La vita prima dell'ospedale.

 

Sono nato il 26 febbraio di un anno freddo.

Mia mamma mi ha raccontato che quando era incinta sentiva paura per la mucca che avevamo in stalla che faceva rumore con la catena.

Mi fecero una foto a un anno: ero piccolo, con la testa grossa e la banana.

A quattro anni non riuscivo a mangiare. Mi portarono al Santo a Padova e poi in clinica a Padova. Mi portarono in montagna a Pianezze e lì stavo con mia zia, la sorella più giovane di mia madre. Veniva mio padre con lo zaino a portarmi il cibo scatolame marmellata crema di carne... Dopodichè mangiai guarendo. Mi ero abbonato al giornale del Santo di Padova.

A sei anni andai a scuola ma facevo combattere la maestra perchè era vecchia e fui bocciato. La maestra di terza e quella di quinta mi erano simpatiche perchè erano belle.

Quando avevo quattro anni nacque mia sorella. Io ero dabasso e stavo sulla strada e io volevo sapere se era nato un maschio o una femmina. Questo è il primo ricordo di mia sorella. C'era una famiglia da Bolzano che conosceva mio padre che veniva a soggiornare per le arie. La signora si chiamava Adele e aveva due figli, un maschio Gianni e una femmina con un soprannome che non ricordo.