Il rinnovo del nostro CCNL assume un significato di grande rilievo che travalica oggettivamente il settore e la categoria poichè costuirà sicuramente un precedente determinante per gli altri rinnovi contrattuali, per la revisione dell’accordo del 23 luglio 1993 e per la stessa definizione della legge sulla riduzione dell’orario di lavoro.
Quindi l’esigenza di partecipazione e di "controllo" da parte dei lavoratori e dei delegati sullo sviluppo della trattativa e sulle scelte sindacali che si dovranno fare diventa indispensabile.
Per una legge per la riduzione dell’orario di lavoro.
L'accordo nella maggioranza parlamentare per la riduzione dell'orario ha rafforzato le nostre piattaforme rivendicative sull'argomento. Siamo per una legge ma non sottovalutiamo i rischi di compromissione che le forze conservatrici e l’interesse di capitale potrebbero realizzare durante l’iter parlamentare. Siamo quindi perchè accanto al confronto parlamentare si costruisca il più ampio movimento di lotta che, a partire dai luoghi di lavoro, sappia affermare la necessità di una riduzione dell’orario di lavoro senza scambi con la flessibilità ed il salario.
Una buona legge dovrebbe prevedere:
Contrattare la riduzione dell’orario di lavoro
Va evitata la contrapposizione tra riduzione d'orario e salario: il CCNL chimici deve e può prevedere anche adeguati aumenti salariali.
Soprattutto in una fase di bassa inflazione, se si vuole evitare lo svuotamento del CCNL, non bisogna proporsi solo la tutela del potere d’acquisto dei salari (tanto più se riferito all’inflazione programmata e non al reale aumento del costo della vita) ma bisogna proporsi anche la ripartizione della nuova ricchezza prodotta.
L’accordo del 23 luglio, quindi, deve essere modificato nella finalità e anche nella forma, individuando un salario medio di riferimento da rivalutare con un meccanismo automatico collegato all’andamento del PIL, eliminando quindi i due bienni.
Per la democrazia ed il ruolo delle RSU
La FULC sta affrontando la scadenza del rinnovo dei CCNL chimica-farmaceutica-ceramica ed energia e del 2° biennio del CCNL gomma-plastica senza una adeguata e tempestiva informazione e coinvolgimento dei lavoratori e dei delegati; inoltre ha deciso un percorso di consultazione tutto interno agli apparati sull'adozione di nuove regole per l'elezione di RSU/RLS e per la consultazione nei rinnovi contrattuali escludendo delegati e lavoratori, e con proposte che tendono a spostare il "potere" dalle RSU e dalle assemblee dei lavoratori agli apparati sindacali.
E' un atteggiamento grave contro cui bisogna protestare con forza, anche perché l'insufficienza di democrazia sindacale, di informazione e di coinvolgimento dei lavoratori rendono più difficile la stessa possibilità di realizzare buoni accordi. Bisogna cercare di superare i ritardi accumulati effettuando attivi dei delegati ed assemblee in tutti i luoghi di lavoro ed, in particolare, pretendendo il rispetto delle regole esistenti sulle assemblee di mandato.
Per questo chiediamo alla segreteria Fulc Nazionale di impegnarsi fin da ora a non siglare nessun accordo senza aver prima consultato i lavoratori e senza aver prima ricevuto un preciso mandato a concludere.
Milano, 29.1.98