(dall'introduzione
di Giovanni Dall'Orto al libro "Uscir
fuori")
"[...] I
froci e le lesbiche italiane sono ancora
"velati" e vivono la "doppia
vita" in misura sproporzionata,
esagerata, inaudita rispetto all'estero.
[...]
Purtroppo, anche se la tendenza politica
prevalente oggi (e non certo nel solo mondo
gay e lesbico) e' quella dell'"ognuno
pensi per se'", resta il fatto che il
destino vuole che nessuno di noi si possa
salvare da se', o da solo.
Infatti,
anche se molti lo negano, l'omosessualita' e'
un'esperienza sociale, non individuale. In
altre parole, per vivere felice come
omosessuale io ho disperatamente bisogno di
vivere in un mondo omosessuale in cui chi mi
circonda sia a sua volta felice e libero da
paure, condizionamenti, preconcetti.
Coloro che
"si fanno i cazzi propri"
giudicando "esagerata" la voglia
del movimento gay e lesbico di cambiare la
mentalita' e la societa', arrivano prima o
poi al momento in cui desiderano, per
esempio, una relazione di coppia duratura, ma
trovano solo partner nevrotici, terrorizzati
all'idea che "lo si sappia in
giro", o che riducono l'omosessualita'
ad un solo atto genitale e nient'altro, o
che...
E non
parliamo poi di coloro che vivono la loro
omosessualita' come un'interminabile festa, e
quando decidono infine di fermarsi un poco
scoprono, magari quando sono avanti con gli
anni od ormai malfermi in salute (l'Aids
esiste), di essere soli come cani, rigettati
come mostri da quegli stessi amici di ieri
che vogliono ancora vivere la vita come
un'interminabile festa, e rifiutano percio'
chiunque "rovini la festa" venendo
a parlare dei suoi problemi. E siccome tutti,
prima o poi, abbiamo problemi...
Potrei
continuare; mi fermo qui: bastera' sfogliare
la rubrica delle "lettere dei
lettori" di qualsiasi rivista gay e
lesbica italiana per vedere di quante lacrime
e quanta sofferenza grondino, lasciando
allibiti: ma l'omosessualita' non era ormai
un "problema risolto", anzi un
non-problema? Ma davvero i giornalisti e gli
eterosessuali quando dicono che
l'omosessualita' "non e' piu' un
problema" stanno parlando delle stesse
persone che, quando parlano in prima persona,
sanno invece raccontare solo della loro
disperazione e solitudine?
Purtroppo la
risposta e' "si". Segno che o gli
uni o gli altri mentono. Indovinate chi.
In
conclusione: leggete questo libro, per
favore, (anche) per capire come il mondo
intorno a noi sia cambiato molto in vent'anni
e noi froci e lesbiche, invece, no."