ROMPERE IL SILENZIO

22 aprile 1997, ore 15,30: a Lima, in Perù, i 14 militanti del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru, impegnati da 4 mesi nell'operazione "Rompere il silenzio", contro il regime neoliberista e assassino di Fujimori e per la scarcerazione dei loro compagni detenuti in condizioni disumane, sono stati tutti massacrati.

Quello che è successo in Perù è l'ultimo esempio di come il nuovo ordine mondiale agisce contro coloro che lottano per affermare i diritti umani primari quali libertà, giustizia, salute, istruzione, uomini e donne stanchi di sopravvivere e decisi a vivere.

E' necessario rompere il silenzio, per renderci conto che ciò che è avvenuto a Lima non è un'operazione militare riuscita, ma una STRAGE PREMEDITATA.

Ad usare metodi terroristici non sono stati i 14 Tupamaros, che rivendicavano una giustizia sociale con gli unici mezzi lasciati dall'intransigenza del governo peruviano, ma piuttosto è terrorismo di stato quello praticato dal dittatore Fujimori per giungere al neoliberismo, che soffoca e trucida qualsiasi forma di opposizione e lotta per la democrazia.

In Perù, come in moltissimi altri paesi del mondo, la stragrande maggioranza della popolazione vive in condizioni di povertà estrema, e chi lotta per migliorare le proprie condizioni di vita viene eliminato.

ABERRAZIONI GIURIDICHE, CARCERI-TOMBA, PERSECUZIONI, SPARIZIONI ,sono all'ordine del giorno per l'annichilimento fisico e psichico di coloro che dicono basta al nuovo sistema mondiale, che porta alla concentrazione del potere nel potere, della miseria nella miseria.

Tutti quelli che si ribellano in America Latina, dai ragazzi combattenti in Chiapas fino ai detenuti politici del Frente Manuel Rodriguez in Cile, sono una sola grande famiglia che con orgoglio assoluto va avanti nella traccia lasciata dal Che, perchè non gli è stato lasciato altro cammino, perchè la pace non convive con lo sfruttamento, perchè la dignità non la decide il Fondo Monetario Internazionale, perchè le speranze del continente non le amministra la Banca Mondiale, perchè la sete di giustizia sociale non si è saziata con la caduta del falso mondo socialista, né con l'avvento del nuovo ordine internazionale.

Nella "civile" Europa lavoratori, disoccupati, studenti, immigrati, sono costretti a sopravvivere, sacrificati sull'altare dei parametri macroeconomici, mentre le microguerre si succedono, coinvolgendoci sempre più in prima persona: prima spettatori e complici in Yugoslavia, oggi a capo della spedizione in Albania!

MA NONOSTANTE LE POLITICHE INIQUE ED ASSASSINE DEL NEOLIBERISMO, LA RESISTENZA CONTINUA E CONTINUERA' IN PERU', IN CHIAPAS, IN ITALIA, IN TUTTO IL MONDO, PER:

- FERMARE LE TORTURE E LE UCCISIONI DEI PRIGIONIERI POLITICI

- FERMARE GLI ARRESTI E LE INCARCERAZIONI DEGLI AVVOCATI DEI DETENUTI POLITICI

- CONTRO IL REGIME DI FUJIMORI, SOSTENUTO DALL'IMPERIALISMO USA E ITALIANO

- CONTRO IL NEOLIBERISMO E PER L'UMANITA'



Cesena, Italia, Pianeta Terra
estroja@ecn.org
COMITATO INTERNAZIONALISTA DI CESENA
COLLETTIVO CHIAPAS DI RIMINI