Che ciascuno si assuma le proprie responsabilità !!

 

Lunedì 11 Maggio, il Consiglio comunale di Firenze, con l’approvazione del "documento di indirizzo per il piano delle funzioni e per i piani di settore", ha compiuto un ulteriore passo per il raggiungimento dell’obiettivo che da lungo tempo si è proposto: consegnare la città alla speculazione edilizia ed alla rendita fondiaria. Nessun tipo di critica - che sia posta dal C.P.A. o dai docenti di architettura non fa differenza - può essere presa in considerazione, pena lo stravolgimento dei tempi di approvazione che questa Giunta si è imposta di rispettare.

E non solo è necessario respingere ogni critica che metta in discussione la filosofia di fondo che anima l'operato di questa Amministrazione, interamente asservito agli interessi dei privati e all'incameramento dei finanziamenti che questi elargiranno, da buoni benefattori, alla giunta di Firenze. "Firenze del 2000", "recupero delle aree dismesse", "riqualificazione delle periferie" sono definizioni che possono trarre in inganno, e che in realtà servono esclusivamente a quell’operazione d’immagine che si traduce nel mero stravolgimento urbanistico di questa città ( Murate, Castello, Tramvie, Gondrand, Fila, Aree Fiat Novoli, Palazzo di giustizia, Alta velocità, centri commerciali ecc.).

Per l’approvazione di tutti questi progetti la giunta Primicerio ha scelto, e non è la prima volta, di… trasformare Palazzo Vecchio. I vice questori Lastri e Caffaz hanno deciso che tutti i lunedì, in occasione della rituale seduta del Consiglio comunale, Palazzo Vecchio cambi aspetto, e che più che ad uno storico palazzo meta di turisti vada ad assomigliare piuttosto al tribunale turco di Djarbakir o ad un avamposto dell’esercito messicano a San Cristobal de Las Casas. Il prefetto Primicerio, abbandonati definitivamente i tanto sbandierati ed ormai poco remunerativi trascorsi lapiriani, si è incamminato nella strada indicata dall’indimenticabile Dante Posalaquaglia, meglio conosciuto come Totò, che così esponeva la filosofia della nostra Giunta: "siccome sono democratico comando io" . Vigili urbani, agenti della Digos, carabinieri e poliziotti all’interno di Palazzo Vecchio per far svolgere il Consiglio comunale. Turisti fatti uscire anzitempo, ingressi sbarrati a chiunque, tentativi di carica delle forze dell’ordine se appena qualcuno faceva presente il proprio diritto democratico di poter assistere al Consiglio comunale (ma come abbiamo imparato da numerosi episodi, il concetto di democrazia non è certo universale, ma piuttosto il frutto di un’interpretazione soggettiva), divieto di poter presenziare al consiglio comunale nonostante i numerosi posti a sedere disponibili (normalmente la possibilità di assistere al consiglio comunale è a numero chiuso).

A proposito della scorsa seduta del Consiglio, assegniamo il premio "Pinocchio" alla spiritosissima Lastri, che è riuscita a dire che se i posti a sedere erano vuoti, era perché non c’erano persone interessate ad assistere alla riunione. È questa la tanto auspicata partecipazione democratica della "svolta a sinistra" voluta da progressisti e riformatori vari. Gli "amministratori" siano coerenti con comportamenti tanto determinati, che dimostrano il voler approvare progetti che ricordano il "sacco di Napoli". Firmare o votare un documento non è un atto di pura e semplice formalità ma è la ratifica di una scelta politica. Che essi si assumano la responsabilità politica di ciò che stanno decidendo, tanto non sarà una seduta del Consiglio, più o meno movimentata, a far loro cambiare indirizzo ad una politica sempre più chiaramente in continuità con le amministrazioni precedenti. Noi, la nostra responsabilità ce la assumiamo quotidianamente, alla luce del sole, con l'opposizione alla speculazione edilizia, con la lotta alla disgregazione sociale, con un'occupazione che, dal 1989, ha trasformato un'area abbandonata in un luogo di crescita politica, culturale e sociale.

Per concludere, i vari Consiglieri comunali la smettano di sciacquarsi la bocca affermando di "riconoscere il CPA come interlocutore". Non crederemo mai a frasi rilasciate all'immancabile intervista, ma soltanto ai fatti concreti; le uniche attenzioni che l'Amministrazione ha fino ad oggi riservato al CPA e ad altre realtà come il Movimento di Lotta per la Casa, si sono tradotte nel trasformare la dialettica politica, la critica radicale, in un problema di ordine pubblico.

Infine, un riferimento agli organi di informazione: tutti, senza distinzione alcuna, hanno ignorato o sottovalutato quanto accaduto lunedi scorso. Liberissimi i giornalisti di scrivere ciò che ritengono opportuno, ma fino a quando potranno ignorare atteggiamenti repressivi più che evidenti? Fino a quando essi si limiteranno ad accusare il CPA di rigidità e di mancanza di volontà al dialogo, e non denunceranno l'atteggiamento decisionista e di chiusura di questa Giunta? …Forse fino a quando, per qualche motivo, "scoppierà qualche disordine", oppure verrà trionfalmente portata a termine l'operazione chirurgica di rimozione dell'ultimo ostacolo alla costruzione del centro commerciale nell'area ex Longinotti, con la scomparsa del CPA-Fi Sud. …Ed allora il sociologo, lo psicologo, e chi altro dovranno "studiare il caso" per capire quanto è successo!?

Questa è la realtà dei fatti, che non è più possibile continuare ad ignorare, sempre che tacendo non si desideri diventarne complici.