Alle R.S.U.
Ai delegati dei luoghi di lavoro
Da più parti si sta discutendo
( più a sproposito che in modo corretto ) sull'ipotesi
della riduzione dell'orario di lavoro.
Abbiamo ancora sotto gli occhi l'inaudito ricatto posto in essere dagli ambienti imprenditoriali più retrivi ( confindustria, confcommercio, associazioni imprenditoriali territoriali, ecc.), spalleggiati dalla destra politica e dalla stessa Lega, i quali prospettano, nell 'ipotesi di una riduzione dell'orario, catastrofi economiche unite a migrazioni in quelle parti del globo dove la mano d'opera costa meno
( poco più di niente ) e i controlli
sulle condizioni di lavoro sono inesistenti.
Tutto questo solo perchè i lavoratori
nel ns. paese vorrebbero ridurre l'orario di lavoro per contribuire
al processo più generale all'aumento dell'occupazione e
avere più tempo libero da dedicare ai propri interessi
personali, sociali e culturali.
E ancora. C'è stato un dibattito ( si fa per dire ), tra forze politiche, governo e imprenditori, attorno al disegno di legge sulla riduzione d'orario.
I contenuti, ma anche il modo, della
polemica di chi si è scagliato contro l' impegno che il
governo si era assunto nel momento della presentazione della legge
finanziaria 1998, la dicono lunga sul clima che si pridurrà
quando il disegno di legge approderà in Parlamento per
la sua trasformazione in legge dello Stato.
Purtroppo la discussione registrata
in questo periodo sui contenuti e sulla opportunità di
tale legge non ha contribuito a fornire i necessari chiarimenti
per far comprendere a tutti le implicazioni, gli esiti che tale
operazione porterà sullo scenario del mondo del lavoro.
Erroneamente, ma volutamente, il dibattito
si è esclusivamente fissato su un'unica contrapposizione
: "La legge è positiva perchè risponde ad esigenze
storico-economiche non più rinviabili, in rapporto a quanto
sta avvenendo negli altri paesi europei" o "La legge
non si deve fare perchè metterebbe in ginocchio il sistema
delle imprese italiane, precludendo la competitività delle
stesse nei confronti di quelle estere".
Ad aggravare ciò ci si è
messo anche il vertice del Sindacato Confederale, il quale ha
inteso vedere nel disegno di legge un ostacolo (anzichè
uno strumento) all'obbiettivo della riduzione d'orario.
Da tutto questo convulso e spesso contraddittorio dibattito è stato ( fino ad ora ) escluso un soggetto, meglio IL SOGGETTO più importante : i lavoratori.
Infatti il coinvolgimento dei lavoratori
sin qui realizzato è decisamente insufficiente ( meglio
sarebbe dire inesistente, se si esclude qualche sporadica iniziativa
locale ) e il sindacato non può non ignorare questa sua
lacuna, pena il fallimento anche su questo fronte.
Noi, il Comitato promotore di questa
iniziativa nel Lodigiano, riprendendo una proposta avanzata dal
Coordinamento Nazionale delle RSU, abbiamo inteso portare il nostro
contributo proprio sul terreno dell'informazione e del coinvolgimento
dei lavoratori, dei disoccupati, dei giovani, dei pensionati e
dei cittadini più in generale.
Va da sè che la nostra non è
una proposta agnostica o equidistante; il Comitato Promotore è
fermamente convinto della necessità di ridurre l'orario
a parità di salario per dare un impulso alle lotte per
migliorare le condizoni di vita di chi lavora ma anche di quelli
a cui il lavoro viene negato da questa società.
L'appello che abbiamo sottoscritto,
e che alleghiamo, sintetizza la nostra posizione.
Inoltre il disegno di legge approvato il 24 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri presenta alcune lacune e diventa essenziale un lavoro per sostenerlo e migliorarlo nel momento della discussione che avverrà entro i 60 giorni successivi.
Per questo vi inviamo copia del Decreto
con il commento e le proposte preparate dal Coordinamento Nazionale
delle RSU, nonchè i moduli per la raccolta delle firme
a sostegno di tali proposte.
Infine, oltre ad invitarvi e ad estendere
l'invito a tutti i lavoratori a partecipare alle iniziative indicate
nel programma della MARCIA PER LE 35 ORE E PER IL LAVORO, che
pure alleghiamo, ci dichiariamo disponibili a promuovere insieme
a voi momenti di informazione e dibattito in aggiunta a quelli
già programmati (incontri con RSU, assemblee, volantini,
dispense, ecc...).
Certi che ci troveremo fianco a fianco
impegnati in questa importante e storica battaglia di civiltà,
vi salutiamo fraternamente.
IL COMITATO PROMOTORE
Allegati : Appello e programma
Disegno di legge e commento, compreso moduli per la raccolta firme
Volantone informativo
Autoadesivo per l'iniziativa
Locandina per albo sindacale