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L'Europa Orientale

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VARSAVIA - Uno dei mass media politicamente più potenti in Polonia è un'emittente radio diretta da un prete cattolico, i cui sfoghi quotidiani di odio e rabbia si alternano a lunghe sessioni di preghiera. Il fondatore della radio, il reverendo Tadeusz Rydzyk, dice che i politici che favoriscono la liberalizzazione della legge polacca sull'aborto dovrebbero essere rapati a zero, così come durante la Seconda Guerra Mondiale i polacchi rapavano a zero le teste delle donne che andavano a letto con i soldati tedeschi. Per la radio, inoltre, le espressioni di antisemitismo sono pane quotidiano.

La gerarchia cattolica, quando Radio Maryja (questo è il nome dell'emittente) si è trasformata da una piccola stazione autofinanziata creata nel 1991 in un vero e proprio movimento sociale con 5 milioni di sottoscrittori che promuove con successo candidati al parlamento, è rimasta in silenzio. Ma dopo che l'ufficio di un procuratore provinciale si è mosso contro padre Rydzyk e il Vaticano ha dato segni di disagio, il più alto rappresentante della chiesa polacca, il cardinale Glemp, ha biasimato in una lettera il prete per essere andato troppo oltre e per essersi insubordinato alla gerarchia, chiedendo inoltre ai suoi superiori di intervenire. Questi ultimi, tuttavia, hanno espresso la loro solidarietà a padre Rydzyk.

Il prete si è presentato per l'interrogatorio davanti al procuratore accompagnato da un parlamentare del partito Azione Elettorale Solidarnosc, che ha vinto le elezioni nazionali l'autunno scorso.

Padre Rydzyk, che trasmette telefonate in linea dagli ascoltatori, lasciandoli parlare a lungo, ha dato una prova della sua influenza politica in occasione delle elezioni. Almeno 18 deputati del gruppo di Solidarnosc hanno detto di avere vinto perché l'emittente radio li ha sostenuti. Molti di questi politici ora controllano i comitati per la cultura e i media della camera bassa e di quella alta del Parlamento.

Secondo svariate inchieste, Radio Maryja è la quarta emittente più popolare della Polonia. E' aggressivamente antiurbana e la maggior parte dei suoi 5 milioni di ascoltatori sono persone anziane e donne religiose.

Molte di queste donne vivono solo di una magra pensione e trovano sollevamento nell'ascoltare i lunghi programmi religiosi.

(da: "New York Times", 15 dicembre 1997)