APPELLO
alle forze politiche e sindacali
per migliorare il Ddl sulle 35 ore
I sottoscritti ritengono che il Ddl sulle 35 ore, che pure ha il merito di indicare nella riduzione dell’orario di lavoro uno degli strumenti per la difesa dell'occupazione, contenga proposte che devono essere precisate e migliorate.
L'offensiva del padronato punta a risolvere negativamente le ambiguità presenti nel Ddl.
I sottoscritti, al contrario, chiedono alle organizzazioni sindacali di farsi strumento di pressione per realizzare una buona legge che favorisca la contrattazione della riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore settimanali ed alle forze politiche di intervenire nell'iter parlamentare della legge con lo scopo di realizzare:
- la riduzione d'orario anche per le imprese fino a 15 dipendenti ed a parità di salario;
- il riferimento all'orario "legale" e non "normale", affinché ci sia una vera riduzione a 35 ore e non un semplice riferimento per le maggiorazioni;
- una chiara definizione delle agevolazioni/penalizzazioni ed un apposito fondo per favorire la contrattazione della riduzione dell'orario di lavoro che determini il mantenimento e l’ampliamento di lavoro stabile (distinguendo chiaramente tali agevolazioni da quelle per il part-time e per i sostegni alle imprese);
- un contenimento delle flessibilità fissando per legge la durata massima della giornata e della settimana lavorativa (come previsto dall’art.36 della Costituzione), il riposo settimanale, il limite per lo straordinario, e vincolando esplicitamente a tutto questo la delega chiesta dal Governo;
- una verifica, indicata nel Ddl per il 2000, che non abbia il carattere di una "clausola di dissolvenza" (addirittura adombrando la possibilità di deroghe ai tempi della legge e di riduzioni differenziate per settore e per territorio!) ma di un esame degli eventuali problemi emersi al fine di superarli rispettando la scadenza prevista del 2001.
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