| tit. originale | Prick up Your Ears (tr. lett. Drizza le orecchie) |
| regia | Stephen Frears |
| soggetto | dalla biografia di Joe Orton scritta da John Lahr |
| sceneggiatura | Alan Bennett |
| fotografia | Oliver Stapleton |
| musica | Stanley Myers |
| interpr. e pers. | Gary Oldman Joe Orton
Alfred Molina Kenneth Halliwell Vanessa Redgrave Peggy Ramsey Wallace Shawn John Lahr |
| origine | Gran Bretagna, 1987 |
| durata | 1 1 0' |
| genere | Biografico |
qualità ••• tematica ••• erotismo ••
video Futurama
9 agosto 1967. In un monolocale nei sobborghi di Londra la polizia
trova il corpo, col cranio sfondato a colpi di martello, del celebre commediografo
Joe Orton e quello del suo amante Kenneth Halliwell.
Dieci anni più tardi lo studioso americano John Lahr si reca
da Peggy Ramsey (l'agente di Orton) dalla sorella e dal cognato per pubblicare
i suoi diari. Attraverso queste testimonianze il film rivive in flashback
le vicende dei due.
Il diciottenne Joe conosce Kenneth nel 1951 all'Accademia d'Arte Drammatica;
subito ne viene sedotto e dopo non molto i due decidono di vivere assieme.
Kenneth inizia a scrivere racconti che però vengono rifiutati dagli
editori.
La svolta avviene dieci anni dopo, quando i due vengono imprigionati
per aver scritto frasi sconce su alcuni libri della biblioteca pubblica.
In prigione Joe, lontano dall'amante, scrive un radiodramma che invia alla
BBC. È l'inizio di una folgorante carriera.
Contemporaneamente la convivenza comincia ad entrare in crisi.
Kenneth si sente frustrato dal suo ruolo secondario rispetto a quello di
un personaggio pubblico come Joe.
Neanche un viaggio a Tangeri, organizzato da Joe per favorire una riconciliazione, mette le cose a posto: al ritorno Kenneth è sempre più isterico.
Intuendo l'approssimarsi della separazione Kenneth fracassa la testa
di Joe mentre sta dormendo e poi si suicida.
I loro corpi sono cremati e le loro ceneri mischiate insieme.
IL FILM, DISTRIBUITO IN ITALIA CON UN ORRIDO TITOLO (in inglese
prick up significa "drizza le orecchie' , ma contiene anche un doppio senso
più scurrile, alludendo all'erezione) è la storia dell'ascesa
letteraria di Joe Orton (un drammaturgo non molto conosciuto in Italia,
ma al contrario molto celebre nei paesi di lingua inglese) troncata da
un assassinio brutale e cruento.
Elaborato con una struttura ad inchiesta, è una sorta di puzzle
che, attraverso testimonianze, va a ritroso nel tempo fino a ricomporsi
in tutta la sua tragicità.
Vediamo il giovane Joe vivere appieno la permissività della
swinging London e cercare nuovi partner. L'incontro con Kenneth segue
questi canoni usuali: dai primi approcci nella toilette di un cinema al
primo rapporto sessuale, dalla ricerca comune di altri maschi alla convivenza.
Già allora si precisano le differenti concezioni della relazione,
che Joe vorrebbe libera, al contrario di Kenneth che desidera una coppia
stabile e fedele.
La prigione è l'occasione che permette a Joe di esprimersi pienamente,
finalmente sgravato dalla rigidità del compagno.
In seguito al successo dell'amante si fa poi strada la gelosia di Kenneth.
Questi, frustato nelle sue velleità letterarie (e già demoralizzato
da un precoce decadimento fisico e da una calvizie che lo costringe ad
un ridicolo parrucchino) si sente sempre più emarginato e a disagio
nel ruolo di "moglie" di un personaggio pubblico. Joe da parte sua
si vergogna di lui, tanto da nasconderne spesso la presenza a terze persone.
In realtà Kenneth non si sente inferiore all'amante; non a caso
quando lo uccide con una studiata messinscena gli dice, a ribadire la sua
superiorità: «Ti ho scelto per uccidermi».
Il film non sempre riesce ad essere convincente, ma condensa molte
situazioni tipiche del mondo omosessuale viste spesso, come del resto tutto
il film, attraverso un'ironia tagliente che arriva a sfiorare il cinismo,
come nel momento della mescolanza delle ceneri.
L'ironia non risparmia neanche le scene di sesso, a volte decisamente
ardite, come quella del primo rapporto fra i due, contrassegnato ironicamente
dalle riprese televisive del matrimonio della regina Elisabetta.