COSENZA E' RAZZISTA

Cosa succede a Cosenza? L’amministrazione comunale decide di trasferire l’intera comunità di Gergeri nei quartieri Casali e San Vito. Nascono subito comitati spontanei (?), che raccolgono più di seicento firme contro i Rom!!!

Sono forse loro il problema dei quartieri periferici?. Fogne a cielo aperto, topi, disservizi, emarginazione, edifici inagibili pieni di famiglie: sono questi gli ingredienti delle zone in cui dovrebbero essere trasferiti i Rom. E gli esponenti politici di quelle circoscrizioni, anziché occuparsi di problemi reali, si accaniscono contro gli ‘estranei’, additandoli come "soggetti nocivi". E’ comodo scaricare sui più deboli l’angoscia del disagio. La comunità dei Gergeri si trova oggi ad essere vittima di interessi contrapposti. Da una parte la ristrutturazione della città, con tutte le speculazioni e gli affari loschi che stanno alla base di una variante al piano regolatore; dall'altra le manovre pre-elettorali e l’intolleranza di qualche personaggio cosentino, che vuole guadagnare voti e tenere lontani gli ‘estranei’ dalla sua mega-villa. Il tutto condito dalla solita vecchia guerra tra poveri.

"Noi non abbiamo la casa… perché devono darla a loro?" urlano gli ideatori della gloriosa raccolta di firme.

Ma la colpa è degli abitanti di rione Gergeri… o di chi non si decide, da quasi dieci anni, a pubblicare la graduatoria sulla casa? E i furti negli appartamenti, gli scippi alle vecchiette, lo scarico di rifiuti a cielo aperto, li fanno solo i Rom? Dieci anni di guerra di mafia, scandali, misteri, stupri impuniti, processi avvelenati… la cronaca nera della nostra città è piena di simili episodi e non saranno stati certo i nomadi gli autori di questi crimini. Però qualcuno ha deciso di prendersela con loro, perché rivendicare i propri diritti è difficile, negare quelli degli altri è semplicissimo. Eppure la comunità di Gergeri, negli ultimi cinquanta anni, ha abbondantemente dimostrato di poter stabilire con i Cosentini rapporti di civile convivenza. Gli zingari non saranno tutti santi, ma non sono nemmeno demoni, o almeno non lo sono più di noi.

Facciamo appello alla Cosenza democratica, alle associazioni, alle comunità di base cristiane. Riscopriamo le basi della nostra cultura, che è il frutto dell’incontro tra diversi popoli, colori e costumi. Allontaniamo lo spettro del razzismo.

Mettiamo nel vrasciere i politicanti di mestiere

 

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