tit. originale
Die bitteren Tränen der Petra von Kant
regia
Rainer Werner Fassbinder
soggetto e
sceneggiatura
R. W. Fassbinder dal suo omonimo dramma teatrale (1971)
fotografia
Michael Bailhaus
musica
vari
interpr. e pers. Margit Carstensen
Petra von Kant - Hanna Schygulla Karin Tümm - lrm Hermann
Marlene - Katrin
Schaake Sidonie von Grasonabb - Eva Mattes Gabriela von Kant
- Gisela Fackeidey Valerie von Kant
origine
Repubblica Federale Tedesca, 1972
durata
121'
genere
Drammatico
qualità ••• tematica
••• erotismo •
video Videogram, Number One Video
Petra von Kant, trentaseienne stilista di successo, colta e amante dei
bello ma svuotata dentro da due matrimoni andati male, non trova stimoli
neanche nel lavoro. Vive in un ambiente molto raffinato e personale,
ma opprimente e pieno di manichini, con la segretaria e domestica Marlene,
che la ama perdutamente.
La sua esistenza è profondamente turbata dall'incontro con la
giovane e bella Karin, presentatale dall'amica Sidonie e desiderosa di
inserirsi nel mondo della moda. Ne rimane totalmente ammaliata e
le offre danaro e fortuna. Karin accetta e va a vivere assieme a
lei; ma in breve la possessività e la gelosia di Petra finiscono
per opprimerla, tanto da farla scappare via.
Petra rimane sola, consolata amorevolmente dalla fedele Marlene, il
cui sforzo non è mai apprezzato e che anzi viene spesso maltrattata.
Petra va di male in peggio. Nel giorno dei suo compleanno ha una
crisi isterica e maltratta la madre, la figlia e Sidonie che la vengono
a trovare. Solo in seguito, induritosi il suo cuore, supera l'accaduto
e quando Karin le telefona riesce a risponderle pacatamente. Sente
la voglia pungente di rinascere, magari con l'aiuto di Marlene. Ma
questa si rifiuta e parte silenziosamente. Petra ora è proprio
irrimediabilmente sola.
IL FILM È UNA FEDELE TRASPOSIZIONE DI UN DRAMMA, per molti versi
autobiografico, dello stesso Fassbinder. Di conseguenza conserva
molte caratteristiche squisitamente teatrali: l'unità spaziale (si
svolge in un solo ambiente), una certa staticità della macchina
da presa e la grande importanza dei dialoghi.
L'ambiente circoscritto, unito all'immobilità dei personaggi
e della situazione, comporta naturalmente una certa lentezza della storia,
a volte esasperante. In compenso facilita un acuto scandaglio psicologico
delle tre protagoniste, su cui non è certo facile esprimere un giudizio
netto poiché. volta per volta, sanno suscitare nello spettatore
reazioni contrastanti, d'astio come d'umana comprensione.
Petra è il perno di tutto: inaridita dalle esperienze matrimoniali
ed ormai nevrotico e dedita all'alcool, consuma nella solitudine e nel
livore le sue giornate, indifferente all'unica persona che amorevolmente
ha cura di lei. Nel rapporto con Karin, di cui invidia la giovinezza
e la spregiudicatezza, ricerca un amore che rivitalizzi la sua vita ormai
abbrutita; ma questo amore risponde anche a un desiderio, dalle sfumature
sadiche, di possesso (l'ascendente che ha su Marlene, e di cui sembra non
accorgersi, non la interessa) per vantare qualcosa di suo.
Marlene le è del tutto assoggettata, la vittima che accetta
ogni capriccio e cattiveria, salvo poi ribellarsi quando Petra alla fine
la tratta per la prima volta senza il suo normale fare autoritario e, soprattutto,
dopo aver visto la sua debolezza nel rapporto con Karin. Costei appare,
forse perché proletaria, più forte: sa quello che vuole e
vive il rapporto con Petra, della cui personalità è comunque
infatuata, soprattutto come opportunità per fare fortuna, per poi
troncarlo quando viene limitata la propria libertà e viene trattata
come un mero oggetto.
Tre personaggi contrassegnati da incapacità di comunicare e
da differenti modi d'amare ma uniti, soprattutto Petra e Marlene, dal ritrovarsi
alfine immersi nella più amara solitudine.
Dello stesso regista:
Il fabbricante di gattini, 1969, Polygram Video
Whity, 1971
La paura mangia l'anima o Tutti gli altri si chiamano Alì,
1973, Videogram, Number One Video, Cecchi Video
Il diritto del più forte, 1974, General Video
Nessuna festa per la morte del cane di Satana, 1976, Videogram,
Poiygram Video, Number One Video
Un anno con tredici lune, 1978, Videogram, Number One V., Cecchi
V.
Lola, 1981, Avo Film, Panarecord, Polygram Video
Veronika Voss, 1982, Videogram, Number One Video
Querelle de Brest, 1982, General Video