| MESSICO-MONDO.... UNA NUOVA PARTITA HA INIZIO Radio Balkan & Ketchup |
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L'otto dicembre prossimo si firmerà a Bruxelles, sede del parlamento europeo, un trattato preferenziale fra l'Unione Europea ed il governo Messicano. La firma del trattato sarebbe condizionata dal rispetto della salvaguardia dei diritti umani da parte del governo messicano; la suddetta clausula, contenuta nella costituzione del parlamento europeo, impedisce a tutti i paesi facenti parte della U.E. di avere relazioni commerciali con paesi che non la rispettino. Qualcosa a questo punto non quadra: la firma dell'accordo è stata rimandata fino ad oggi a causa dell'apertura di una relazione, da parte dell'U.E., riguardante la violazione dei diritti umani in Messico ma, si sà, "il tempo cancella tutto" e così, dopo numerosi contatti ben curati da parte del Messico con numerosi paesi europei e dopo dei "calcoli" più approfonditi da parte di quest'ultimi, è stata fissata la data per l'instaurazione dell'accordo il quale, come il trattato di libero commercio (N.A.F.T.A.) firmato fra i governi di Messico, Canada e Stati Uniti, legittima la posizione internazionale del presidente Zedillo, grande cavalliere della crociata neo-liberista e apre ancor di più le frontiere messicane sul grande mercato internazionale dimenticandosi, come sempre e come in tutto il mondo, delle persone. La fine della partita è sempre la stessa: i ricchi diventano più ricchi ed i poveri più poveri. Il governo Messicano sta giocando numerose partite sul terreno neo-liberista, da un pò di tempo però, ovvero da quel famoso primo gennaio '94, data in cui la voce dei senza voce, gli uomini senza volto del Chiapas, si fece sentire, il regolare svolgimento del gioco viene turbato da delle grida che provengono da fuori, da chi dal gioco è stato sempre tenuto ben lontano. E così i giocatori cercano di zittirle con metodi non molto correti (morti, torture, sparizioni, isolamento, fame...) e, per non sporcarsi le mani, fanno uso degli "ultrà" della situazione (esercito federale, gruppi paramilitari...) specializzati in materia. Le numerose voci che formano un unico grido, ovvero quello di pace, dignità, giustizia e libertà per tutti, però non cessano ed iniziano a farsi sentire anche dal pubblico sugli spalti, la così detta società civile; è così che molti spettatori fanno suo questo grido. La situazione si fà critica: i giocatori vanno a sentire quelli che gridano e, per farli smettere, firmano degli accordi con loro. Ma la partita chiama e gli accordi non vengono rispettati. La situazione si fà critica: i giocatori tornano ai vecchi metodi, gli "ultrà" si impegnano sempre più. Gli spettatori rimangono sempre più indignati e alcuni di loro escono. La situazione si fà critica: i giocatori adottano i vecchi metodi anche con loro.
Nell'ultimo anno si sono rese pubbliche le denuncie (riguardanti casi di omicidi, torture, sparizioni a danno del popolo messicano ed espulsioni di osservatori di pace internazionale inmotivate) di organizzazioni umanitarie quali Amnesty International ed altre organizzazioni internazionali, che qualificano il Messico come "lo stato delle Americhe che meno di tutti rispetta i diritti umani. Ma tutto questo ai "signori" non interessa, devono firmare per poter cominciare un'altra partita.
RINFRESCHIAMO AI "SIGNORI" LA MEMORIA

