genere
Drammatico
qualità *** tematica * erotismo *
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Un cronista interroga gli operai di una fabbrica che è stata
loro donata dal padrone. Così veniamo a conoscenza della storia
di quest'ultimo, Paolo, ricco esponente della borghesia industriale milanese,
e della sua famiglia: la moglie Lucia, i figli Pietro e Odetta e la serva
Emilia.
Un ospite, la cui venuta è stata preannunciata da un telegramma
portato da uno spensierato postino, sconvolge la vita della famiglia.
Tutti si dimostrano molto interessati alla sua amicizia, dando prova di
desiderarlo fisicamente. L'ospite finisce per accontentarli, facendo
l'amore, uno dopo l'altro, con tutti i componenti della famiglia.
Un telegramma fa sì che l'ospite debba lasciare la casa.
Ciascuno gli confida il proprio enorme rammarico e la convinzione di essere
profondamente cambiato grazie a lui.
Una volta partito, tutti cadono nello sconforto più totale e
si comportano in maniera inusuale. Emilia torna al suo paese, dove
compie miracoli e sale al cielo; poi si fa seppellire e dalle sue lacrime
sgorga una sorgente di vita. Lucia abborda un giovane per strada,
fa l'amore con lui, per poi cercare altri amanti occasionali. Odetta
si chiude in un silenzio impenetrabile e folle. Pietro diventa un
pittore alla ricerca di nuove tecniche, che non assomiglino a nessun'altra.
Paolo, invece, si denuda alla Stazione centrale e va nel deserto, che squassa
con un urlo straziato e infinito.
A SUO TEMPO IL FILM FU FONTE DI SCANDALO E DI inesauribili polemiche,
sfociate addirittura in un processo al regista. A distanza di quasi
trent'anni, di questa forza scandalosa rimane poco o nulla, ed il film
appare forse datato, legato com'è a concezioni marxiste-cattoliche
che hanno perso un po' della loro forza.
t comunque un film magnifico e seducente che, dietro la sua simbologia
e al di là di qualche difficoltà di lettura puntuale, si
offre invece chiaramente nel suo significato globale, proprio come un teorema
scaturisce logicamente da un'indefettibile dimostrazione matematica.
Pasolini si interroga sulla condizione umana e sulla sua improrogabile
esigenza d'assoluto e di sacro (simboleggiati dalla grandezza epica del
deserto). Sotto accusa è la borghesia al potere, che si ciba
di un freddo materialismo e di stantie, repressive convenzioni sociali
che distraggono l'uomo dai veri valori. Il silenzioso ospite è
un dio, un Eros capace di offrire l'amore, la verità e l'autenticità
ad un mondo falso, che ha smarrito se stesso.
A compiere il miracolo è il sesso, a cui (è questo l'affermazione
più significativa) si attribuisce un'eccezionale carica rivoluzionaria.
t attraverso il sesso che i personaggi, posseduti uno dopo l'altro dall'ospite-angelo,
scoprono la propria vera essenza. Tranne che per Emilia, l'unica
ad essere imbevuta di quella sana cultura contadina esaltata da Pasolini,
per tutti non ci sarà però via di ritorno, perché
la vita, senza l'assoluto, è svuotata di ogni significato ed esige
la distruzione di tutti i valori precedenti: per questo Paolo si libera
di tutto, del danaro come degli abiti.
Tutto il film trasuda una palpabile sensibilità omosessuale,
a cominciare dal flessuoso corpo, a volte nudo, e dagli sguardi ineffabili
dell'affascinante Terence Stamp, che è il magnete che attira le
brame di tutti. Ma anche le scene di sesso, mai esplicite ma allusive,
di Stamp col giovane Pietro e con Paolo, lungo il fiume brumoso, sono suggestive,
fissate con discrezione da una macchina da presa, diretta splendidamente,
che non fa rimpiangere il limitato uso della parola.
Dello stesso regista:
Accattone, 1961, CD Videosuono
Comizi d'amore, 1964, CD Videosuono
Il Decameron, 1971, Ricordi Video, Vivivideo
I racconti di Canterbury, 1972, Ricordi Video, Vivivideo
Il fiore delle mille e una notte, 1974, Ricordi Video, Vivivideo
Salò o le 120 gíomate di Sodoma, 1975, Ricordi
Video, Vivivideo