Questo spazio liberato, luogo di socializzazione e speriementazione culturale e artistica non mercificata, di rispetto delle diversità, di crescita politica, collettiva, al di fuori del controllo di partiti e istituzioni, si basa sull'autogestione intesa come pratica concreta della libertà rivolta alla realizzazione dei bisogni e dei desideri individuali e collettivi, alla riunificazione delle esperienze nell'ambito dell'assemblea come forma di democrazia diretta.

E' aperto al contributo di chiunque ne condivida le finalità. Dopo 3 giorni la stampa ha dato la notizia con titoli del tipo: "gli autonomi accampati a Bergamo"/"il leonka di Bergamo fa il bis" ecc... rappresentando così la volontà di far passare la questione delle esigenze di spazi sociali come problematica che investe una ristretta cerchia di persone e continuando a far leva sul versante dell'ordine pubblico.

Il CSOA fantasma è gestito dalla spontanea collaborazione di diversa provenienza, unite sotto la bandiera dell'autogestione che confermano la necessità di spazi sociali in un contesto territoriale politico diverso da quello seriatese anche se in solidarietà e risposta alla repressione militare e politica che le istituzioni hanno manifestato con il violento sgombero del CSOA Ex-mab.

E' ora di finirla di continuare a paragonare la nostra situazione con l'esperienza milanese del Leoncavallo. La nostra realtà vive e si definisce a Bergamo e nel suo specifico contesto socio-politico.

Chiediamo al Sindaco di Bergamo (le cui promesse di campagna elettorale riguardanti spazi sociali per i giovani sono tutt'ora senza seguito) di confermare e precisare le gravi affermazioni apparse sui quotidiani con le quali liquida senza mezzi termini le esperienze del Centro Sociale e la possibilità di autogestione della vita politica e sociale.

Proponiamo un'assemblea pubblica aperta a tutti i cittadini compreso il primo, per farci conoscere e valutare problemi e proposte. La data e luogo dell'assemblea sarà comunicata in seguito.