Una piazza di mille colori

per una città senza frontiere!

COSENZANTIRAZZISTA

I fatti

Qualche giorno fa, una delegazione di commercianti, probabilmente capeggiati dal signor Khiappetta, noto nazifascista proprietario della cartoleria in via Macallè, ha presentato al comando dei vigili urbani una raccolta di firme contro la presenza di immigrati e ambulanti lungo corso Mazzini. La risposta dei vigili-sceriffi non si è fatta attendere: gli immigrati venivano allontanati e veniva sequestrata la merce ad alcuni di essi.

Fortunatamente la vicenda ha messo in moto le eterogenee soggettività antirazziste della città le cui pressioni hanno spinto il sindaco Mancini ad assegnare agli ambulanti spazi lungo il corso dove poter lavorare.

Dagli Ultrà a Padre Fedele, dai centri sociali ai singoli soggetti, tutti hanno voluto dare una risposta a chi prova a diffondere idee razziste e discriminatorie in una città in cui i pochi immigrati presenti non sono certo un problema. I commercianti farebbero bene a preoccuparsi di scelte che danno la città in pasto a grossi gruppi commerciali, in grado di sbarazzare la concorrenza delle piccole attività a gestione familiare.

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Volantino

 …Cosa succede a Cosenza?

Si è trattato di un incubo o è successo davvero?

Eppure lo abbiamo visto tutti, con i nostri occhi: Cosenza come Treviso, come la Milano di Formentini e Albertini, come i comuni governati da leghisti e razzisti. Squadrette di poliziotti municipali, trasformati in sceriffi, hanno dato la caccia agli ambulanti su Corso Mazzini.

A risvegliare l'istinto aggressivo di qualche vigile-Rambo ci hanno pensato alcuni commercianti cosentini, conosciuti per le loro manie razziste. E' bastata una misera raccolta di firme per indurre l'amministrazione comunale a ripulire il centro da "presenze indesiderate", che poco si addicono alla trasformazione di Cosenza in città vetrina.

Ma per fortuna i negozianti cosentini non sono tutti ignoranti e razzisti. In molti hanno capito subito che la crisi delle piccole e medie attività commerciali dipende dalla recente apertura, a Cosenza e dintorni, di giganteschi ipermercati. Le numerose attestazioni di solidarietà, che gli ambulanti hanno ricevuto dagli stessi commercianti, da semplici cittadini ed associazioni, dimostrano che a Cosenza è ancora forte la cultura della tolleranza. NON SONO CERTO GLI AMBULANTI MAROCCHINI, PAKISTANI COSENTINI O MARZIANI A FARE CONCORRENZA AI COMMERCIANTI DI CORSO MAZZINI.

La caccia agli ambulanti, vista negli ultimi giorni in città, si inserisce nel clima di aggressione agli immigrati, che si respira oggi in Italia. La deportazione di migliaia di Albanesi disperati, attuata dal governo Prodi la scorsa settimana, è la dimostrazione che in questo paese non c'è posto per la solidarietà e per i diritti dei non garantiti. TUTTI HANNO UNA MANIACALE FRETTA DI "ANDARE IN EUROPA". Anche a Cosenza oggi questo slogan è di moda, ma la città che vogliamo deve essere popolata da esseri umani e non trafficata da merci ed invasa dallo smog. Ci appelliamo all'amministrazione comunale e a tutta la Cosenza antirazzista:

DIFENDIAMO I MIGRANTI, GARANTIAMO LORO LA POSSIBILITA' DI PERCORRERE LIBERAMENTE LE NOSTRE STRADE.

FERMIAMO IL RAZZISMO, COMBATTIAMO IL NEOFASCISMO.

…SE PROPRIO VOGLIAMO "ANDARE IN EUROPA", NON LASCIAMO NELLA MERDA NESSUNO E "PORTIAMO NEL MONDO" LA NOSTRA CULTURA, CHE E' IL FRUTTO DELL'INCONTRO TRA POPOLI, COLORI E SAPERI DIVERSI.

SE CI SONO DISOCCUPATI,

LA COLPA E' DEI PADRONI

E NON DEGLI IMMIGRATI!

COSENZA ANTIRAZZISTA

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Iniziative

Sabato 13 Dicembre

ORE 17 - Concentramento Palazzo degli Uffici

Assemblea Pubblica per garantire ai migranti la possibilità di percorrere liberamente le nostre strade!

Musica e Controinformazione!

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Rssegna stampa

Gazzetta del Sud - sabato 13 dicembre

SIT-IN DI SOLIDARIETA' AD AMBULANTI ED IMMIGRATI.

Il problema degli extracomunitari, che non potranno più fermarsi nelle vie del centro per offrire ai passanti i propri articoli, viene ripreso all'attenzione da un'iniziative del centro sociale autogestito Gramna.

Si tratta di un sit-in organizzato per oggi pomeriggio (ore 17:30) davanti palazzo degli uffici, nello stesso posto cioè dove alcuni giorni fa hanno manifestato i diretti interessati, dopo che i vigili urbani li avevano in vario modo costretti ad allontanarsi dalle loro postazioni sul corso principale e negli immediati paraggi.

Secondo gli esponenti del Gramna, l'intervento dei vigili urbani sugli extracomunitari ricorda molto da vicino episodi analoghi verificatisi a Treviso e a Milano, in "comuni governati da leghisti e razzisti": squadrette di poliziotti municipali, trasformati in sceriffi, hanno dato la caccia -sostengono- agli ambulanti su corso Mazzini.

Una nota sull'argomento afferma che alla base del comportamenti dei vigili ci sarebbero le proteste di alcuni commercianti. "E' bastata una misera raccolta di firme per indurre l'amministrazione comunale a ripulire il centro da "presenze inderiderate" che poco si addicono alla trasformazione di Cosenza in città-vetrina".

Per fortuna, continua la nota, non tutti i commercianti della città la pensano allo stesso modo sull'argomento: "in molti hanno capito subito che la crisi delle piccole e medie attività commerciali dipende dalla recente apertura, nei dintorni, di giganteschi ipermercati. Non sono certo gli ambulanti marocchini, pakistani, cosentini o marziani a fare concorrenza ai commercianti di corso Mazzini". Non solo: "Le numerose attestazioni di solidarietà che gli ambulanti hanno ricevuto dagli stessi commercianti, da semplici cittadini ed associazioni, dimostrano che a Cosenza è ancora forte la cultura della tolleranza".

Secondo gli organizzatori della manifestazione, con slogan "Cosenza antirazzista", "la cacciata degli ambulanti, vista negli ultimi giorni in città, si inserisce nel clima di aggressione agli immigrati che si respira oggi in Italia".

La nota conclude sottolineando che in questi ultimi tempi tutti manifestano una "maniacale fretta di andare in Europa. Anche a Cosenza questo slogan è di moda, ma la città che vogliamo dev'essere popolata da esseri umani e non trafficata da merci e invasa dallo smog".


Il Quotidiano - domenica 14 dicembre

Ieri sere sit-in a Palazzo degli Uffici per gli ambulanti di colore

"UNA CITTA' SENZA FRONTIERE"

Cosenza antirazzista ha sfilato in corteo

"Una piazza di mille colori per una città senza frontiere", "Difendiamo Cosenza dal razzismo". Sono stati questi i due slogan, che capeggiavano su due grandi striscioni, che hanno sintetizzato il sit-in antirazzista di ieri sera a Palazzo degli Uffici. Un centinaio di persone, appartenenti alla sinistra sommersa della città, confluite tutte, idealmente, nella sigla "Cosenza antirazzista" sono scese in piazza per solidarizzare con gli ambulanti extracomunitari che da una settimana a questa parte hanno vita dura nel vendere le loro mercanzie a causa degli sgomberi sistematici da parte dei vigili urbani. Il Comune non ha preso posizione, le mediazioni di padre Fedele e del PDS, finora, non hanno avuto esito e così i marocchini sono costretti a vivere alla giornata, nella speranza di sfuggire ai controlli della polizia municipale. I manifestanti, dopo il raduno, hanno formato un corteo e hanno raggiunto piazza Fera, dove sono sistemati molti ambulanti marocchini. Qualcuno ha lanciato uova contro le vetrine di un negozio in via Macallè. Poi sono ritornati a Palazzo degli Uffici a discutere di questa situazione un po incresciosa, che non vede ancora la città decisamente schierata a favore della cultura della tolleranza. Giovedì scorso sono stati affissi numerosi manifesti nei quali si annunciava il sit-in, si polemizzava con chi ha "una maniacale fretta di andare in Europa" e ci si appellava all'amministrazione comunale per unas soluzione positiva della vicenda. La risposta del Comune, però, non è stata quella desiderata e ieri sera nessun rappresentante comunale ha fatto capolino nei pressi del sit-in, nè tantomeno rappresentanti dei partiti del centro-sinistra. Un segnale significativo.

Molto composite, ovviamente, le rappresentanze comprese in questa sigla Cosenza antirazzista. I giovani dei centri sociali Gramna e Filo Rosso hanno aderito con entusiasmo, così come quelli dello Slai-Cobas. Numerosi i militanti dei Nuclei Sconvolti. Gli ultrà hanno espresso massima solidarietà ai marocchini ed hanno colto l'ccasione per rilanciare l'attenzione in merito alla morte di Massimo Esposito, l'ultrà che ha perso la vita in circostanze misteriose nel carcere di Lecce. Oggi pomeriggio allo stadio San Vito i Nuclei Sconvolti esporranno un solo grande striscione che sollecita la verità sulla morte di Massimo.

E così ieri sera a "Palazzo" si è discusso di razzismo. C'era chi parlava di "razzismo economico", una forma di emarginazione particolarmente crudele nei confronti di chi non sa come fare a sbarcare il lunario. Cosenza antirazzista non esaurirà con questo sit-in la sua civile protesta. Ci saranno altre manifestazioni e il 21 dicembre "Tam tam e segnali di fumo", la fanzine degli ultrà, che si presenterà con una nuova veste grafica alla città, affronterà questo scottante problema.

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Resoconto dell'iniziativa di sabato 13 dicembre!

Oltre cento antirazzisti si sono ritrovati davanti Palazzo degli Uffici per protestare contro la scelta, sostenuta da alcuni commercianti e attuata dai vigili urbani, di cacciare gli ambulanti da corso Mazzini.

Sotto la sigla Cosenza Antirazzista si sono uniti i compagni dei centri sociali Gramna e Filo Rosso, quelli dello Slai Cobas, gli studenti in agitazione nelle scuole, alcuni ultrà dei Nuclei Sconvolti e singole persone che ritengono che a Cosenza non c'è spazio per l'intolleranza; diversi anche gli immigrati intervenuti.

Nella piazza risaltavano gli striscioni "Una piazza di mille colori per una città senza frontiere", "Difendiamo Cosenza del razzismo" e "Shengen non ci piace".

Dopo i primi interventi ai microfoni si decideva di occupare la strada e partire in corteo verso piazza Fera.

All'altezza di via Macallè alcuni compagni si sono sganciati dal corteo per tirare delle uova verso la cartoleria Chiappetta, il cui proprietario ha sostenuto la raccolta di firme contro gli ambulanti.

Si è quindi ritornati a Palazzo dove è proseguta poi la serata con musica e qualche altro intervento.

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Gramna on line

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