Parliamo di SeSSi

 

 


 non ho mai provato a stare

Insieme con una donna

 con lei io vorrei

 

 

 

 

 

 

 

PRESENTAZIONE

Oggi abbiamo trattato l'argomento circa la capacità intellettiva che hanno gli uomini e le donne. E precisamente sull'intelligenza di un uomo e di una donna.
Verso la fine abbiamo stabilito che sono eguali.
Del resto si può notare anche sulla parità dei sessi, discussa e confermata molte e molte volte. Ci sono, come gli uomini, le donne ingegnere, medico, insegnante, docente, pilota, d'aereo, postino. Le donne poi prevalgono in certe professioni come nelle impiegate di ufficio, e in tutte le attività che riguardano la cura dei bambini e dei ragazzi.
Abbiamo le maestre d'asilo, le maestre elementari, le assistenti sociali, le sociologhe, le infermiere, ecc. Sono compiti in cui se la cavano benissimo, molto meglio degli uomini. poi ci sono le casalinghe, le commesse, le telefoniste.
Nelle scuole elementari sono indispensabili, è una professione in cui ci mettono tutto anima e corpo, e ci riescono sempre. Gli uomini maestri sono rari, e solo in pochi casi validi insegnanti.

Io direi che la migliore delle cose è quella di mettere i due sessi nella parità e nella collaborazione fra di loro; lì potrebbero scaturire le cose viste da un punto di vista più completo e meglio congegnato.

La collaborazione reciproca è per me è la migliore delle cose.

Quindi non più donne condannate ad un tetro lavoro in casa, ma la possibilità di stare in mezzo al mondo, anche per sollevarle socialmente con un lavoro che le piaccia, ora che i figli anche piccoli vengono assistiti da una rete completa di enti che ne espletano tutti i bisogni.

(Spagnol Zaccheo)

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Una discussione di gruppo

I redattori della rivista hanno a lungo discusso sull'argomento della sessualità ed in paricolare sulla diversità sessuale. Vista l'impotanza e l'attualità della discussione abbiamo pensato di riportare almeno una parte dei verbali di queste discussioni, centrati sul quesito:
E' MEGLIO L'UOMO O LA DONNA?

 

 

 

 

 

 


 

 

Alla discussione partecipano:

S.Z.: Spagnol Zaccheo

B.A.: Bacchetto Attilio

DS.G.: De Stefani Giovanni

Z.G.: Zanetti Giovanni

D.D.: Didonè Dino

F.G.: Favretto Giulio

P.B.: Polacco Bertillo

S.A.: Sartor Armando

V.L.: Venturin Luigi

R.B.: Roncoroni Betty

M.M.: Mazzoran Martina


 

Z.G.: E' meglio l'uomo o la donna? Per me l'uomo è più intelligente.

V.L.: -La donna ha il cuore più grande, ma l'uomo è più intelligente.

B.A.: -La donna ha più grazia, più senso d'amore ed è più intelligente, ne ho le prove.

S.Z.: -Sono uguali.

G.F.: -La donna ha più sofferenze. La donna è più forte.

Z.G.: -La donna sopporta di più.

S.Z.: -Fino a trent'anni è più intelligente la donna, ma poi viene buttata giù dai figli. E l'uomo ha più tempo. Dopo è più intelligente l'uomo.

DS.G.: -E l'uomo è Papa. Non ci sono Papesse.

Z.G.: -Non ho mai abitato con una donna. Non so.

S.Z.: -Una donna riesce a stare a casa.

G.F.: -Anche in Somalia ci sono gli uomini che combattono, ma ci sono le crocerossine.

DS.G.: -L'uomo è più intelligente perché è stato creato prima, perché immagine del Cristo, perché lavora di più e combatte, se costretto.

R.B.: -Lavora di più? Che esperienze avete di questo? E le donne delle pulizie in reparto?

DS.G.: -lavorano più di noi che stiamo in salone a bere il caffè.

P.B.: -Gli uomini lavorano di più. In cucina (dove lavoro) lavorano compagno.

S.Z.: -le donne si adattano di più. E sono più indicate a fare le pulizie, i guardaroba, in cucina, nella cura dei bambini o le insegnanti a scuola e in asilo, le assistenti sociali... ma come minatori o sul

R.B.: -E nei lavori in ospedale che è la vostra esperienza più diretta?

S.Z.: -Forse perché sono un uomo, ma ho trovato più adatte le donne quella volta che sono stato ricoverato a Conegliano.

Z.G.: - Dipende dal fisico chi lavora di più.

S.A.: - L'uomo è più forte.

F.G.: - La donna ricorda la Madonna.

OP.: -Ma la donna vive di più, anche se sembra meno forte. Lei tira fuori le emozioni, piange. L'uomo no.

DS.G.: - Le donne piangono per il parto, per il dolore, per i figli.

S.Z.: -L'uomo non sta' tanto con i figli e inoltre si deteriora il cervello quando viene vecchio.

P.B.: -La donna piange, l'uomo no. Non è giusto. Se ci sono dolori bisogna piangere.

S.Z.: -Bisogna scaricarsi. In certe nazioni alla fine del lavoro con un bastone l'uomo, che sta' proprio male, si scarica pestando un pupazzo. Alla sera abbiamo accumulato tensione.

B.A.: -L'uomo senza la donna è nulla, lei è procreatrice...

S.Z.: -E' lo spirito santo.

B.A.: -... tira su i bambini. L'uomo da' il colpo finale, è l'autorità per il figlio.

DS.G.: -Anche un uomo con un uomo possono stare assieme. E' il matrimonio omosessuale. San Filippo apostolo è il loro patrono. Anche per le donne è possibile.

B.A.: -Esistono coppie omosessuali, anche la religione è d'accordo. In una famiglia l'unione tra uomo e uomo è unione di compagnia per darsi forza. Non siamo uguali nel mondo. Tra uomo e donna invece è per generare.

DS.G.: -Anche per generare. E' possibile generare figli omosessualmente. Anch'io ho generato un figlio da Saragat, l'ex presidente della repubblica, quando era senatore.

F.G.: -Gli uomini stanno bene assieme solo se giocano a carte, a pallone, in bicicletta, dove peraltro l'uomo è migliore della donna. E' tutto un miss-mass. Anche nei conventi: è da lavarsi le mani.

P.B.: -Per me solo uomini con donne. Non sono d'accordo alle coppie omosessuali.

S.Z.: -Qua dentro è tollerato. Dai civili è permesso, ma la chiesa e il Papa dicono di no, perché il matrimonio è solo per procreare, altrimenti si esce dai confini delle cose lecite e belle. A me non interessa che si sposino pure.

S.A.: -Io ho fatto solo la quarta...

S.Z.: -Ma sei un uomo di sessant'anni!

S.A.: -Uomo-donna SI ...... Uomo-uomo NO!

S.Z.: -In Francia sono accaduti dei matrimoni omosessuali, ma non ho mai visto tra donna e donna.

Z.G.: -L'uomo fa la casa e con la donna fa i figli. Non me ne intendo - non so dire. E' più difficile che vada d'accordo un uomo con un uomo, vedi qua dentro, che un uomo con una donna.

D.D.: -Io non so, canto messa con i bambini.

DS.G.: -Santa Maria di Brescia è patrona delle donne omosessuali.

B.A.: -Certo. E' per questo che la Chiesa deve essere d'accordo. Ma bisogna essere cauti, andare con pochi partner che si conoscono, perché c'è l'AIDS. E' molto pericoloso.

Z.G.: -Mia sorella mi dice sempre "Beato te. Maledetta la volta che mi sono sposata!"

B.A.: -Anche mio cognato me lo dice. Un vecchio mi ha detto che quando si è vecchi non ci si pensa che non si hanno mai avuti rapporti sessuali.

M.M.: -D'accordo. Ma vi sono altre differenze fra i sessi?

S.Z.: -L'uomo lavora per i campi e la donna in casa.

R.B.: -E perché non il contrario?

S.Z.: -L'uomo è fiero di avere la donna a casa. Perché si è sempre fatto così e così si farà. L'uomo che lavora a casa con i figli non si sente corretto o sano, non si sente a posto. Ci sono delle qualità anche biologiche e psichiche che li differenziano. Si è sempre fatto così, ma ci sono delle eccezioni: conoscevo una donna con undici figli che lasciava alla figlia maggiore, metteva i pantaloni del marito e andava per le colline. Anche l'opinione pubblica se vede l'uomo a casa e la donna per i campi dice "che famiglia è questa"

M.M.: -Ma perchè proprio la donna a casa e l'uomo fuori?

Z.G.: -Perché la donna deve farlo.

B.A.: -Mio padre faceva da mangiare come una donna. Dipende da coppia a coppia. Potrebbe essere il contrario.

DS.G.: -Dipende dalla vocazione che hanno.

S.Z.: -Maria, una donna forte e vigorosa, era più forte degli uomini con la falce.

D.D.: -Anche io lavoro in cucina. Aiuto la mamma.

S. Z.: -La donna è la regina del focolare.

R.B.: -Ma oggi la donna fa tutti i lavori dell'uomo.

S.Z.: -Questo è frutto dei tempi. Non so ancora se è una cosa bella, è appena iniziato. Se lo desiderano hanno ragione. Bisogna chiedere a loro.

R.B.: -Se lo chiede a me posso risponderle. Io ho scelto di lavorare, ma questa scelta comporta che a casa qualcosa deve cambiare. Sono soddisfatta del mio lavoro, ma pago con l 'assenza da casa.

S.Z.: -Dopo il 1950 le cose sono cambiate. Ci furono le femministe. Prima c'erano tanti pregiudizi frutto dell'ignoranza. Ora le cose sono migliori. Una volta i contadini facevano al massimo la seconda elementare. Questi cambiamenti sono dovuti alla maggior cultura. Per me è un bene.

DS.G.: -Le donne preparano le vivande e il vestiario. Ma qui c'è Angelo che fa il sarto e in cucina lavorano Bertillo, Gerlin e Brugnera.

R.B.: -Qui una volta c'erano i capoturni ed ora le caposala. Inoltre lavorano infermieri ed infermiere. Vi sono delle differenze?

B.A.: -Le infermiere sono più sensibili. Le donne hanno una famiglia e dei figli e si adoperano con noi come coi figli.

Z.G.: -Gli infermieri maschi ci trattano da amici, da fratelli. Psichiatria è togliere i pensieri. Mi scappano, oggi.

DS.G.: -Non so cosa dire. Mi piace sentirvi parlare. C'è un comportamento buono tanto negli uni che nelle altre.

Z.G.: -Il capoturno era una buona persona, facevamo tanti giri con il pullmino. Le donne erano brave.

S.Z.: -In stato di massimo bisogno di aiuto gli uomini ti passavano sopra. Sono arrivate le donne e hanno cominciato a farmi scendere dal malessere -una parola che non potrei dire perché me la rubano-. Bianca mi ha dato la buona digestione.

B.A.: -Gli uomini sono sempre stati più pungiglioni, le donne hanno portato più armonia.

S.Z.: -I capoturni non mi guardavano bene.

P.B.: -Ne sono passate di alte e di basse...Preferisco le infermiere.

DS.G.: -Perché sono colorate, hanno vestiti più belli colorati. Perché aiutano di più.

F.G.: -Sulle pastiglie e sulle punture gli uomini sono forse più adatti.

S.Z.: -E' un caso.

D.D.: -Le donne e gli uomini lavorano sull'orto. E poi mangiamo l'insalata e i pomodori.

DS.G.: -Le donne sono più piacevoli perché più loquaci.

Z.G.: -Mia sorella ha i calli a lavorare sull'orto.

M.M.: -E qui dentro?

D.D.: -Sono uguali.

P.B.: -Preferisco le donne che lavorano in cucina perché sono più lavoratrici.

DS.G.: -Sono anche più belle.

Z.G.: -Una volta c'erano tutti uomini. E, forse perché ero giovane e non capivo, mi davano tante pastiglie. Non si va tanto d'accordo fra tutti uomini.

DS.G.: -C'è più bella armonia con le donne.

S.Z.: -Sono di questo parere.

D.D.: -Anch'io sì.

F.G.: -Se tutto va bene...

S.Z.: -Gli uomini sono più facinorosi...

B.A.: -Se ci sono uomini e donne i rapporti sono più equilibrati.

F.G.: -Fin che tutto va bene, ma se gira di matto ci vuole un uomo a contenere.

B.A.: -Ora con i farmaci e con noi che siamo maturati è impossibile che accada.

P.B.: -Usciamo anche da soli.

F.G.: -Una volta erano necessari gli uomini. Anche per gli elettroshock. Una volta era manicomio ora è psichiatria.

S.Z.: -E' stato un cambiamento globale...

F.G.: -... un miglioramento...

B.A.: -Anche perché sono entrate le donne.

S.Z.: -E' un grande sacrificio per una donna stare qui con uomini matti. Per me sarebbe un sacrificio lavorare a Valdobbiadene con le matte.

R.B.: -Vuole chiedercelo?

S.Z.: -Sì.

R.B.: -Lavoro da 15 anni in psichiatria e mi fa piacere. L'ho scelto io: potevo lavorare in chirurgia o in pediatria... Ma sono contenta. Anche qui lavoro con persone ammalate e che hanno tante cose da darmi.

S.Z.: -Mia sorella mi dice "vai via", non vuole stare con me. Fanno tutti fatica a sopportarmi.Comunque alla sera dopocena bisogna che non restino le donne perché si va in ipertensione per la mania.

DS.G.: -Per me possono fermarsi, perché mi piace parlare con loro.

M.M.: -Siamo stati assieme al cinema dopocena, e non siamo stati male.

B.A.: -Le donne ti scaldano il letto.

S.Z.: -Io ho avuto un 'esperienza con una sgualdrina a S. Vito. E' stata l'unica.

B.A.: -E' un piacere veloce. Avevo una fidanzatina alle elementari, Maria. La foto di classe l'ho tenuta per molto tempo in portafoglio. Ma è diventata più grande di me.

Z.G.: -Le mie cugine le accarezzavo, mettevo la mano per sotto, facevamo il bagno... Ma non ho mai conosciuto donne.

F.G.: -Da giovane non avevo una morosa fissa. Quando facevo il fattorino alla De Agostini, carte geografiche, di domenica ci incontravamo con le ragazze a servizio. A Milano avevo una morosa, ma io preferivo andare a vespro.

S.Z.: -Quando pensiamo a sposarci le cose si complicano perché non siamo normali e non siamo all'altezza. Se stiamo con la moglie, per lei è come stare con una persona ansiosa e indecisa. E' un problema per la donna se è lei la sana. Io sono ammalato, non ho un lavoro, non posso portarla per le strade, perché sto male se vado in luoghi diversi. Allora metto da parte l'idea e non ci penso. Mi ritiro. Mio padre voleva che mi sposassi. Mia madre no: era più prudente. Se mi fossi sposato sarei stato forse più tempo fuori, sarei entrato più tardi a S. Artemio. C'era una ragazza, Giovanna, che stava sempre nel nostro cortile, e parlavamo a lungo mentre segavo la legna o facevo altre cose. Ora sua sorella ha sposato mio fratello. Non l'ho più rivista. Avevo 25 anni e lei 23. Ero già stato male due volte. E poi lei aveva la tisi e la famiglia non voleva.

DS.G.: -Ho una moglie. Avevo amiche a Refrontolo, ma non hanno studiato, tutte elementariste. C'era un amico, Antonio, a cui piacevo - avevo un'altra fisionomia - e che amava sentirmi suonare l' armonium.

P.B.: -Avevo una morosetta piccola, anch'io ero piccolo. Eravamo a scuola assieme, non ricordo il nome.