Il Coordinamento
Nazionale delle RSU
organizza
Sabato
9 Maggio 1998
una
giornata di iniziativa nazionale
per una legge (non
simbolica) sulle 35 ore
Contro la Confindustria,
contro il mega-tavolo della concertazione,
per difendere il
CCNL e l'occupazione
Con
-
Manifestazione a Bologna
(indetta dai delegati RSU)
-
Presidio a Milano davanti
all’Assolombarda
-
Presidio a Genova davanti
all’Intersind
-
Assemblea dei delegati RSU
della Toscana, con presidio a Firenze di fronte alla Confindustria
-
Iniziative e assemblee di
delegati RSU in altri capoluoghi
Con l’iniziativa nazionale
del 9 maggio, il Coordinamento Nazionale delle delegate e dei delegati
eletti nelle RSU avvia una campagna di
Raccolta
di firme
a
sostegno di un APPELLO
PER LA DIFESA DI
UNA LEGGE
CHE REALIZZI LA RIDUZIONE
A 35 ORE SETTIMANALI ENTRO IL 2001
PER SOSTENERE LE
NOSTRE PROPOSTE DI EMENDAMENTO
AL DDL PRESENTATO
DAL GOVERNO
PER EVITARE OGNI
COMPROMISSIONE TRA RIDUZIONE D’ORARIO ED AUMENTO DELLA FLESSIBILITA’ E
DELLA PRECARIETA’ DEL LAVORO
Il Coordinamento Nazionale
delle delegate e dei delegati eletti nelle RSU si fa quindi promotore di
una iniziativa per la realizzazione in tutti i territori ed in tutti i
luoghi di lavoro di comitati di sostegno e miglioramento della legge
per le 35 ore settimanali ed invita ad aderire a questa iniziativa
tutti i lavoratori ed i delegati RSU, le forze sindacali e sociali che
hanno già dimostrato sensibilità attorno a questi temi aderendo
e sostenendo la manifestazione del 21 Aprile scorso a Milano.
| Milano
4 maggio 1998 |
Il Coordinamento nazionale
delle delegate e dei delegati eletti
nelle RSU
|
Per informazioni e materiali
sulla campagna di raccolta delle firme a sostegno della legge sulle 35
ore e delle proposte di emendamento, telefonare a : Olivini Elvira
- RSU Enichem Agricoltura - tel. lavoro 02-52039782 - Tradardi Valerio
- RSU Italtel - tel. Lavoro 02-43888656
APPELLO
alle forze politiche
e sindacali per migliorare il Ddl sulle 35 ore
I sottoscritti ritengono che il Ddl sulle
35 ore, che pure ha il merito di indicare nella riduzione dell’orario di
lavoro uno degli strumenti per la difesa dell'occupazione, contenga proposte
che devono essere precisate e migliorate.
L'offensiva del padronato punta a risolvere
negativamente le ambiguità presenti nel Ddl.
I sottoscritti, al contrario, chiedono
alle organizzazioni sindacali di farsi strumento di pressione per realizzare
una buona legge che favorisca la contrattazione della riduzione dell'orario
di lavoro a 35 ore settimanali ed alle forze politiche di intervenire nell'iter
parlamentare della legge con lo scopo di realizzare:
-
la riduzione d'orario anche per le imprese
fino a 15 dipendenti ed a parità di salario;
-
il riferimento all'orario "legale" e non "normale",
affinché ci sia una vera riduzione a 35 ore e non un semplice riferimento
per le maggiorazioni;
-
una chiara definizione delle agevolazioni/penalizzazioni
ed un apposito fondo per favorire la contrattazione della riduzione dell'orario
di lavoro che determini il mantenimento e l’ampliamento di lavoro stabile
(distinguendo chiaramente tali agevolazioni da quelle per il part-time
e per i sostegni alle imprese);
-
un contenimento delle flessibilità
fissando per legge la durata massima della giornata e della settimana lavorativa
(come previsto dall’art.36 della Costituzione), il riposo settimanale,
il limite per lo straordinario, e vincolando esplicitamente a tutto questo
la delega chiesta dal Governo;
-
una verifica, indicata nel Ddl per il 2000,
che non abbia il carattere di una "clausola di dissolvenza" (addirittura
adombrando la possibilità di deroghe ai tempi della legge e di riduzioni
differenziate per settore e per territorio!) ma di un esame degli eventuali
problemi emersi al fine di superarli rispettando la scadenza prevista del
2001.
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nominativo
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indirizzo - città
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