusione. Finora è mancata la volontà politica di procedere in questa direzione. Nel primo semestre 1996, il 78% delle 27.500 aziende visitate hanno presentato irregolarità. Si stima che vi siano 40.000 miliardi di crediti non riscossi e altri 40.000 miliardi anno di evasione contributiva. L'INPS deve organizzarsi e garantire una forte iniziativa per la riscossione dei crediti e dell'evasione. Il Governo deve approvare una deroga al blocco delle assunzioni INPS, finalizzata a sostenere l'attività ispettiva che consentirebbe entrate contributive di notevole entità, altrimenti evase.
  2. Bloccare la politica dei condoni che è una copertura all'elusione, all'evasione fiscale e previdenziale.
  3. Attuare subito l'art. 37 della Legge 88-1989. Il Governo deve caricare sulla fiscalità generale la copertura di gran parte della spesa assistenziale attualmente pagata dall'INPS. La reale separazione della gestione previdenziale da quella assistenziale è essenziale per una valutazione corretta dei costi di gestione dei fondi pensionistici.
  4. Realizzare quanto già previsto dalla L. 335/95 sulla parificazione dei prelievi contributivi e delle prestazioni per fondi speciali, di categorie particolari e dei lavoratori autonomi. È necessaria la parificazione tra i fondi ed impedire che l’unificazione e il risanamento del disavanzo attuale e futuro di alcuni fondi speciali sia scaricato sul fondo lavoratori dipendenti e che il Governo realizzi l’unificazione dopo il risanamento dei deficit di gestione dei fondi interessati.
  5. Bloccare la politica governativa di decontribuzione del salario aziendale e di agevolazioni fiscali e contributive a favore delle imprese.
  6. Bloccare l'attuale politica di sostegno ed agevolazioni pubbliche in favore dei gestori di previdenza integrativa privata. Lo sforzo principale deve essere quello di sostenere la previdenza pubblica ed il suo carattere universale e solidale.

SULL'OCCUPAZIONE E SUL
MERCATO DEL LAVORO


La riduzione generalizzata dell'orario di lavoro, a parità di salario e di condizioni di lavoro, rappresenta oggi la principale risposta ai problemi dell'occupazione e della previdenza. Essa permette di ridistribuire il lavoro e di aumentare e consolidare le entrate contributive e fiscali, rendendo disponibili le risorse necessarie a mantenere alto e qualificato il livello di protezione sociale e della previdenza pubblica.
Proponiamo quindi di:
  1. Rilanciare l'iniziativa generale sull'occupazione a partire dall'obiettivo della riduzione della durata della giornata e della vita lavorativa. Questo obiettivo ` fondamentale e va rilanciato con forza nella prossima contrattazione confederale e di categoria, per la conquista delle 35 ore settimanali a parità di salario da subito.
  2. Opporsi alla flessibilizzazione ed alla precarizzazione del lavoro, alla riduzione dei diritti e del salario. Le ipotesi concordate nel recente "patto per il lavoro" avranno effetti devastanti sull’occupazione e sulla tenuta del sistema previdenziale pubblico. La precarietà della prestazione, nelle forme previste (contratti a termine, lavoro interinale, lavoro stagionale) è anche precarietà salariale e quindi contributiva e rende quasi impossibile per i lavoratori precari, maturare una pensione pubblica dignitosa ed adeguata.

Il coordinamento Toscano delle delegate e dei delegati eletti nelle RSU

PER LE ADESIONI

ALLA PIATTAFORMA ED ALLA MANIFESTAZIONE DEL 4 OTTOBRE A FIRENZE


RUFFINI ANDREA -
RSU SAMMONTANA     tel. 0571-7076     fax 0571-707447

Sani Giancarlo -
Funzionario CGIL (Alternativa Sindacale)
cellulare 0368-3541447     Camera del Lavoro 0571-735911
fax 0571-72710 (indirizzare a: Sani Giancarlo FLAI)

Le adesioni si ricevono anche alla E-Mail del Coordinamento Rsu coord.naz.rsu@ecn.org