| tit. originale | Taxi zum Klo |
| regia, soggetto e sceneggiatura | Frank Ripploh |
| fotografia | Horst Schier |
| musica | Hans Wittstatt |
| interpr. e pers. | F. Ripploh Frank - Bernd Broaderup Bernd - Orpha Termin
vicina di casa
Magdalena Montezuma assistente del dottore - Ulla Topf una prostituta |
| origine | Repubblica Federale Tedesca, 1981 |
| durata | 92' |
| genere | Commedia |
qualità •• tematica •••
erotismo •••
video General Video
Frank è un insegnante trentenne berlinese, molto stimato e benvoluto
sia dagli allievi che dai colleghi, coi quali una volta la settimana si
ritrova per giocare a bowling.
Per gli amici è però Peggy, un omosessuale convinto,
dichiarato e del tutto disinibito, che vive solo e che passa di avventura
in avventura: per avere nuovi incontri frequenta saune, cessi pubblici,
luoghi di battuage. Ma anche per strada gli capita spesso
di incontrare più o meno casualmente partner.
La sua ricerca costante di sesso, che gli piace in ogni forma, si intreccia
senza nessun problema con la sua vita quotidiana.
Una sera Frank incontra in un cinema un inserviente, Bernd. Tra
i due nasce ben presto una relazione, che vede momenti di intensa felicità
e progetti per un futuro comune. Qualcosa però si incrina
quando Bernd si accorge che Frank non rinunzia ad avere altri partner occasionali
ed anzi insiste perché ne trovi anche lui.
Bernd sente il rapporto come qualcosa di esclusivo e di intenso e prova
una forte gelosia. Ma Franck non molla, anzi. Ricoverato in
ospedale, avverte tanto il richiamo dei rapporti avventurosi che arriva
addirittura a fuggire per andare in taxi a battere nei cessi. Così,
al termine di una festa in cui Frank fa amicizia con un ragazzo, avviene
l'inevitabile rottura. Frank però non demorde e spera, sotto
sotto, di poter aggiustare il rapporto con Bernd, senza per questo rinunciare
alla sua impagabile libertà.
IL FILM HA AVUTO IN ITALIA UN BURRASCOSO RAPPORTO con la censura che
lo ha fatto circolare nelle sale (e quindi in videocassetta) con una soluzione
inedita (quanto ridicola!): alcune scene sono state oscurate del tutto
per qualche secondo.
A subire questa sorte sono state le sequenze più hard, tra cui
una decisamente insistita di golden shower. Ma bisogna dire che la
censura ne ha comunque lasciato molte altre sicuramente forti per un pubblico
non disinibito perché, oltre alla scena della perlustrazione medica
anale del regista/protagonista, le scene di nudo e di sesso si sprecano,
compresa qualcuna di sadomasochismo. Senza dimenticare che l'intreccio
stesso si basa su una continua ricerca di partner in cessi o altri luoghi
"canonici".
Questa è la prima opera di Ripploh (autore in seguito di un
meno felice Taxi nach Cairo) che ha trasportato sullo schermo la
sua storia personale. Infatti è stato un professore supplente
che, dopo aver reso nota la propria omosessualità con una dichiarazione
sul settimanale Stern, ha perso il posto e si è dato alla
regia a tempo pieno.
Il titolo, che trova esemplificazione in una sequenza del film, si
deve alla paura e/o desiderio che il protagonista ha di continuare una
vita così estemporanea anche da vecchio, quando sarà obbligato
a raggiungere in taxi i luoghi di battuage.
Tutto il film gioca appunto sul suo dilemma: se sia preferibile la
libertà di far l'amore ogni qualvolta se ne ha l'occasione (con
una gioiosità evidentemente pre-Aids) oppure il senso di umano conforto
che può dare un compagno fisso, che pretende però un comportamento
fedele.
Un dilemma angoscioso ma vissuto anche in maniera divertita e con un
disincantato senso del già vissuto, che trova soluzioni diverse
a seconda degli stati d'animo del protagonista, e che trova invece Bernd
del tutto schierato a favore di una coppia fedele.
Ciò detto il film, che da un punto di vista tecnico rivela vistosi
limiti, ha il suo pregio maggiore nell'essere una visione estremamente
fresca e sincera di un particolare tipo di vita gay, non priva di un'ironia
liberatoria che lo percorre tutto, nei momenti di sesso come in quelli
di tenerezza.
Dello stesso regista:
Taxi nach Cairo, 1987