La battaglia continua


Lo sgombero della casa di Via Strambio
Martedi' 21 gennaio un gruppo di giovani proletari occupano un ex albergo in Via Strambio sfitto da dodici anni in risposta agli affitti da capogiro e al disagio di vivere senza un tetto. Durante l'autogestione abbiamo avviato un dialogo con gli abitanti del quartiere creando attorno all'occupazione un clima di interesse e solidarieta'. Tutto questo e' stato interrotto nella tarda mattinata di giovedi' dall'intervento delle forze dell'ordine - digos, polizia, carabinieri, polizia municipale e vigili del fuoco - che irrompevano nel quartiere e senza lasciare spazio a nessuna trattativa sgomberavano con violenza inaudita lo stabile. Vogliamo assicurare agli abitanti di Via Strambio, all'intero quartiere e alla citta' che noi, piu' forti di prima, continueremo a lottare denunciando strozzini, speculatori e agenzie immobiliari. Noi vogliamo sviluppare con gli sfrattati, i senza tetto, con tutti quei soggetti che sentono e vivono il problema della casa, l'autorganizzazione per bloccare ogni forma di ingiustizia sociale con l'autoconvocazione di picchetti antisfratto, rilanciando e difendendo la pratica dell'occupazione. La nuova composizione di classe, la prospettiva di lotte future, riscoprono il terreno collettivo della lotta per il diritto alla casa, nella materialita' delle cose, del conflitto, il fare politica, costruire l'oganizzazione di questa politica. E' questa la realta' delle lotte che non viene recepita. Lottare per il diritto alla casa significa non accettare le umiliazioni imposte da questa societa', che nega i diritti fondamentali e costringe i proletari a sopravvivere con una qualita' della vita che punta al ribasso. Contro l'accordo politico-mafioso dei padroni, resistiamo agli sfratti e riprendiamoci i diritti negati.

Comitato di lotta per il diritto alla casa "Casa Mon Amour"