| tit. originale | Lianna |
| regia, soggetto e sceneggiatura | John Sayles |
| fotografia | Austin de Besche |
| musica | Mason Daring |
| interpr. e pers. | Linda Griffiths Lianna - Jane Hallaren Ruth - Jon De
Vries Dick - Jo Henderson Sandy
Jesse Solomon Spencer - Jessica Wight Mac Donald Theda |
| origine | Usa, 1982 |
| durata | 112' |
| genere | Drammatico |
qualità ••• tematica ••• erotismo ••
video General Video, Cecchi Gori
Hoboken, New Jersey. Lianna, trentenne, è sposata con Dick,
docente di cinema in un college, e ha due figli: Spencer e Theda.
Da un po' di tempo vive una certa crisi familiare, dovuta anche alle avventure
di Dick con le sue allieve, ma resiste soprattutto per i figli. Alla
ricerca di stimoli nuovi si mette a frequentare l'università, che
aveva interrotto. Qui si innamora di Ruth, un'insegnante lesbica
affascinante ed estremamente sicura di sé. Tra le due nasce
un forte legame, sentimentale e sessuale.
Purtroppo quando Dick viene a conoscenza della relazione la caccia
di casa, con la scusa che potrebbe danneggiare i figli.
D'altra parte anche Ruth le fa capire gentilmente ma con fermezza che
non la vuole con sé, un po' per difendere la propria immagine nel
ristretto ambiente universitario, un po' perché è attratta
da un'altra donna.
Sola (è stata abbandonata da tutti, a cominciare dalla sua migliore
amica Sandy, terrorizzata dal fatto che lei sia lesbica) e senza punti
di riferimento, Lianna va a vivere in una camera subaffittata e trova un
lavoro come cassiera in un supermarket.
Così, vincendo una crisi dopo l'altra, conquista piano piano
la sua autonomia che però si tinge di solitudine, poiché
Ruth la lascia definitivamente per un'altra.
IL FILM È INCENTRATO SULLA FIGURA DI LIANNA. LA sua storia
è quella dell'emancipazione di una donna che prende coscienza di
una parte di sé finora nascosta, e che si trova improvvisamente
vulnerabile nei rapporti con gli altri a causa delle sue scelte.
Disillusa e annoiata dal rapporto con il marito, Lianna trova in Ruth
quella tenerezza che con Dick è ormai persa, in un rapporto coinvolgente
che, se per l'altra è un'esperienza come tante, per lei è
una pungente novità densa di forti stimoli.
Quando poi anche la relazione con Ruth finisce male, a dimostrazione
di come alcune cose non siano prerogativa del rapporto con l'altro sesso,
Lianna (che pensava, sono parole sue, che una volta trovato qualcuno da
amare tutto si sarebbe aggiustato) non è sconfitta: al contrario
accetta con dignità e voglia di vivere la nuova realtà.
Il film, molto curato nei brillanti dialoghi e nei dettagli, è
anche lo spaccato attendibile di una piccola cittadina universitaria, dominata
da una falsa liberalità e da una ristretta visione delle cose a
cui pochi sfuggono (tra costoro il tredicenne Spencer, ancora libero da
ogni pregiudizio, che dice: «Vuoi dirmi che la mia vecchia è
lesbica? E che male c'è! »).
Nella sua ricerca di autenticità il regista si sforza di essere
oggettivo al massimo, rifuggendo da ogni tono melodrammatico, cercando
di far andare le cose da sole, presentandole come una successione di piccoli
eventi e delle loro naturali conseguenze, senza per questo rinunciare a
una sottile finezza psicologica.
Ne scaturisce un insieme che sa creare forti emozioni (come nella scena
finale in cui Lianna scoppia a piangere tra le braccia dell'amica Sandy)
ma è anche spesso pregna di un delizioso humour.
Le scene di sesso tra Lianna e Ruth, soavi ma anche limitate da un
eccessivo pudore, sono quelle più elaborate: sono girate a volte
con un intenso filtro blu o con un raffinato montaggio, come quello che
mostra in parallelo le prove di un numero di danza e i movimenti delle
due donne nude, in cui alla leggerezza dei corpi in movimento fa eco quello
dei due corpi che si uniscono nell'amplesso.
Eccellente Linda Griffiths, splendida protagonista.