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Erio GOBBETTO
Cooperativa Salto Biralto

 

L'arte invisibile: una possibile integrazione tra casa di salute e territorio

 
L’ oggettivazione dell'uomo significa al tempo stesso appropria- " zione dell'oggetto. Appropriazione dell'oggetto significa anche appropriazione dellaforza essenziale-capacita dell'uomo che e dive- nuta oggettiva. L'uomo sviluppa quindi le sue facolta solo in quanto le oggettiva, le pratica".
  Cesare Padovani - Ivano Spaltro

 

Nelle discussioni d'equipe sul titolo che doveva connotare l'insieme dei materiali prodotti per la realizzazione di questa esposizione, abbia- mo naturalmente vagliato diverse ipotesi, tra cui alcune, particolarmente interessanti, che a livello intellettuale potevano offrire un'immagine qualificata del lavoro intrapreso. Alla fine e emerso il binomio che oggi vediamo realizzato di "ARTE INVISIBILE", che al di la delle possibili interpretazioni e del senso metaforico, permetteva una lettura "letterale" di arte non visibile o arte non vista. II titolo affronta uno dei pro- blemi maggiori di gran parte delle produzioni a carattere animativo- espressive realizzate nella Casa di Salute, e cioe, la difficolta di trovare momenti reali di scambio e integrazione con il contesto culturale del territorio, con un pubblico di non specialisti e/o addetti ai lavori, con spazi esterni o come nel nostro caso, con luoghi che ospitano abitual- mente le esperienze artistiche. Questo perche caratteristica delle strutture chiuse e il fatto di essere, e tendere a rimanere, isolate dal resto della comunita (tranne alcune rare occasioni), quindi con grosse diffcoltà di radicamento con le strutture sociali presenti nel territorio. In questo senso la mostra "L' Arte Invisibile" offre una occasione di incontro e alcune indicazioni, su come sia possibile ricostituire una contiguita con le varie realta del contesto sociale. E evidentemente un problema di sensibilita e di conoscenza, di scelte politiche e di investimenti e soprattutto di informazione, se e vero che molte delle persone oggi presenti, non conoscevano la realta della Residenza Altinate di Oderzo.
Questo dato di fatto estremamente importante, ci costringe a riflettere sulla necessita di proporre occasioni diverse di sensibilizzazione alle problematiche psichiatriche e in senso piu ampio della marginalita; questi momenti di scambio si dimostrano situazioni privilegiate per la modifica dei rapporti sociali esistenti. Per la Cooperativa " Salto Biralto", proporre un intervento animativo all'interno di determinate strutture, significa appropriarsi di nuovi strumenti metodologici; prendere, per esempio, le distanze da forme di intervento quali sono le attivita a carattere ludico-ricreativo, quelle occupazionali o di intrattenimento e all'interno di uno specifico progetto socio-riabilitativo fornire uno strumento concreto di conoscenza, sperimentazione, raccolta dati, analisi e verifica di un percorso durante il quale si ricreano le condizioni affinche la comunicazione interrotta abbia una possibilita di ripresa. Esiste quindi la necessita di creare diversi momenti di scambio di esperienze, momenti tuttora in via di definizione; da concretizzare la dove non esistono e dove sono presenti ma non incidono nella realta sociale, da reinventare secondo nuove modalita. Una situazione in continua evoluzione che attivati alcuni meccanismi ha bisogno, se la separazione ha radici solide, di continui stimoli per potersi consolidare e poi ampliare. Come avviene, o puo avvenire, questo scambio? Per specificare proponiamo una suddivisione in tre fasi contigue ed interdipendenti.

  L'approccio iniziale e volto a creare quelle condizioni favorevoli alla comunicazione, alla commistione dei linguaggi, allo scambio di stimoli e risposte; in sostanza alla realizzazione di un comune terreno esperienziale tra ospiti ed operatori. Potremmo chiamarla fase diretta, perche basata sulle emozioni e sui rapporti empatici che si creano lavorando insieme. Lo sviluppo di questa fase avviene attraverso l'individuazione di uno o piu percorsi animativi che si realizzano attraverso 1' utilizzo di tecniche specifiche quali: le attivita ludico motorie, la drammatizzazione, la manipolazione, la pittura e la scultura, come nel nostro caso ecc....
  Tutte queste forme mediate di comunicazione privilegiano gli aspetti espressivi. In un secondo momento, attraverso l'instaurarsi di nuovi rapporti mediati dall'utilizzo di materie e materiali, si realizzano i primi prodotti.
  I1 nostro intervento in questa fase ha come obiettivo la stimolazione di una serie di comportamenti volti ad acquisire o ad esprimere alcune capacita/potenzialita non espresse o latenti in maniera tale che si verifichino quelle condizioni che portano alla realizzazione di un oggetto finito. Questo insieme di operazioni, viene progressivamente interiorizzato ai vari livelli di consapevolezza ed in base alla diverse forme di elaborazione. Nel "fare" e attraverso il fare, trovano spazio espressivo gli stati d'animo, i bisogni, i desideri e, con il confronto con se stessi e gli altri e la discussione durante le varie fasi dell'attivita, si attivano ulteriori momenti di crescita interiore e di socializzazione, da valutarsi in sede di verifica sotto gli aspetti psicoterapici e socioriabilitativi.
Al di la del mero aspetto estetico e dell'identita riconoscibile, nelle forme degli oggetti artistici (pitture e sculture) realizzate, possiamo ritrovare quelle caratteristiche di riappropriazione della materia in senso affettivo-dinamico che sono alla base di un progressivo recupero delle potenzialita espressivo-comunicative; inoltre gli oggetti realizzati funzionano come "mediatori" comunicativi, capaci di stimolare la relazione. La terza ed ultima fase del lavoro e, quindi, rivolta alla trasmissione di queste esperienze e alla creazione di quei momenti di scambio con l'esterno e con le strutture presenti sul territorio, al partecipare in senso attivo alle occasioni di incontro.
 Per concludere, si e creato quel passaggio necessario che collega in maniera molto stretta i soggetti - ospiti ed operatori che hanno collaborato alla realizzazione del progetto - agli oggetti - creazioni come manifestazione dei bisogni espressivi - e al territorio - tutti coloro che hanno potuto cogliere i diversi messaggi ed elaborarli.
Quando queste tre polarita si attivano in maniera interagente, si creano le condizioni che permettono lo scambio reale di informazione, esperienze e conoscenze rilevando la necessita, la qualita e il senso degli interventi rivolti alla integrazione tra casa di salute e territorio.


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