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Z.G.: E' meglio l'uomo o la donna? Per me l'uomo è più intelligente. V.L.: -La donna ha il cuore più grande, ma l'uomo è più intelligente. B.A.: -La donna ha più grazia, più senso d'amore ed è più intelligente, ne ho le prove. S.Z.: -Sono uguali. G.F.: -La donna ha più sofferenze. La donna è più forte. |
Z.G.: -La donna sopporta di più.
S.Z.: -Fino a trent'anni è più intelligente la donna, ma poi viene buttata giù dai figli. E l'uomo ha più tempo. Dopo è più intelligente l'uomo.
DS.G.: -E l'uomo è Papa. Non ci sono Papesse.
Z.G.: -Non ho mai abitato con una donna. Non so.
S.Z.: -Una donna riesce a stare a casa.
G.F.: -Anche in Somalia ci sono gli uomini che combattono, ma ci sono le crocerossine.
DS.G.: -L'uomo è più intelligente perché è stato creato prima, perché immagine del Cristo, perché lavora di più e combatte, se costretto.
R.B.: -Lavora di più? Che esperienze avete di questo? E le donne delle pulizie in reparto?
DS.G.: -lavorano più di noi che stiamo in salone a bere il caffè.
P.B.: -Gli uomini lavorano di più. In cucina (dove lavoro) lavorano compagno.
S.Z.: -le donne si adattano di più. E sono più indicate a fare le pulizie, i guardaroba, in cucina, nella cura dei bambini o le insegnanti a scuola e in asilo, le assistenti sociali... ma come minatori o sul
R.B.: -E nei lavori in ospedale che è la vostra esperienza più diretta?
S.Z.: -Forse perché sono un uomo, ma ho trovato più adatte le donne quella volta che sono stato ricoverato a Conegliano.
Z.G.: - Dipende dal fisico chi lavora di più.
S.A.: - L'uomo è più forte.
F.G.: - La donna ricorda la Madonna.
OP.: -Ma la donna vive di più, anche se sembra meno forte. Lei tira fuori le emozioni, piange. L'uomo no.
DS.G.: - Le donne piangono per il parto, per il dolore, per i figli.
S.Z.: -L'uomo non sta' tanto con i figli e inoltre si deteriora il cervello quando viene vecchio.
P.B.: -La donna piange, l'uomo no. Non è giusto. Se ci sono dolori bisogna piangere.
S.Z.: -Bisogna scaricarsi. In certe nazioni alla fine del lavoro con un bastone l'uomo, che sta' proprio male, si scarica pestando un pupazzo. Alla sera abbiamo accumulato tensione.
B.A.: -L'uomo senza la donna è nulla, lei è procreatrice...
S.Z.: -E' lo spirito santo.
B.A.: -... tira su i bambini. L'uomo da' il colpo finale, è l'autorità per il figlio.
DS.G.: -Anche un uomo con un uomo possono stare assieme. E' il matrimonio omosessuale. San Filippo apostolo è il loro patrono. Anche per le donne è possibile.
B.A.: -Esistono coppie omosessuali, anche la religione è d'accordo. In una famiglia l'unione tra uomo e uomo è unione di compagnia per darsi forza. Non siamo uguali nel mondo. Tra uomo e donna invece è per generare.
DS.G.: -Anche per generare. E' possibile generare figli omosessualmente. Anch'io ho generato un figlio da Saragat, l'ex presidente della repubblica, quando era senatore.
F.G.: -Gli uomini stanno bene assieme solo se giocano a carte, a pallone, in bicicletta, dove peraltro l'uomo è migliore della donna. E' tutto un miss-mass. Anche nei conventi: è da lavarsi le mani.
P.B.: -Per me solo uomini con donne. Non sono d'accordo alle coppie omosessuali.
S.Z.: -Qua dentro è tollerato. Dai civili è permesso, ma la chiesa e il Papa dicono di no, perché il matrimonio è solo per procreare, altrimenti si esce dai confini delle cose lecite e belle. A me non interessa che si sposino pure.
S.A.: -Io ho fatto solo la quarta...
S.Z.: -Ma sei un uomo di sessant'anni!
S.A.: -Uomo-donna SI ...... Uomo-uomo NO!
S.Z.: -In Francia sono accaduti dei matrimoni omosessuali, ma non ho mai visto tra donna e donna.
Z.G.: -L'uomo fa la casa e con la donna fa i figli. Non me ne intendo - non so dire. E' più difficile che vada d'accordo un uomo con un uomo, vedi qua dentro, che un uomo con una donna.
D.D.: -Io non so, canto messa con i bambini.
DS.G.: -Santa Maria di Brescia è patrona delle donne omosessuali.
B.A.: -Certo. E' per questo che la Chiesa deve essere d'accordo. Ma bisogna essere cauti, andare con pochi partner che si conoscono, perché c'è l'AIDS. E' molto pericoloso.
Z.G.: -Mia sorella mi dice sempre "Beato te. Maledetta la volta che mi sono sposata!"
B.A.: -Anche mio cognato me lo dice. Un vecchio mi ha detto che quando si è vecchi non ci si pensa che non si hanno mai avuti rapporti sessuali.
M.M.: -D'accordo. Ma vi sono altre differenze fra i sessi?
S.Z.: -L'uomo lavora per i campi e la donna in casa.
R.B.: -E perché non il contrario?
S.Z.: -L'uomo è fiero di avere la donna a casa. Perché si è sempre fatto così e così si farà. L'uomo che lavora a casa con i figli non si sente corretto o sano, non si sente a posto. Ci sono delle qualità anche biologiche e psichiche che li differenziano. Si è sempre fatto così, ma ci sono delle eccezioni: conoscevo una donna con undici figli che lasciava alla figlia maggiore, metteva i pantaloni del marito e andava per le colline. Anche l'opinione pubblica se vede l'uomo a casa e la donna per i campi dice "che famiglia è questa"
M.M.: -Ma perchè proprio la donna a casa e l'uomo fuori?
Z.G.: -Perché la donna deve farlo.
B.A.: -Mio padre faceva da mangiare come una donna. Dipende da coppia a coppia. Potrebbe essere il contrario.
DS.G.: -Dipende dalla vocazione che hanno.
S.Z.: -Maria, una donna forte e vigorosa, era più forte degli uomini con la falce.
D.D.: -Anche io lavoro in cucina. Aiuto la mamma.
S. Z.: -La donna è la regina del focolare.
R.B.: -Ma oggi la donna fa tutti i lavori dell'uomo.
S.Z.: -Questo è frutto dei tempi. Non so ancora se è una cosa bella, è appena iniziato. Se lo desiderano hanno ragione. Bisogna chiedere a loro.
R.B.: -Se lo chiede a me posso risponderle. Io ho scelto di lavorare, ma questa scelta comporta che a casa qualcosa deve cambiare. Sono soddisfatta del mio lavoro, ma pago con l 'assenza da casa.
S.Z.: -Dopo il 1950 le cose sono cambiate. Ci furono le femministe. Prima c'erano tanti pregiudizi frutto dell'ignoranza. Ora le cose sono migliori. Una volta i contadini facevano al massimo la seconda elementare. Questi cambiamenti sono dovuti alla maggior cultura. Per me è un bene.
DS.G.: -Le donne preparano le vivande e il vestiario. Ma qui c'è Angelo che fa il sarto e in cucina lavorano Bertillo, Gerlin e Brugnera.
R.B.: -Qui una volta c'erano i capoturni ed ora le caposala. Inoltre lavorano infermieri ed infermiere. Vi sono delle differenze?
B.A.: -Le infermiere sono più sensibili. Le donne hanno una famiglia e dei figli e si adoperano con noi come coi figli.
Z.G.: -Gli infermieri maschi ci trattano da amici, da fratelli. Psichiatria è togliere i pensieri. Mi scappano, oggi.
DS.G.: -Non so cosa dire. Mi piace sentirvi parlare. C'è un comportamento buono tanto negli uni che nelle altre.
Z.G.: -Il capoturno era una buona persona, facevamo tanti giri con il pullmino. Le donne erano brave.
S.Z.: -In stato di massimo bisogno di aiuto gli uomini ti passavano sopra. Sono arrivate le donne e hanno cominciato a farmi scendere dal malessere -una parola che non potrei dire perché me la rubano-. Bianca mi ha dato la buona digestione.
B.A.: -Gli uomini sono sempre stati più pungiglioni, le donne hanno portato più armonia.
S.Z.: -I capoturni non mi guardavano bene.
P.B.: -Ne sono passate di alte e di basse...Preferisco le infermiere.
DS.G.: -Perché sono colorate, hanno vestiti più belli colorati. Perché aiutano di più.
F.G.: -Sulle pastiglie e sulle punture gli uomini sono forse più adatti.
S.Z.: -E' un caso.
D.D.: -Le donne e gli uomini lavorano sull'orto. E poi mangiamo l'insalata e i pomodori.
DS.G.: -Le donne sono più piacevoli perché più loquaci.
Z.G.: -Mia sorella ha i calli a lavorare sull'orto.
M.M.: -E qui dentro?
D.D.: -Sono uguali.
P.B.: -Preferisco le donne che lavorano in cucina perché sono più lavoratrici.
DS.G.: -Sono anche più belle.
Z.G.: -Una volta c'erano tutti uomini. E, forse perché ero giovane e non capivo, mi davano tante pastiglie. Non si va tanto d'accordo fra tutti uomini.
DS.G.: -C'è più bella armonia con le donne.
S.Z.: -Sono di questo parere.
D.D.: -Anch'io sì.
F.G.: -Se tutto va bene...
S.Z.: -Gli uomini sono più facinorosi...
B.A.: -Se ci sono uomini e donne i rapporti sono più equilibrati.
F.G.: -Fin che tutto va bene, ma se gira di matto ci vuole un uomo a contenere.
B.A.: -Ora con i farmaci e con noi che siamo maturati è impossibile che accada.
P.B.: -Usciamo anche da soli.
F.G.: -Una volta erano necessari gli uomini. Anche per gli elettroshock. Una volta era manicomio ora è psichiatria.
S.Z.: -E' stato un cambiamento globale...
F.G.: -... un miglioramento...
B.A.: -Anche perché sono entrate le donne.
S.Z.: -E' un grande sacrificio per una donna stare qui con uomini matti. Per me sarebbe un sacrificio lavorare a Valdobbiadene con le matte.
R.B.: -Vuole chiedercelo?
S.Z.: -Sì.
R.B.: -Lavoro da 15 anni in psichiatria e mi fa piacere. L'ho scelto io: potevo lavorare in chirurgia o in pediatria... Ma sono contenta. Anche qui lavoro con persone ammalate e che hanno tante cose da darmi.
S.Z.: -Mia sorella mi dice "vai via", non vuole stare con me. Fanno tutti fatica a sopportarmi.Comunque alla sera dopocena bisogna che non restino le donne perché si va in ipertensione per la mania.
DS.G.: -Per me possono fermarsi, perché mi piace parlare con loro.
M.M.: -Siamo stati assieme al cinema dopocena, e non siamo stati male.
B.A.: -Le donne ti scaldano il letto.
S.Z.: -Io ho avuto un 'esperienza con una sgualdrina a S. Vito. E' stata l'unica.
B.A.: -E' un piacere veloce. Avevo una fidanzatina alle elementari, Maria. La foto di classe l'ho tenuta per molto tempo in portafoglio. Ma è diventata più grande di me.
Z.G.: -Le mie cugine le accarezzavo, mettevo la mano per sotto, facevamo il bagno... Ma non ho mai conosciuto donne.
F.G.: -Da giovane non avevo una morosa fissa. Quando facevo il fattorino alla De Agostini, carte geografiche, di domenica ci incontravamo con le ragazze a servizio. A Milano avevo una morosa, ma io preferivo andare a vespro.
S.Z.: -Quando pensiamo a sposarci le cose si complicano perché non siamo normali e non siamo all'altezza. Se stiamo con la moglie, per lei è come stare con una persona ansiosa e indecisa. E' un problema per la donna se è lei la sana. Io sono ammalato, non ho un lavoro, non posso portarla per le strade, perché sto male se vado in luoghi diversi. Allora metto da parte l'idea e non ci penso. Mi ritiro. Mio padre voleva che mi sposassi. Mia madre no: era più prudente. Se mi fossi sposato sarei stato forse più tempo fuori, sarei entrato più tardi a S. Artemio. C'era una ragazza, Giovanna, che stava sempre nel nostro cortile, e parlavamo a lungo mentre segavo la legna o facevo altre cose. Ora sua sorella ha sposato mio fratello. Non l'ho più rivista. Avevo 25 anni e lei 23. Ero già stato male due volte. E poi lei aveva la tisi e la famiglia non voleva.
DS.G.: -Ho una moglie. Avevo amiche a Refrontolo, ma non hanno studiato, tutte elementariste. C'era un amico, Antonio, a cui piacevo - avevo un'altra fisionomia - e che amava sentirmi suonare l' armonium.
P.B.: -Avevo una morosetta piccola, anch'io ero piccolo. Eravamo a scuola assieme, non ricordo il nome.