La vita nostra DEVE essere qua.
Non vi è da pensare che la vita è un ergastolo.
Non vivo come in prigione,
ma insomma.
Mi lascio passare abbastanza, con questa libertà di andare
in chiesa e al bar.
E' ben diverso che essere recluso.
Dare peso alla famiglia, uno è mancato e anche l'altro.
E' un peso anche per la famiglia, ogni festa venire a trovarci.
Gli elettroshock erano morte e c'era paura.
Reclusione era paura di morire una volta.
Facevo lavori, lavavo piatti,
60 milioni di piatti per farmela passare.
(Giulio Favretto)